Verificate molte criticità, partendo dall’inadeguatezza delle strutture

"Nell'ambito del ciclo di visite organizzate su tutto il territorio nazionale, ieri mattina l'Osservatorio carcere UCPI ha fatto tappa a Sollicciano. Hanno partecipato gli avvocati Gianpaolo Catanzariti (Responsabile Osservatorio carcere UCPI), Stefania Amato, Massimiliano Chiuchiolo ed Elena Augustin (componenti dell'Osservatorio carcere UCPI) e gli Avv. Duccio Martellini (referente Osservatorio Carcere CP Firenze), Adriano Capaccioli (componente osservatorio carcere Cp Firenze) e Alessia Lastrucci (Camera Penale di Firenze).

Molte sono state le sezioni visitate e gli ambienti più nevralgici della struttura contraddistinta da una disarmante vetustà ed inadeguatezza degli impianti che rendono insostenibile l'esecuzione pena in condizioni di umanità e nel rispetto dei diritti dei detenuti.

Non migliore sicuramente la situazione dal punto di vista dei servizi che sono pochi, carenti e/o inadeguati rispetto alle esigenze ed al forte incremento di domanda soprattutto in ambito sanitario. A ciò si aggiunga la totale assenza di igiene con il pericolo quotidiano del divampare di gravi epidemie. La presenza di cimici, fenomeno incontrollabile, rende la vita dei detenuti, costretti per 23 ore nelle celle, definite addirittura camere di pernottamento.

Poco personale, tante richieste e strumenti non sempre idonei non riescono ad offrire quel minimo di trattamento che è elemento imprescindibile per la rieducazione costituzionalmente orientata del condannato e che rendono la struttura di per sè inidonea ad ospitare gli oltre 500 detenuti attualmente presenti. Il numero è enorme in relazione alle effettiva capienza ed il poco personale (meno di 300 effettivi) in dotazione non consente lo svolgimento delle attività educative e risocializzanti necessarie. La dirigenza pur sensibile alle esigenze della popolazione carceraria e pronta a rispondere alle istanze dell'Osservatorio conferma la poca disponibilità di risorse che rendono non sempre possibile attuare tutti i programmi necessari.

Unica eccezione, la scuola, che vanta una positiva risposta per quanto attiene all'alfabetizzazione ed alla scuola secondaria soprattuto ad indirizzo alberghiero. Inesistente la proposta universitaria, biasimevole in una città come Firenze.

La conclusione della visita è stata la certificazione del sovraffollamento e dell’inadeguatezza della struttura insieme alle poche risorse umane ed economiche ed alle scarse proposte di reinserimento rendono il Carcere di Sollicciano una realtà grave in cui si vive in condizioni ben oltre il limite di rispetto della dignità della persona umana, come più volte denunciato non solo dagli Osservatori, locale e nazionale ma anche dalla stessa magistratura di sorveglianza.

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