La psichiatra Gemma Brandi commenta la situazione dell'istituto fiorentino

La psichiatra Gemma Brandi commenta la situazione dell'istituto fiorentino, attualmente in condizioni fatiscenti e ampiamente sfollato, che ospita sia italiani che stranieri, con una prevalenza del 63% di quest'ultimi. Sottolinea l'alta incidenza di gravi problemi psicopatologici tra entrambi i gruppi, trasformando l'istituto in una sorta di grande Rems.

Brandi critica la mancanza di azioni meditate e urgenti per migliorare le condizioni del luogo, esortando a una convergenza tra responsabilità sanitaria e sicurezza. Avverte che continuare a dividere tali responsabilità porterà solo a ulteriori problemi. Propone che se si decide di chiudere il carcere di Firenze, ciò dovrebbe avvenire immediatamente per evitare tragedie imminenti. Se invece si opta per mantenerlo aperto, sottolinea la necessità di un'azione interistituzionale coordinata, che attualmente sembra mancare di premesse concrete.
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