Società della Ragione: “Stralciare norma dal ddl sicurezza”

"No al carcere per le donne incinte". Questo un appello contro il ddl sicurezza che oltre cento esponenti e organizzazioni della società civile lanciano "perché sia stralciata la norma che permette che i bambini nascano in carcere". Lo riporta una nota della 'Società della Ragione', ente di promozione sociale con sede a Firenze.
      
L'appello, riporta una nota, è "contro la norma contro le donne incinte prevista dal Disegno di Legge Sicurezza che arriva alla discussione in aula e al voto da domani alla Camera dei Deputati". "L'appello - spiega Grazia Zuffa, presidente della Società della Ragione - rilancia i contenuti della campagna Madri Fuori, dallo stigma e dal carcere, insieme ai loro bambini, che due anni fa ha organizzato una mobilitazione in tutta Italia a difesa dei diritti delle donne e dei figli". Zuffa ricorda come nel testo sia evidenziato come "la norma che prevede che il rinvio della pena per le donne incinte non sia più obbligatorio, violi la Costituzione e le convenzioni internazionali".

     
"Tutti i bambini e tutte le bambine hanno il diritto di nascere in libertà -sottolinea - Chiediamo che il Parlamento stralci la norma e che il governo persegua l'unica soluzione che realmente tutela i diritti umani: far sì che i bambini e le bambine nascano fuori dalle prigioni e che si costruiscano finalmente le case famiglia per offrire a chi ne ha bisogno un domicilio sicuro e dignitoso, superando la reclusione delle madri e dei figli negli Istituti a custodia attenuata (Icam)".
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