L'intervento del presidente di Sistema Moda Italia alla cerimonia d'apertura di Pitti Immagine Uomo oggi a Firenze

"La spirale di crescita dei prezzi ha aperto un problema" nell'industria della moda, e "c'è un problema di tenuta sociale, perché meno pezzi da produrre vuol dire meno forza lavoro necessaria, vuol dire una manifattura che entra in una spirale di crisi". Lo ha affermato Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, intervenendo alla cerimonia d'apertura di Pitti Immagine Uomo oggi a Firenze.

"Se prima del Covid un marchio vendeva un oggetto a 4mila euro, e ne vendeva 4 - ha osservato -, mentre oggi ne vende solo 2 a 16mila euro, vuol dire che il marchio ha fatturato il 50% in più, ma i produttori hanno fatto il 50% in meno".

Per Tamborini "questo è il problema, perché l'Italia è manifattura. Questo rapporto fra pezzi e prezzi è il momento che abbiamo davanti sul mercato. Allora c'è bisogno di una ridefinizione, e la classe media deve trovare nuovi player con cui ragionare, nuove occasioni d'acquisto. Pitti ha una grandissima possibilità perché rappresenta una vetrina importantissima per ripresentare un mondo nuovo, un mondo fatto di brand che esistono o forse ritornano o che si devono affermare".

Secondo il presidente di Smi "c'è il problema distributivo che sicuramente è rilevante, perché ci siamo fatti consumare da negozi monomarca e diretti e la distribuzione tradizionale l'abbiamo un po' abbandonata, ma le possibilità sono grandissime. Nella trasformazione abbiamo l'occasione per ridisegnare condizioni diverse. Certo dovremo passare un periodo difficile, la filiera dovrà superare qualche mese di difficoltà, ma non ho dubbi che sia talmente forte, che rappresenti così tanto l'essenza vera del saper fare, che ce la farà anche questa volta".
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