Aggiornamento: "Mai come in questi mesi torridi, comprendiamo il valore dell'acqua - aggiunge il direttore generale del Consorzio Alto Valdarno, Francesco Lisi -. L'irrigazione discrimina in modo significativo i terreni, con una differenza fra irriguo e non irriguo che tocca i 13.500 euro ad ettaro. Le percentuali variano molto con la zona e le colture ma sono sempre significative.
"Si va da un più 27% per i seminativi per toccare il + 35% con i frutteti e superare, con le ortive, quota +80%. L'irrigazione contribuisce in modo significativo al reddito di tutte le principali colture, contribuisce a ridurre il rischio economico dell'impresa agricola, aumentandone il ruolo anche come presidio di territorio, infine consente lo sviluppo di un comparto dell'economia che muove risorse importanti e crea posti di lavoro".
A causa del caldo torrido e della necessità di irrigare le coltivazioni, si è impennata la richiesta di acqua da parte degli agricoltori dell'Alto Valdarno. Il Consorzio dell'area riferisce di "quasi 900.000 metri cubi di acqua consegnati in 30 giorni alle imprese agricole: i bisogni hanno toccato valori mai raggiunti prima", "a luglio le richieste si sono moltiplicate in modo esponenziale, andando a toccare valori mai raggiunti negli anni precedenti".
I consumi sono stati rilevati dagli operatori del settore irrigazione del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con la lettura dei contatori degli utenti dei cinque distretti irrigui serviti dall'ente, oltre 170.
"Per la prima volta anche i fruitori del servizio sono risultati in netto aumento rispetto gli anni precedenti - spiega l'ingegner Lorella Marzilli, caposettore irrigazione - I dati che abbiamo a disposizione confermano l'ormai diffusa e costante richiesta di acqua. Forte soprattutto da parte delle imprese agricole costrette a fare i conti con enormi difficoltà di approvvigionamento".
"La situazione è estremamente delicata, l'obiettivo strategico del Consorzio rimane il completamento del Sistema Occidentale di Montedoglio con le condotte necessarie per raggiungere nuove aree, che, complici le condizioni meteorologiche, risultano sempre più assetate - evidenzia la presidente Serena Stefani - Portando all'attenzione generale il "paradosso" Montedoglio dove l'acqua c'è, ma non arriva nei campi delle aziende agricole che ne hanno bisogno, siamo riusciti a riportare all'attenzione della politica regionale e nazionale il problema e ora è chiara a tutti l'urgenza di reperire le risorse per realizzare le reti secondarie della Valdichiana Aretina e Senese e della Valtiberina, per non lasciare a secco l'agricoltura".
"Si va da un più 27% per i seminativi per toccare il + 35% con i frutteti e superare, con le ortive, quota +80%. L'irrigazione contribuisce in modo significativo al reddito di tutte le principali colture, contribuisce a ridurre il rischio economico dell'impresa agricola, aumentandone il ruolo anche come presidio di territorio, infine consente lo sviluppo di un comparto dell'economia che muove risorse importanti e crea posti di lavoro".
A causa del caldo torrido e della necessità di irrigare le coltivazioni, si è impennata la richiesta di acqua da parte degli agricoltori dell'Alto Valdarno. Il Consorzio dell'area riferisce di "quasi 900.000 metri cubi di acqua consegnati in 30 giorni alle imprese agricole: i bisogni hanno toccato valori mai raggiunti prima", "a luglio le richieste si sono moltiplicate in modo esponenziale, andando a toccare valori mai raggiunti negli anni precedenti".
I consumi sono stati rilevati dagli operatori del settore irrigazione del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con la lettura dei contatori degli utenti dei cinque distretti irrigui serviti dall'ente, oltre 170.
"Per la prima volta anche i fruitori del servizio sono risultati in netto aumento rispetto gli anni precedenti - spiega l'ingegner Lorella Marzilli, caposettore irrigazione - I dati che abbiamo a disposizione confermano l'ormai diffusa e costante richiesta di acqua. Forte soprattutto da parte delle imprese agricole costrette a fare i conti con enormi difficoltà di approvvigionamento".
"La situazione è estremamente delicata, l'obiettivo strategico del Consorzio rimane il completamento del Sistema Occidentale di Montedoglio con le condotte necessarie per raggiungere nuove aree, che, complici le condizioni meteorologiche, risultano sempre più assetate - evidenzia la presidente Serena Stefani - Portando all'attenzione generale il "paradosso" Montedoglio dove l'acqua c'è, ma non arriva nei campi delle aziende agricole che ne hanno bisogno, siamo riusciti a riportare all'attenzione della politica regionale e nazionale il problema e ora è chiara a tutti l'urgenza di reperire le risorse per realizzare le reti secondarie della Valdichiana Aretina e Senese e della Valtiberina, per non lasciare a secco l'agricoltura".
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