In occasione del centenario della nascita di Giovanni Spadolini (1925-2025) e del cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Ministero per i Beni culturali e ambientali, oggi Ministero della cultura, la Direzione Generale Archivi del Ministero della cultura promuove la mostra “Giovanni Spadolini e la nascita del Ministero della cultura – L’uomo e l’eredità”. L’esposizione, organizzata dall’Archivio di Stato di Firenze, sarà aperta al pubblico fino al 12 ottobre 2025.
La mostra vuole ricordare la figura di Spadolini, primo ministro dei Beni culturali, incarico istituito grazie al Presidente del Consiglio Aldo Moro con la legge del 29 gennaio 1975. Attraverso una selezione di opere, documenti, oggetti e volumi provenienti dalla Fondazione Spadolini – Nuova Antologia e da fonti d’archivio pubbliche e private, il percorso ripercorre il contributo dello statista al dibattito politico e culturale che portò alla creazione del Ministero, evidenziandone l’impegno nella tutela del patrimonio storico-artistico italiano e il legame profondo con cultura, ricerca e collezionismo.
Tra i materiali esposti spiccano gli “Appunti per una Dichiarazione dei beni culturali”, fondamentali per l’ideazione del nuovo dicastero. La mostra si configura quindi come un itinerario narrativo, accompagnato dalle parole di Spadolini, per riflettere sul significato e l’evoluzione della politica culturale in Italia.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione del ministro della Cultura Alessandro Giuli, di Luigi La Rocca (Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale), di Antonio Tarasco (Direttore Generale Archivi), rappresentanti delle istituzioni culturali toscane e di Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini – Nuova Antologia.
La curatela è affidata a Paola d’Orsi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, con la collaborazione di Antonella Ranaldi, Elisabetta Sciarra ed Eugenia Valacchi. La mostra è visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì, ore 10:00-17:00 (esclusi festivi), con visite guidate alle 10:00, 11:00 e 12:00. Informazioni e prenotazioni: as-fi@cultura.gov.it.
Le parole del ministro Giuli:
"Parlare di Giovanni Spadolini oggi significa ritrovarsi intorno a un’idea di cultura con una prospettiva alta e un orizzonte aperto. Una cultura che non cade nelle trappole dell’ideologia, ma che riconosce le proprie origini risorgimentali e liberali, abbracciando la storia con tutte le sue contraddizioni e il senso del tragico, prendendosi cura di luoghi, spazi e diverse eredità. Spadolini, da Ministro dei Beni Culturali e Ambientali, ha elaborato con fervore e attenzione il progetto del Ministero che oggi rappresento. La sua idea di ‘beni ambientali’ – dove la natura è parte integrante della cultura – è un concetto che resta di grande attualità".
Antonio Tarasco, Direttore generale Archivi, sottolinea:
"Questa mostra è un tributo doveroso a uno statista che ha saputo unire passione civile, rigore intellettuale e visione politica nella tutela culturale. Spadolini non solo fondò il Ministero, ma rese possibile il trasferimento della materia archivistica sotto la sua competenza, dopo un secolo di gestione da parte del Ministero dell’Interno. Nel celebrare i 50 anni del Ministero, l’iniziativa serve a riflettere sul ruolo fondamentale degli archivi come custodi della nostra coscienza storica".
Infine, Paola d’Orsi, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, spiega:
"A cinquant’anni dalla nascita del Ministero, questa mostra non vuole essere un semplice bilancio commemorativo, ma un percorso di rilettura rigoroso e vivace. Si indagano le origini per cogliere ciò che può ancora ispirare il presente e guidare le strategie future. Al centro c’è Giovanni Spadolini, di cui celebriamo il centenario della nascita, raccontato attraverso le sue intuizioni e la genesi del Ministero".
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