Giancarlo Antognoni tra gli ambasciatori del fair play

"Le persone forse hanno piacere e bisogno di vedere dato un messaggio diverso da quello che si può vedere in tv e che fa sempre i titoli, di aggressività nel mondo dello sport, o di campioni che sono solo finalizzati al risultato: c'è il risultato sportivo ed insieme ad esso ci può essere uno straordinario fair play". Lo ha affermato Lucia Aleotti, azionista e membro del board di Menarini, a margine della serata di gala del premio internazionale Fair Play Menarini oggi a Firenze.
  
Alla serata partecipano alcuni dei premiati di questa 
edizione del premio, la 28/a: Giampaolo Montali, Beppe Dossena e Federico Buffa, oltre a due ambasciatori del fair play come Giancarlo Antognoni ed Elisa Di Francisca.

"Soltanto quei 
campioni che hanno raggiunto e vinto tante competizioni rispettando l'avversario, le regole, l'etica, la lealtà sono premiati e diventano ambasciatori del Fair Play Menarini nel mondo", ha detto Ennio Troiano, membro del board della Fondazione Fair Play Menarini.
  
Anche quest'anno, ha spiegato Troiano, "abbiamo tantissimi 
campioni premiati, partendo da Didier Drogba e Samuel Eto'o", passando per Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara, Cesare Prandelli e lo stesso Dossena, ma "ci sono poi tanti altri protagonisti" come "gli sport automobilistici con Cesare Fiorio, gli sport paralimpici con Ambra Sabatini, campionessa mondiale e recordman mondiale dei 100 metri", e a tutti loro "tendiamo veramente a spiegare che i valori fondamentali sui quali basiamo il nostro premio sono quelli del fair play e sono quelli dell'etica, della lealtà e nessuno si ritrae quando deve essere premiato per questi valori".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies