Accorgimenti da adottare per non sottovalutare la situazione di caldo intenso in caso di gravidanza. Nello Speciale estate sul sito web della Asl Toscana centro, tutti i consigli per le donne in gravidanza.
Il caldo afoso di questi giorni è fastidioso per molti, spiega una nota, ma è ancora più complicato da tollerare dalle donne in gravidanza che in situazioni di temperature eccessive, possono diventare soggetti a rischio. Come ricorda anche il ministero della Salute, recenti studi suggeriscono che durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, in quanto il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni ed il parto. Inoltre le donne che soffrono di malattie croniche o quelle che hanno patologie della gravidanza, come pressione alta o diabete, possono essere più a rischio di parto prematuro.
"E' faticoso essere in gravidanza durante il periodo caldo - sottolinea la direttrice della Soc ostetricia professionale, Arianna Maggiali -. Il corpo della donne in gravidanza è già sottoposto, fisiologicamente, a un aumentato carico di lavoro. Il caldo intenso, come in questi giorni, provoca un ulteriore stress. In caso di bisogno comunque i nostri servizi sono sempre aperti, sia i consultori che i reparti di ostetricia, anche solo per sottoporre dubbi e chiedere consigli al personale presente".
Il caldo può essere causa di disidratazione, con la perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e sali minerali, che può aumentare il rischio di disturbi delle vie urinarie. Rimane fondamentale quindi assicurare un adeguato apporto di liquidi. Le caviglie e i piedi possono gonfiarsi durante la gravidanza e ancora più nei periodi di temperature elevate. Sono quindi da preferire pasti leggeri e proteici. Allo stesso modo è utile ridurre l'assunzione di cibi troppo salati.
Inoltre è consigliato indossare abiti leggeri di fibre naturali e utilizzare calzature comode (tacco di un paio di cm circa o con il plantare anatomico) che facilitino il ritorno venoso. Evitare di stare in piedi a lungo, fare piccole camminate nelle fasce orarie meno calde aiuta, invece, ad attenuare il problema di gambe e piedi gonfi legato alla ritenzione idrica.
È importante rallentare i ritmi di vita e riposarsi nell'arco della giornata per evitare dispendio di energie e favorire la capacità di adattamento del corpo (ad esempio con riposini nelle ore più calde) oltre che per contrastare gli episodi di abbassamento della pressione dovuti al caldo.
Il caldo afoso di questi giorni è fastidioso per molti, spiega una nota, ma è ancora più complicato da tollerare dalle donne in gravidanza che in situazioni di temperature eccessive, possono diventare soggetti a rischio. Come ricorda anche il ministero della Salute, recenti studi suggeriscono che durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, in quanto il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni ed il parto. Inoltre le donne che soffrono di malattie croniche o quelle che hanno patologie della gravidanza, come pressione alta o diabete, possono essere più a rischio di parto prematuro.
"E' faticoso essere in gravidanza durante il periodo caldo - sottolinea la direttrice della Soc ostetricia professionale, Arianna Maggiali -. Il corpo della donne in gravidanza è già sottoposto, fisiologicamente, a un aumentato carico di lavoro. Il caldo intenso, come in questi giorni, provoca un ulteriore stress. In caso di bisogno comunque i nostri servizi sono sempre aperti, sia i consultori che i reparti di ostetricia, anche solo per sottoporre dubbi e chiedere consigli al personale presente".
Il caldo può essere causa di disidratazione, con la perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e sali minerali, che può aumentare il rischio di disturbi delle vie urinarie. Rimane fondamentale quindi assicurare un adeguato apporto di liquidi. Le caviglie e i piedi possono gonfiarsi durante la gravidanza e ancora più nei periodi di temperature elevate. Sono quindi da preferire pasti leggeri e proteici. Allo stesso modo è utile ridurre l'assunzione di cibi troppo salati.
Inoltre è consigliato indossare abiti leggeri di fibre naturali e utilizzare calzature comode (tacco di un paio di cm circa o con il plantare anatomico) che facilitino il ritorno venoso. Evitare di stare in piedi a lungo, fare piccole camminate nelle fasce orarie meno calde aiuta, invece, ad attenuare il problema di gambe e piedi gonfi legato alla ritenzione idrica.
È importante rallentare i ritmi di vita e riposarsi nell'arco della giornata per evitare dispendio di energie e favorire la capacità di adattamento del corpo (ad esempio con riposini nelle ore più calde) oltre che per contrastare gli episodi di abbassamento della pressione dovuti al caldo.
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