Nel primo semestre del 2024 in Toscana sono stati 1.136 i casi di aggressioni al personale sanitario: 903 aggressioni verbali, 207 fisiche e 26 contro la proprietà. Il dato è stato illustrato oggi in occasione del confronto a Firenze con direzioni aziendali, professionisti, sindacati ed ordini professionali. Il 53% delle violenze ha visto gli infermieri come vittime, nel 17% dei casi gli operatori sociosanitari e per il 13% i medici. Quasi il 45% degli episodi si sono registrati nei servizi psichiatrici territoriali, mentre all'interno degli ospedali il settore più esposto è il pronto soccorso.
"Le cause sono molteplici - sostiene l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - e occorre ragionare su diversi punti: primo su tutti la necessità di promuovere una cultura del rispetto nei confronti degli operatori sanitari, che lavorano con grande passione, professionalità ed impegno per tutelare la nostra salute e vanno assolutamente rispettati. Va ricostruita una relazione di fiducia tra le persone e il sistema sanitario".
Nel 2023 erano stati 2.356 i casi di aggressione complessivamente segnalati: 1.769 verbali, 478 fisiche e 109 contro la proprietà. Un trend in crescita, con 1.258 episodi nel 2022, 817 nel 2021 e 752 nel 2020.
Secondo Bezzini, peraltro, "una componente rilevante del fenomeno è la tensione che deriva dal disallineamento tra la domanda e l'offerta di prestazioni sanitarie che, di fronte al sottofinanziamento della sanità pubblica al quale stiamo assistendo, rischia di crescere ulteriormente. Anche per questo ci auguriamo che il Governo faccia di più con la prossima legge di stabilità e si impegni a stanziare risorse adeguate per il fondo sanitario".
La Regione sta mettendo a punto una procedura online, semplificata, per segnalare episodi di aggressione: il portale web sarà aperto nei prossimi mesi.
"Le cause sono molteplici - sostiene l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - e occorre ragionare su diversi punti: primo su tutti la necessità di promuovere una cultura del rispetto nei confronti degli operatori sanitari, che lavorano con grande passione, professionalità ed impegno per tutelare la nostra salute e vanno assolutamente rispettati. Va ricostruita una relazione di fiducia tra le persone e il sistema sanitario".
Nel 2023 erano stati 2.356 i casi di aggressione complessivamente segnalati: 1.769 verbali, 478 fisiche e 109 contro la proprietà. Un trend in crescita, con 1.258 episodi nel 2022, 817 nel 2021 e 752 nel 2020.
Secondo Bezzini, peraltro, "una componente rilevante del fenomeno è la tensione che deriva dal disallineamento tra la domanda e l'offerta di prestazioni sanitarie che, di fronte al sottofinanziamento della sanità pubblica al quale stiamo assistendo, rischia di crescere ulteriormente. Anche per questo ci auguriamo che il Governo faccia di più con la prossima legge di stabilità e si impegni a stanziare risorse adeguate per il fondo sanitario".
La Regione sta mettendo a punto una procedura online, semplificata, per segnalare episodi di aggressione: il portale web sarà aperto nei prossimi mesi.
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