L'obiettivo generale è quello di fornire la base di dati necessaria alla definizione dei programmi genetici

Ammontano a 805mila euro (249mila di fondi regionali e 555mila statali) le risorse che la giunta toscana ha stanziato per il 2024 per la raccolta dei dati che i tecnici di Arat (Associazione regionale allevatori della Toscana) effettuano negli allevamenti dei capi iscritti ai Libri genealogici, per realizzare programmi genetici.Gli 805mila euro stanziati rappresentano l'86,63% della spesa massima ammissibile.

Il programma di raccolta dati negli allevamento, spiega una nota, che si svolge in ottica di continuità con gli anni passati, è funzionale ai programmi genetici di selezione o conservazione/mantenimento delle razze bovine, suine, ovine e caprine tramite il miglioramento riproduttori, e contribuisce a preservare o migliorare le caratteristiche delle razza allevate così da avere animali più efficienti e resistenti, con migliori condizioni di salute e mantenere le razze autoctone.I dati raccolti riguardano gli eventi riproduttivi, le caratteristiche quantitative e qualitative delle produzioni. L'obiettivo generale è quello di fornire la base di dati necessaria alla definizione dei programmi genetici sia di conservazione che di miglioramento delle caratteristiche delle razze allevate in modo da avere animali più produttivi e resistenti, garantendo anche il mantenimento del patrimonio animale autoctono della Toscana.

"La Regione Toscana sta puntando da tempo sull'attività di miglioramento genetico - spiega la vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi - anche con bandi specifici del Defr mirati all'acquisto di riproduttori, con l'intervento di miglioramento del livello di benessere degli animale attuato con la misura 14 del Psr 2014-2022 e con gli interventi del Psp 2023 2027 mirati alla conservazione delle razze autoctone. E' proprio grazie al miglioramento genetico, alla elevata professionalità dei nostri allevatori ed al patrimonio di biodiversità animale autoctona, che la Toscana è riuscita a valorizzare le sue produzioni tipiche zootecniche raggiungendo una posizione di prestigio nell'agroalimentare a livello internazionale". (ANSA).
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