La cabina di regia convocata tra le parti sociali coinvolte non ha portato nulla di significativo, specifica il Movimento

"Esprimiamo, insieme a Maurizio da Re, portavoce del Comitato pendolari Valdarno direttissima, grande delusione in merito alle proposte avanzate dopo la cabina di regia" sui disservizi sulla linea aretina, "che si è tenuta in videoconferenza, alla presenza dei sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, di Rfi, Trenitalia e del Comitato pendolari Valdarno direttissima. Non è accettabile che nel 2024 si prospetti un passo indietro per quanto riguarda la mobilità, arrivando persino a proporre l'aumento dei tempi di percorrenza. Solo chi non comprende appieno le conseguenze di una rimodulazione degli orari può pensare a simili soluzioni". Così il Movimento Consumatori Toscana.
    
"La gestione del trasporto pubblico in Toscana continua a creare disuguaglianze tra cittadini di serie A e cittadini di serie B - aggiunge il Movimento in una nota -, come dimostrato dall'approccio dell'assessore Stefano Baccelli alla questione del trasporto regionale".

"Oltre a queste proposte, che ci auguriamo rimangano solo ipotesi, dobbiamo segnalare che i disservizi lungo la linea ferroviaria non sono affatto diminuiti, anzi - osserva ancora il Movimento consumatori Toscana -. Intervenire in modo risolutivo è indispensabile, tenendo conto degli interessi vitali in gioco. Riteniamo che, da diversi anni, il diritto alla mobilità sia stato compromesso da decisioni inique, che sembrano favorire una specifica categoria di viaggiatori a scapito dei pendolari locali".

Il Movimento annuncia l'intenzione di redigere "un dossier che documenti le criticità di questa situazione, da sottoporre alla Commissione europea. Inoltre, ci auguriamo di essere coinvolti come associazione dei consumatori nei futuri confronti e decisioni, anche perché i pendolari sono a tutti gli effetti consumatori. È fondamentale che la loro voce venga ascoltata e rappresentata in tutte le sedi competenti".
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