"Noi rimaniamo certi che nelle fabbriche occupate non si ha diritto né alla cassa integrazione né alla retribuzione, a meno che, ledendo l'articolo 41 della Costituzione sulla libertà di impresa, non si decida che dove gli operai occupano le fabbriche, le imprese devono pagare lo stesso le retribuzioni a prescindere" da quelle valutazioni. Lo afferma in una nota Gianluca Franchi, liquidatore di Qf Spa, società proprietaria della ex Gkn di Campi Bisenzio.
Franchi ha commentato così l'ordinanza del tribunale di Firenze che la obbliga a pagare gli stipendi arretrati da gennaio 2024. "Approfondiremo la disposizione, che invitiamo tutti a leggere visto che apre una nuova fase dei rapporti tra imprese e lavoratori", scrive Franchi, sottolineando che "è stata promulgata una legge, la 85 del 2023 con la quale si è certificato che Qf è in stato di occupazione e l'impresa non dispone dei beni e dei locali per intraprendere alcuna attività produttiva, non certo per mancata volontà dell'impresa come la narrazione antagonista riporta".
Franchi ha commentato così l'ordinanza del tribunale di Firenze che la obbliga a pagare gli stipendi arretrati da gennaio 2024. "Approfondiremo la disposizione, che invitiamo tutti a leggere visto che apre una nuova fase dei rapporti tra imprese e lavoratori", scrive Franchi, sottolineando che "è stata promulgata una legge, la 85 del 2023 con la quale si è certificato che Qf è in stato di occupazione e l'impresa non dispone dei beni e dei locali per intraprendere alcuna attività produttiva, non certo per mancata volontà dell'impresa come la narrazione antagonista riporta".
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