Nel territorio fiorentino oltre un'impresa su due del settore riparazioni veicoli incontra difficoltà nel reperire personale, essenzialmente per deficit del settore formativo. Lo rileva la Cna spiegando che per contrastare il problema è stato siglato oggi un patto fra l'assessore al lavoro del Comune di Firenze, Benedetta Albanese, il presidente di Cna Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, accompagnato da Francesco Fossi, coordinatore Cna per l'autoriparazione, e Lucia Lunghi, presidente Consorzio autofficine fiorentine (Caf).
Il protocollo di intesa, spiega una nota, darà il via alla realizzazione di corsi di formazione ad hoc per carrozzieri e altre figure nel settore dell'autoriparazione, e servirà non solo alla formazione ma anche alla facilitazione dell'avviamento e della permanenza nel mondo del lavoro. I corsi si svolgeranno presso il Laboratorio di carrozzeria di proprietà dell'Amministrazione comunale. Contestualmente Albanese e Cioni hanno siglato un analogo protocollo per la formazione nei settori ristorazione e turismo. Le imprese attive del comparto autoriparazione sono circa 300 nel comune di Firenze. Quelle della ristorazione sono oltre 2000.
"Abbiamo fatto un grande lavoro in questi anni con l'agenzia formativa del Comune di Firenze - ha detto Albanese - per mettere insieme domanda e offerta di lavoro, formando in tempi brevi le figure professionali che sono richieste. Sono circa 200 i giovani e meno giovani passati dai nostri corsi ogni anno. E anche questo nuovo protocollo mira ad una formazione complementare tra mestieri tradizionali e quelli digitali, coordinando le istituzioni formative di eccellenza della città".
Per Cioni "esiste un profondo disallineamento tra domanda e offerta formativa, che riteniamo possa essere colmato solo adattando i percorsi formativi alle esigenze del sistema produttivo, soprattutto di artigiani e piccole imprese; dunque, lasciando un ampio spazio progettuale e di manovra proprio alle imprese stesse".
Per il mese di maggio 2024, il progetto Excelsior di Unioncamere stima 9.800 lavoratori in entrata nella Città Metropolitana di Firenze, ma di questi il 51,3% sarà di difficile reperimento. Relativamente ai comparti presi in considerazione dall'intesa, saranno di difficile reperimento il 60,8% dei meccanici artigianali e il 63,5% degli addetti alla ristorazione.
Il protocollo di intesa, spiega una nota, darà il via alla realizzazione di corsi di formazione ad hoc per carrozzieri e altre figure nel settore dell'autoriparazione, e servirà non solo alla formazione ma anche alla facilitazione dell'avviamento e della permanenza nel mondo del lavoro. I corsi si svolgeranno presso il Laboratorio di carrozzeria di proprietà dell'Amministrazione comunale. Contestualmente Albanese e Cioni hanno siglato un analogo protocollo per la formazione nei settori ristorazione e turismo. Le imprese attive del comparto autoriparazione sono circa 300 nel comune di Firenze. Quelle della ristorazione sono oltre 2000.
"Abbiamo fatto un grande lavoro in questi anni con l'agenzia formativa del Comune di Firenze - ha detto Albanese - per mettere insieme domanda e offerta di lavoro, formando in tempi brevi le figure professionali che sono richieste. Sono circa 200 i giovani e meno giovani passati dai nostri corsi ogni anno. E anche questo nuovo protocollo mira ad una formazione complementare tra mestieri tradizionali e quelli digitali, coordinando le istituzioni formative di eccellenza della città".
Per Cioni "esiste un profondo disallineamento tra domanda e offerta formativa, che riteniamo possa essere colmato solo adattando i percorsi formativi alle esigenze del sistema produttivo, soprattutto di artigiani e piccole imprese; dunque, lasciando un ampio spazio progettuale e di manovra proprio alle imprese stesse".
Per il mese di maggio 2024, il progetto Excelsior di Unioncamere stima 9.800 lavoratori in entrata nella Città Metropolitana di Firenze, ma di questi il 51,3% sarà di difficile reperimento. Relativamente ai comparti presi in considerazione dall'intesa, saranno di difficile reperimento il 60,8% dei meccanici artigianali e il 63,5% degli addetti alla ristorazione.
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