Nel secondo sondaggio di Emg commissionato da Toscana Tv è emerso che la maggiore preoccupazione della maggioranza (relativa) degli intervistati riguarda la realizzazione delle opere e delle infrastrutture per la prevenzione del rischio idrogeologico. ad indicarlo è stato il 44% degli intervistati.
Come riporta il Corriere Fiorentino, immediatamente dietro alle opere idriche si trovano strade e autostrade, considerate una priorità dal 36% degli intervistati: sorprendentemente, la maggioranza si ritiene soddisfatta della Fi-Pi-Li (il 51%) senza però esprimere un parere su quale dovrebbe essere il futuro della strada.
Più staccate ci sono poi lo sviluppo delle linee ferroviarie e dell’Alta Velocità (22%) e dell’aeroporto di Firenze (il 20%).
Seguono poi l’ampliamento del porto di Livorno e la costruzione della Darsena Europa (18%) e la realizzazione di più stretti collegamenti fra Prato e Firenze, anche se gli intervistati, riporta il quotidiano, si dividono se realizzare un collegamento tramviario fra il centro Pecci e l’aeroporto (il 36%) oppure se il metrotram da Prato a Campi Bisenzio (rispettivamente il 36% e il 22%). Ultimo, e staccatissimo, nella classifica delle infrastrutture prioritarie, il nuovo Franchi.
Molto interessanti sono anche i dati sulle “sensibilità ecologica” dei toscani, con il 45% degli intervistati che ritiene che l’ambiente debba essere considerato senza però rappresentare un freno allo sviluppo, il 42% che ritiene debba essere la priorità assoluta e solo il 13% che pensa non debba essere considerato.
Infine, per quanto riguarda i finanziamenti delle opere, il 46% ritiene che dipenda dall’opera da realizzare, il 28% pensa che debbano essere gli enti pubblici, 18% preferisce la partnership pubblico-privato e l’8% pensa che debbano essere i privati ad aprire il portafogli sostenuti però da incentivi pubblici.
Come riporta il Corriere Fiorentino, immediatamente dietro alle opere idriche si trovano strade e autostrade, considerate una priorità dal 36% degli intervistati: sorprendentemente, la maggioranza si ritiene soddisfatta della Fi-Pi-Li (il 51%) senza però esprimere un parere su quale dovrebbe essere il futuro della strada.
Più staccate ci sono poi lo sviluppo delle linee ferroviarie e dell’Alta Velocità (22%) e dell’aeroporto di Firenze (il 20%).
Seguono poi l’ampliamento del porto di Livorno e la costruzione della Darsena Europa (18%) e la realizzazione di più stretti collegamenti fra Prato e Firenze, anche se gli intervistati, riporta il quotidiano, si dividono se realizzare un collegamento tramviario fra il centro Pecci e l’aeroporto (il 36%) oppure se il metrotram da Prato a Campi Bisenzio (rispettivamente il 36% e il 22%). Ultimo, e staccatissimo, nella classifica delle infrastrutture prioritarie, il nuovo Franchi.
Molto interessanti sono anche i dati sulle “sensibilità ecologica” dei toscani, con il 45% degli intervistati che ritiene che l’ambiente debba essere considerato senza però rappresentare un freno allo sviluppo, il 42% che ritiene debba essere la priorità assoluta e solo il 13% che pensa non debba essere considerato.
Infine, per quanto riguarda i finanziamenti delle opere, il 46% ritiene che dipenda dall’opera da realizzare, il 28% pensa che debbano essere gli enti pubblici, 18% preferisce la partnership pubblico-privato e l’8% pensa che debbano essere i privati ad aprire il portafogli sostenuti però da incentivi pubblici.
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