AGGIORNATA: "E' una cosa vergognosa, questa destra ha un uso politico delle istituzioni. Dal primo momento delle alluvioni anziché collaborare come noi proponevamo nel nome dell'unità nazionale hanno deciso di politicizzare nel modo più becero l'alluvione e la ricostruzione". Lo ha detto la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein a margine di una manifestazione elettorale a Firenze, in piazza dell'Isolotto, con i candidati delle europee e la candidata sindaco del centrosinistra Sara Funaro.
"Ci ricordiamo che per ragioni tutte politiche non hanno voluto fare Bonaccini commissario per la ricostruzione, ed i risultati si vedono - ha aggiunto -. Dopo un anno imprese, famiglie ed agricoltori stanno ancora aspettando i ristori al 100% promessi da Giorgia Meloni".
"E non è tutto - ha detto ancora Schlein -, perché abbiamo sentito oggi le parole di un viceministro del governo Meloni", il viceministro Galeazzo Bignami, "che agli alluvionati non solo non si scusa rispetto alle attese ma addirittura li ricatta dicendo che potranno avere questi ristori che sono un loro diritto come persone alluvionate solo se non criticano e solo se non hanno simpatia politica per il Pd. Io non ho mai visto le istituzioni utilizzate in questo modo, non hanno alcun senso di responsabilità, non solo adatti a governare".
"L'Europa è nata come un progetto di pace e deve rimanere un progetto per la pace, non un'economia di guerra". Lo ha affermato Elly Schlein, segretaria del Pd, nel corso di un comizio a Scandicci (Firenze) a sostegno della candidata sindaca Claudia Sereni.
"Vogliamo una politica estera comune - ha detto -, con una voce sola e forte della Ue, che chieda un cessate il fuoco immediato, per fermare il massacro in corso a Gaza, per riuscire a liberare tutti gli ostaggi ancora detenuti dai terroristi di Hamas, per riuscire a portare gli aiuti umanitari necessari".
Secondo Schlein è necessario "intraprendere un percorso di pace verso la soluzione dei 'due popoli, due Stati'. Uno esiste già, e ha diritto a esistere, senza missili e attacchi terroristici: ma l'altro purtroppo non è mai stato riconosciuto, e noi pensiamo che sia arrivato il tempo di riconoscere anche ai palestinesi il loro pieno diritto a vivere in pace, in sicurezza, in un loro Stato esattamente come gli israeliani".
Per la segretaria del Pd bisogna inoltre "continuare a sostenere un popolo ingiustamente invaso come quello ucraino", e allo stesso tempo "chiedere e pretendere dall'Unione Europea uno sforzo diplomatico che costruisca un percorso di pace verso un cessate il fuoco, verso una pace giusta che starà agli ucraini invasi negoziare, non certo a noi: ma non possiamo perdere l'aspirazione alla pace".
"Ci ricordiamo che per ragioni tutte politiche non hanno voluto fare Bonaccini commissario per la ricostruzione, ed i risultati si vedono - ha aggiunto -. Dopo un anno imprese, famiglie ed agricoltori stanno ancora aspettando i ristori al 100% promessi da Giorgia Meloni".
"E non è tutto - ha detto ancora Schlein -, perché abbiamo sentito oggi le parole di un viceministro del governo Meloni", il viceministro Galeazzo Bignami, "che agli alluvionati non solo non si scusa rispetto alle attese ma addirittura li ricatta dicendo che potranno avere questi ristori che sono un loro diritto come persone alluvionate solo se non criticano e solo se non hanno simpatia politica per il Pd. Io non ho mai visto le istituzioni utilizzate in questo modo, non hanno alcun senso di responsabilità, non solo adatti a governare".
"L'Europa è nata come un progetto di pace e deve rimanere un progetto per la pace, non un'economia di guerra". Lo ha affermato Elly Schlein, segretaria del Pd, nel corso di un comizio a Scandicci (Firenze) a sostegno della candidata sindaca Claudia Sereni.
"Vogliamo una politica estera comune - ha detto -, con una voce sola e forte della Ue, che chieda un cessate il fuoco immediato, per fermare il massacro in corso a Gaza, per riuscire a liberare tutti gli ostaggi ancora detenuti dai terroristi di Hamas, per riuscire a portare gli aiuti umanitari necessari".
Secondo Schlein è necessario "intraprendere un percorso di pace verso la soluzione dei 'due popoli, due Stati'. Uno esiste già, e ha diritto a esistere, senza missili e attacchi terroristici: ma l'altro purtroppo non è mai stato riconosciuto, e noi pensiamo che sia arrivato il tempo di riconoscere anche ai palestinesi il loro pieno diritto a vivere in pace, in sicurezza, in un loro Stato esattamente come gli israeliani".
Per la segretaria del Pd bisogna inoltre "continuare a sostenere un popolo ingiustamente invaso come quello ucraino", e allo stesso tempo "chiedere e pretendere dall'Unione Europea uno sforzo diplomatico che costruisca un percorso di pace verso un cessate il fuoco, verso una pace giusta che starà agli ucraini invasi negoziare, non certo a noi: ma non possiamo perdere l'aspirazione alla pace".
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