Padre Gianni, il rabbino capo Piperno e l'imam di Firenze Elzir insieme: 'Nessuno si salva da solo'

L'imam di Firenze, Izzedin Elzir, il rabbino capo Gadi Piperno e l'abate di San Miniato al Monte, padre Bernardo Gianni insieme al Centro trasfusionale del Meyer di Firenze per un appello a donare il sangue, alla vigilia della Giornata mondiale (14 giugno). Una iniziativa voluta dall'associazione Donatorinati, onlus formata da appartenenti alla polizia di Stato, per ricordare che "nessuno si salva da solo, perché il sangue è lo stesso per tutte le persone e non ha colore. Le tre principali religioni monoteiste pur con tutte le differenze vedono nel dono del sangue un gesto solidale che salva la vita", si legge in una nota dei promotori.
       
"Il sangue ci ricorda che tutte le persone sono umane e che dobbiamo cercare di vincere alcune dinamiche che ci vorrebbero vittime della paura e della diffidenza - commenta padre Bernardo Gianni -. Questa esperienza ci riporta al primato della vita e della cura, è una 'trasfusione' di quello che possiamo e dobbiamo fare per accorciare le distanze fra di noi. Ed è importante che tre religioni diverse dicano la stessa cosa, a maggior ragione in un momento di guerre come questo, soprattutto in Medio Oriente".

    
"La nostra mission - aggiunge Pierluciano Mennonna, presidente toscano di Donatorinati - rispecchia l'esserci sempre di polizia e vigili del fuoco, uniti per divulgare la cultura della donazione di sangue. I nostri giovani hanno bisogno di esempi e queste iniziative aiutano le future generazioni a riappropriarsi dei valori fondanti della società".
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