"Le trame alle spalle dei lavoratori e di migliaia di persone che appoggiano oggi la richiesta di legge regionale, il commissariamento di Qf, anche per ottenere gli stipendi, sono inquietanti e non ci riguardano". Lo affermano Rsu e Fiom Cgil Firenze sul caso della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), commentando la decisione della Regione Toscana di rinviare l'incontro previsto per domani.
"Venerdì 24 maggio - si legge nella nota - la Rsu ha ricevuto una convocazione da parte del Presidente della Regione. La Rsu Qf ha chiesto di estendere l'incontro alle organizzazioni sindacali, per ribadire che esiste oggi una sola posizione in campo. Lunedì 27 maggio l'assemblea dei lavoratori ha avuto una unica posizione che poi è stata espressa in una conferenza stampa indetta dalla Fiom e dalla Rsu Qf. Stamani, dopo 5 giorni dalla richiesta di estendere l'incontro alle organizzazioni sindacali, il presidente manda un'email per rinviare l'incontro allo scopo di coinvolgere le rappresentanze sindacali. Altro non sappiamo".
Secondo Rsu e Fiom "Qf non paga le retribuzioni, non reindustrializza, non apre ammortizzatore sociale, non rispetta le sentenze del Tribunale ma nessuno, e diciamo nessuno, della politica e delle istituzioni chiama in causa l'azienda, lasciando i lavoratori nella disperazione. Certo, questo è un altro passaggio imbarazzante per la politica tutta".
"Venerdì 24 maggio - si legge nella nota - la Rsu ha ricevuto una convocazione da parte del Presidente della Regione. La Rsu Qf ha chiesto di estendere l'incontro alle organizzazioni sindacali, per ribadire che esiste oggi una sola posizione in campo. Lunedì 27 maggio l'assemblea dei lavoratori ha avuto una unica posizione che poi è stata espressa in una conferenza stampa indetta dalla Fiom e dalla Rsu Qf. Stamani, dopo 5 giorni dalla richiesta di estendere l'incontro alle organizzazioni sindacali, il presidente manda un'email per rinviare l'incontro allo scopo di coinvolgere le rappresentanze sindacali. Altro non sappiamo".
Secondo Rsu e Fiom "Qf non paga le retribuzioni, non reindustrializza, non apre ammortizzatore sociale, non rispetta le sentenze del Tribunale ma nessuno, e diciamo nessuno, della politica e delle istituzioni chiama in causa l'azienda, lasciando i lavoratori nella disperazione. Certo, questo è un altro passaggio imbarazzante per la politica tutta".
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