Il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia Alberto Locchi ha commentato quanto avvenuto lunedì pomeriggio contro l’equipaggio di un mezzo di soccorso della Croce Rossa, aggredito con pugni e calci durante un intervento sul Lungarno Santa Rosa.
“L’ultimo episodio di una lunga serie, quando “lunga” sarebbe già da dire anche se ne fosse avvenuto uno soltanto di episodi così condannabili.
Chi fa servizio sulle ambulanze di emergenza di Misericordie, Pubbliche Assistenze o Croce Rossa, pronti a rispondere alle chiamate del 118, presta un servizio straordinario che tutti si debbono impegnare a tutelare” ha scritto in una nota Locchi, che all’attivo può vantare un’esperienza cinquantennale nell’attività di soccorso e che, nel corso della propria attività, riferisce di “aver visto cambiare tante cose”, sia in meglio, come la qualità del soccorso prestato, sia in peggio, come nel caso delle aggressioni, sia verbali che fisiche, contro chi presta soccorso.
“Personaggi esagitati, spessissimo a causa di abuso di alcol o droghe, vedono il soccorritore come una minaccia e colpiscono il mezzo di soccorso procurando anche ingenti danni o, ancor peggio, se già a bordo, colpiscono senza remore proprio i volontari stessi” scrive Locchi, che aggiunge che gli episodi di violenza “sono riconducibili ad abusi di alcol o sostanze stupefacenti aumentati in maniera preoccupante ed esponenziale negli ultimi anni”.
“Per la sicurezza dei volontari ma anche di tutti gli operatori sanitari in particolare dei Pronto Soccorso più a rischio, chiedo che venga seriamente preso in considerazione questo grave problema e che venga affrontato seriamente ed in maniera programmatica sia a monte, sul territorio, limitando o controllando l’uso di alcolici e con una rinnovata lotta alle droghe, sia con interventi tempestivi ogni qual volta un equipaggio di un’ambulanza chiede aiuto” conclude Locchi.
“L’ultimo episodio di una lunga serie, quando “lunga” sarebbe già da dire anche se ne fosse avvenuto uno soltanto di episodi così condannabili.
Chi fa servizio sulle ambulanze di emergenza di Misericordie, Pubbliche Assistenze o Croce Rossa, pronti a rispondere alle chiamate del 118, presta un servizio straordinario che tutti si debbono impegnare a tutelare” ha scritto in una nota Locchi, che all’attivo può vantare un’esperienza cinquantennale nell’attività di soccorso e che, nel corso della propria attività, riferisce di “aver visto cambiare tante cose”, sia in meglio, come la qualità del soccorso prestato, sia in peggio, come nel caso delle aggressioni, sia verbali che fisiche, contro chi presta soccorso.
“Personaggi esagitati, spessissimo a causa di abuso di alcol o droghe, vedono il soccorritore come una minaccia e colpiscono il mezzo di soccorso procurando anche ingenti danni o, ancor peggio, se già a bordo, colpiscono senza remore proprio i volontari stessi” scrive Locchi, che aggiunge che gli episodi di violenza “sono riconducibili ad abusi di alcol o sostanze stupefacenti aumentati in maniera preoccupante ed esponenziale negli ultimi anni”.
“Per la sicurezza dei volontari ma anche di tutti gli operatori sanitari in particolare dei Pronto Soccorso più a rischio, chiedo che venga seriamente preso in considerazione questo grave problema e che venga affrontato seriamente ed in maniera programmatica sia a monte, sul territorio, limitando o controllando l’uso di alcolici e con una rinnovata lotta alle droghe, sia con interventi tempestivi ogni qual volta un equipaggio di un’ambulanza chiede aiuto” conclude Locchi.
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