Il presidente del Coni Toscana ha parlato della situazione dello sport toscano, evidenziando la necessità di potenziare le strutture a disposizione di atleti e società

Simone Cardullo, attuale presidente del Coni Toscana, è intervenuto a Radio Bruno per parlare della situazione del mondo dello sport toscano e italiano.

Come Regione Toscana abbiamo un’attività di un certo livello, sia a livello nazionale che internazionale. Abbiamo un’amministrazione regionale che si è data tanto da fare affinché le infrastrutture sportive fossero migliorate, ma abbiamo un problema sugli impianti.

Sia il mondo della scuola che le società sportive hanno bisogno di infrastrutture, se noi riusciamo a fornire loro gli impianti di cui hanno bisogno riusciremo a dare una mano anche da un punto di vista di sociale e ad aiutare tanti giovani nel proprio percorso di crescita sportiva.

Al mondo politico chiedo ancora più attenzione alle infrastrutture e all’impiantistica sportiva”.

Il problema del mondo sportivo italiano è che “non abbiamo qualcosa di paragonabile ai college americani, ad esempio. Noi abbiamo le società sportive e una legge, quella sullo sport, che ha dato dignità a figure come allenatori e ispettori, ma il dirigente vero ha ancora i problemi di confrontarsi con la normativa, una circostanza che comporta delle pesanti penalizzazioni”.

L’unico grande impianto paragonabile alle infrastrutture americane è il Viola Park: “Si tratta di un gioiellino, se ne deve dare atto ai dirigenti della Fiorentina, Commisso e Barone, che hanno creduto nel progetto, e anche all’ex sindaco di Bagno a Ripoli Casini. Ma penso anche al Palazzo Wanny per la pallavolo. Sono tutte strutture che hanno visto la luce in tempi bravi grazie alla sinergia tra politica e società”.

Il 2025 sarà l’anno delle elezioni per la presidenza del Coni Toscana, per il quale Cardullo afferma: “Ad aprile ci sarà l’assemblea del Coni Toscana, credo di aver fatto un buon lavoro fin qui, e per questo spero di poter fare un secondo mandato.Sono entrato in carica con la pandemia, l’inizio è stato piuttosto difficoltoso: spero di poter fare un altro quadriennio”.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies