E’ solo una coincidenza, ma lo sceicco Mohamma bin Salman presidente del Fondo Pif (Public Investmente Fund) accostato in passato alla Fiorentina (cessione smentita in tutte le salse) tra una settimana sbarcherà proprio a Firenze in un lussosissimo superalbergo fiorentino, dalle stelle innumerevoli, per cavarsela con una battuta.
Bin Salman ha diversi amici fiorentini, il più illustre è il senatore di Italia Viva Matteo Renzi, e arriva in città per qualche giorno di vacanza. In realtà sarebbe voluto andare al mare, Forte dei Marmi per la precisione, ma l’oligarca russo Oleg Tinkov gli ha negato "La Datcha", altro albergo da sogno, con relativo stabilimento balneare. E’ farsi un bel bagno quello che interessa di più al capo del Fondo Pif, ma una volta in Italia potrebbe dedicarsi anche allo shopping.
I Paesi arabi non hanno mai nascosto il gusto per il Made in Italy, in particolare il principe dell’Arabia Saudita, con un patrimonio totale stimato di oltre 776 miliardi di dollari. Da Roma a Milano, passando dalle cave di marmo di Carrara e arrivando nel cuore di Firenze.
L’ultimo ingresso del Pif a essere registrato – e comunicato ufficialmente a inizio dicembre – è infatti quello negli hotel 5 stelle Rocco Forte: il 49% per 1,4 miliardi dopo il disimpegno della Cassa Depositi e Prestiti. Rocco Forte Hotels è il più grande operatore di hotel ultra-lusso in Europa con 12 proprietà a 5 stelle, tra cui il Savoy di Firenze, in piazza della Repubblica. Quello del mattone non è l’unico settore che interessa al fondo saudita: a inizio settembre, in occasione del forum italo-saudita a Milano, è stato siglato un memorandum of understanding tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita. All’evento hanno partecipato circa 1.200 imprese, alcune delle quali fiorentine, che hanno potuto esporre nella vetrina internazionale i propri prodotti.
Bin Salman ha diversi amici fiorentini, il più illustre è il senatore di Italia Viva Matteo Renzi, e arriva in città per qualche giorno di vacanza. In realtà sarebbe voluto andare al mare, Forte dei Marmi per la precisione, ma l’oligarca russo Oleg Tinkov gli ha negato "La Datcha", altro albergo da sogno, con relativo stabilimento balneare. E’ farsi un bel bagno quello che interessa di più al capo del Fondo Pif, ma una volta in Italia potrebbe dedicarsi anche allo shopping.
I Paesi arabi non hanno mai nascosto il gusto per il Made in Italy, in particolare il principe dell’Arabia Saudita, con un patrimonio totale stimato di oltre 776 miliardi di dollari. Da Roma a Milano, passando dalle cave di marmo di Carrara e arrivando nel cuore di Firenze.
L’ultimo ingresso del Pif a essere registrato – e comunicato ufficialmente a inizio dicembre – è infatti quello negli hotel 5 stelle Rocco Forte: il 49% per 1,4 miliardi dopo il disimpegno della Cassa Depositi e Prestiti. Rocco Forte Hotels è il più grande operatore di hotel ultra-lusso in Europa con 12 proprietà a 5 stelle, tra cui il Savoy di Firenze, in piazza della Repubblica. Quello del mattone non è l’unico settore che interessa al fondo saudita: a inizio settembre, in occasione del forum italo-saudita a Milano, è stato siglato un memorandum of understanding tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita. All’evento hanno partecipato circa 1.200 imprese, alcune delle quali fiorentine, che hanno potuto esporre nella vetrina internazionale i propri prodotti.
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