Ballottaggio, dopo la scorpacciata di percentuali guardiamo ai numeri. Nudi e crudi. La candidata del centrosinistra Sara Funaro, la cui distensione dei muscoli del volto è andata progredendo di pari passo con lo spoglio elettorale, ha messo in saccoccia 78.126 voti (43,17%). Abbastanza per tirare il fiato sì, scrive stamani La Nazione, ma non tantissimi considerano lo ’storico’ fiorentino dei dem quasi sempre sopra soglia centomila.
Il rivale Eike Schmidt, civico con l’abito del centrodestra, alla fine ne ha collezionati 59.465 (32,86%). Non un exploit, ma neanche robetta. Di fatto tra i due competitor per la poltrona di Palazzo Vecchio ballano 18.661 voti. Chiaro dunque che sulla carta i favori del pronostico siano ad oggi per Funaro.
"Se le forze, persone ed esponenti dei partiti che si riconoscono di centrosinistra si sentono davvero tali hanno una sola scelta: sostenere con forza e convinzione Funaro. Noi ci aspettiamo questo", ha detto il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi. Difficile che ci siano apparentamenti ufficiali, piuttosto interlocuzioni dicono i bene informati.
Ovviamente con Cecilia Del Re (che oggi si consulterà con i suoi sul dal farsi) e forse con i renziani. L’ex assessora ha centrato un bel risultato: 11.240 voti (il 6,21%), un serbatoio goloso.
Stefania Saccardi, pur deludendo, vanta comunque 12.616 consensi. Inutile fare i ’conti della serva’ con travasi automatici di consensi per un motivo banale: non funziona così. Discorso diverso, sempre secondo l’analisi de La Nazione, per il mondo renziano. Saccardi avrebbe perso molto consenso anche a causa della polarizzazione nazionale del voto su Meloni e Schlein. La ricaduta locale del fenomeno è stata un travaso di consensi di ’sinistra’ dei saccardiani su Funaro al primo turno. Gli oltre 12mila che non sono andati in scia si presume però siano quelli che vedono il Pd come fumo negli occhi...Altra convinzione negli ambienti del centrodestra: la mobilitazione dei ’campioni’ di preferenze del Pd non sarà così intensa e attiva come al primo turno.
Intanto la sinistra critica di Palagi mette subito le cose in chiaro: "Al ballottaggio non aiuteremo le destre e non accetteremo proposte di ingresso in giunta, laddove arrivassero. Ci attendono cinque anni di impegno per la città come sinistra di opposizione".
Fonte: La Nazione
Il rivale Eike Schmidt, civico con l’abito del centrodestra, alla fine ne ha collezionati 59.465 (32,86%). Non un exploit, ma neanche robetta. Di fatto tra i due competitor per la poltrona di Palazzo Vecchio ballano 18.661 voti. Chiaro dunque che sulla carta i favori del pronostico siano ad oggi per Funaro.
"Se le forze, persone ed esponenti dei partiti che si riconoscono di centrosinistra si sentono davvero tali hanno una sola scelta: sostenere con forza e convinzione Funaro. Noi ci aspettiamo questo", ha detto il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi. Difficile che ci siano apparentamenti ufficiali, piuttosto interlocuzioni dicono i bene informati.
Ovviamente con Cecilia Del Re (che oggi si consulterà con i suoi sul dal farsi) e forse con i renziani. L’ex assessora ha centrato un bel risultato: 11.240 voti (il 6,21%), un serbatoio goloso.
Stefania Saccardi, pur deludendo, vanta comunque 12.616 consensi. Inutile fare i ’conti della serva’ con travasi automatici di consensi per un motivo banale: non funziona così. Discorso diverso, sempre secondo l’analisi de La Nazione, per il mondo renziano. Saccardi avrebbe perso molto consenso anche a causa della polarizzazione nazionale del voto su Meloni e Schlein. La ricaduta locale del fenomeno è stata un travaso di consensi di ’sinistra’ dei saccardiani su Funaro al primo turno. Gli oltre 12mila che non sono andati in scia si presume però siano quelli che vedono il Pd come fumo negli occhi...Altra convinzione negli ambienti del centrodestra: la mobilitazione dei ’campioni’ di preferenze del Pd non sarà così intensa e attiva come al primo turno.
Intanto la sinistra critica di Palagi mette subito le cose in chiaro: "Al ballottaggio non aiuteremo le destre e non accetteremo proposte di ingresso in giunta, laddove arrivassero. Ci attendono cinque anni di impegno per la città come sinistra di opposizione".
Fonte: La Nazione
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