“Solidarietà al presidente, console Marco Carrai. Temiamo odio”

 "La protesta messa in atto stamattina da alcuni manifestanti filo-palestinesi durante la riunione della Fondazione Meyer, per la presentazione del bilancio, è di una gravità inaudita. Ci rifiutiamo di accettare che chi è legato ad Israele non possa vivere e lavorare serenamente nella nostra città". Lo afferma in una nota Emanuele Cocollini, presidente dell'associazione Italia-Israele di Firenze, esprimendo solidarietà al presidente della Fondazione ospedale pediatrico Anna Meyer, Marco Carrai, che è anche console onorario di Israele.

"E' stato superato ogni limite, le istituzioni intervengano", "siamo preoccupati per il clima di odio", scrive Cocollini ricordando che "da mesi viene alimentato un clima di odio nei confronti di studenti, professionisti, accademici e comuni cittadini che hanno la sola colpa di essere ebrei o filo-israeliani. Tutto questo ha una chiara matrice antisemita che ci riporta indietro ai peggiori anni della storia del Paese".

"Gli iscritti alla nostra associazione - rivela Cocollini - ci rendono ogni giorno partecipi dei loro disagi e timori di fronte a tutto questo. Esprimiamo nuovamente la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Marco Carrai, che ha sempre dimostrato di essere aperto al dialogo e che non merita di subire questa gogna senza fine".
     
"Chiediamo, infine, alle istituzioni - conclude Cocollini - di intervenire con forza perché non possiamo tollerare forme di violenza costante".
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