L’ex direttore degli Uffizi candidato a Palazzo Vecchio si racconta sulle pagine de La Nazione

“Mia moglie era fortemente contraria alla mia candidatura all’inizio. Mi diceva “ma chi te lo fa fare?”. Io però le ho spiegato che pensavo di poter cambiare le cose e l’ho convinta. Adesso è al mio fianco e anche il discorso dell’altra sera me l’ha riletto lei”. Eike Schimdt è ormai in campo per Palazzo Vecchio e parla in un’intervista concessa stamani a La Nazione.

“Qualche esponente amico del Pd ha provato a dissuadermi – racconta – ma non posso fare nomi”.

Sui temi più caldi, come la tramvia, l’ex direttore degli Uffizi spiega le sue idee. “Io la prendo regolarmente ma è innegabile che ci siano tanti problemi: lavori che durano troppo, strade strette che congestionano il traffico, negozi costretti a chiudere. Io dico: manteniamole ma modernizziamole e facciamole arrivare fuori Firenze, per esempio a Prato”.

Poi sulla sicurezza. “Serve un osservatorio permanente a Palazzo Vecchio su decoro e sicurezza aperto ad associazioni e cittadini. Alle Cascine dobbiamo portare illuminazione, videosorveglianza, renderle vive con musica, cibo di qualità, sport. Prima ci si andava a correre oggi invece la gente ha paura”. 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies