Per Fossi “si tratta di una mossa subdola che scarica la responsabilità sugli amministratori”

Sono in arrivo tempi difficili per i bilanci degli enti locali, comuni e province, toscani.

Come riporta questa mattina il Corriere Fiorentino, la Ragioneria dello Stato ha presentato alla Conferenza Stato-Regioni i documenti che certificano cospicui tagli alla spesa pubblica e al finanziamento degli enti locali e che dovrebbe tradursi in un centinaio di milioni di euro in meno per le realtà locali della Toscana.

Per il Comune di Firenze è prevista una diminuzione di 33 milioni di euro di finanziamenti da qui al 2029, mentre per la Metrocittà è previsto un taglio, nello stesso periodo, di 3,38 milioni di euro. Stessa cosa per il resto dei comuni e delle province della Toscana.

Una scelta, quella del minor finanziamento, che incontra la critica del direttore di Anci Toscana Simone Gheri, che come riporta il quotidiano commenta: “Sarebbe anche l’ora di mettere fine alla stagione dei tagli, dopo due anni in cui si è chiesto loro sempre di più”.

Assai scettico il segretario regionale del partito Democratico, e deputato dem, Emiliano Fossi, che ha duramente criticato la scelta del Governo: “Questa è una mossa subdola per scaricare su chi amministra le città la responsabilità per il mancato funzionamento dei servizi. Per quel che riguarda la Toscana” attacca Fossi “fanno prevalere l’interesse di partito su quello dei cittadini, dato che è una regione amministrata dal centrosinistra”.

Ma ad esprimere perplessità è anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, di centrodestra: “Definanziare i Comuni è una scelta che hanno fatto tutti i governi, da Renzi alla Meloni. Questo nuovo ritocco non incide granché sul nostro bilancio, ma posso capire che per i comuni più piccoli rappresenti un grande problema”.
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