Il tecnico dell'Empoli ha parlato prima della delicata trasferta contro i salentini

Lecce-Empoli è un'altra gara da ex per Roberto D'Aversa, lo scorso anno allenatore dei pugliesi, esperienza chiusa con un esonero. Il tecnico dei toscani ha messo in guardia i suoi dall'ambiente che sicuramente sarà caldo.

"Ho parlato alla squadra spiegando che è uno stadio che spinge molto, con quasi 30mila persone - ha detto 
D'Aversa - ricordo belle emozioni in alcune delle nostre rimonte dello scorso anno. Dopo l'esonero sono rimasto a Lecce perché i miei figli studiavano lì e anche perché comunque mi sono legato a molte persone. E' un ambiente caldo, ma domani non sarà D'Aversa contro il Lecce, ma l'Empoli contro il Lecce e io alleno i toscani adesso. I pugliesi in casa hanno vinto contro Cagliari, Verona e fino al 90′ anche contro il Parma. Sarà una partita dura".
    
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D'Aversa è il primo ritorno a Lecce dopo la squalifica di quattro giornate per l'espulsione contro il Verona e il conseguente esonero: "Vorrei che mi si ricordasse non soltanto per quel gesto. Ho in mente tanti aspetti positivi: la crescita di Dorgu e Gallo, l'aver aiutato a vendere un giocatore come Pongracic a 18 milioni. Il Lecce - spiega il tecnico dell'Empoli - ha cambiato il sistema di gioco anche se ha un atteggiamento forse diverso tra fuori o in casa. Si difendono 4-5-1, sono compatti, noi dobbiamo ragionare sui loro pregi e cercare di evidenziare quei difetti che ci mostreranno. Hanno giocatori di gamba, dobbiamo essere lucidi, tecnicamente validi e bravi a vincere i duelli".

Intanto l'Empoli si sta confermando fra le migliori difese del campionato: "E' un aspetto molto importante, non soltanto per chi si vuole salvare ma anche per coloro che vogliono vincere lo scudetto. Questo elemento lo curano e lo fanno tutti i giocatori, quello che secondo me dobbiamo migliorare è che la stessa determinazione che mettiamo in fase difensiva dobbiamo metterla anche in quella offensiva".
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