Parla in una nota il presidente dell'Ordine Carlo Bartoli

"Trovo inaccettabile che si perquisisca un giornalista, la sua casa e una redazione per una non meglio specificata fuga di notizie. Il cronista del Corriere Fiorentino, Simone Innocenti, cui va la nostra solidarietà, ha svolto il suo mestiere riportando un fatto di interesse pubblico ottenuto da fonte verificata. Non si comprende quindi l'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio che non può certo riguardare il giornalista che esercita il diritto di cronaca e agisce in base alla tutela del segreto professionale sancito dalla legge italiana e dal diritto europeo". Così in una nota Carlo Bartoli, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti. 
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