Il subentro di Dussmann ad Opera Laboratori fiorentini crea non poche perplessità

"Nessuna chiarezza sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori", dei musei fiorentini, "ma una sola certezza: l'amministrazione intende ridurre loro i diritti e la paga complessiva". E' quanto afferma in una nota la Uiltucs Toscana che torna a chiedere chiarezza a Dussmann, subentrata ad Opera laboratori fiorentini nell'appalto per la gestione dei servizi di vigilanza e sorveglianza.

"Nonostante Dussmann abbia dichiarato che tutti i lavoratori attualmente occupati in questi servizi saranno riassorbiti, garantendo il mantenimento dei posti di lavoro", la Uiltucs sottolinea come la società non abbia ancora fatto "la dovuta chiarezza sulle mansioni e sul numero di personale coinvolto, come invece ha provveduto a fare CoopCulture, la reale vincitrice dell'appalto che si occuperà di accoglienza, biglietteria e bookshop".

    "Dussmann - chiarisce Guido Viti, responsabile del settore Turismo a Firenze per la Uiltucs - ha assicurato, a parole, che le lavoratrici ed i lavoratori impiegati non avranno differenze salariali, ma questo non è possibile visto che intende applicare loro un contratto nazionale con diritti ed aspetti salariali nettamente inferiori rispetto a quanto loro applicato oggi", poiché verrà applicato "il contratto multiservizi".

    Per questo la Uiltucs chiede sia a Dussmann che alle Gallerie degli Uffizi "di chiarire, in forma scritta, la questione dell'applicazione contrattuale che intendono adottare", annunciando che "qualora il buon senso e la negoziazione non giungessero celermente a nessun risultato", il sindacato è pronto "ad una battaglia legale in difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori".

    Nella stessa nota viene chiesta anche chiarezza sul futuro di lavoratrici e lavorato del Museo Galileo dove è in scadenza l'appalto di concessione di Opera. "In mancanza di risposte - conclude Viti - la Uiltucs Toscana attuerà tutte le iniziative che riterrà opportune per tutelare la lavoratrici ed i lavoratori dallo svilimento perpetrato dalle amministrazioni locali; le società del Ministero, infatti, applicano il contratto nazionale del terziario"
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