Questa mattina, presso l’Hotel 25HOURS di Firenze, è stata presentata la Fondazione Rondinella, realtà che nasce a Firenze con l’obiettivo di realizzare iniziative legate al mondo della formazione dei più giovani e, in generale, di promuovere la funzione educativa dello sport, anche grazie al coinvolgimento della comunità e alla collaborazione con le istituzioni e le varie realtà cittadine.
Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione il presidente della Fondazione Rondinella, Luigi Salvadori, il presidente della Rondinella Marzocco, Lorenzo Bosi, il presidente della Fondazione Italia Digitale nonché vicepresidente della Rondinezza Marzocco, Francesco Di Costanzo e l’Assessora allo Sport Letizia Perini.
Il presidente della Rondinella Marzocco, Lorenzo Bosi, spiega la scelta di dare vita alla Fondazione Rondinella: “Questa Fondazione è nata grazie alla voglia che abbiamo di trasformare la società sportiva in comunità, cioè quella di coinvolgere i giovani su progetti che vanno anche al di là del calcio. Nella nostra Scuola Calcio abbiamo bambini che arrivano da noi a 5 anni e che rimangono fino a 20 anni, quindi attraversano presso le nostre strutture tutti gli anni più importanti della loro giovinezza, quelli che poi li conducono a formarsi come uomini. E da questa base, abbiamo deciso di mettere a punto un progetto – che poi si concretizza al varo con la Fondazione – per coinvolgerli in attività di orientamento di formazione e far sì che possano essere messi in grado di realizzare e mettere a frutto i propri talenti. Scoprire quali sono le proprie inclinazioni e quindi riuscire a formarsi sia come uomini che professionalmente. Parleremo con loro di cultura, di fiorentinità e di tutti quegli argomenti di cui probabilmente si parla poco nelle scuole, che sono quelli relativi all’intelligenza artificiale, a un mondo che va digitalizzandosi, quindi quali sono le opportunità a riguardo, quali i rischi. E faremo tutto ciò con persone del settore molto competenti, cercando di dargli un supporto affinché diventino, un domani, cittadini migliori”.
Ma quali sono i primi progetti concreti che volete realizzare?
“Stiamo lavorando, nello specifico, sulla formazione relativamente all’intelligenza artificiale e ai processi produttivi sostenibili sia da un punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale. E stiamo studiando delle forme per dare ai giovani anche professionalmente una formazione che li possa condurre al mondo del lavoro in modo più attrezzato”.
Le parole del presidente della Fondazione Rondinella, Luigi Salvadori: “La Rondinella, che noi consideriamo come la nostra mamma, ha deciso di fare una cosa molto bella per la città – ha raccontato – perché questa Fondazione si occuperà non solo dei ragazzi della Rondinella, ma dei ragazzi che fanno sport di tutta la città. La società Rondinella ha deciso, dunque, di occuparsi dei giovani che fanno sport e che, di conseguenza, hanno già una predisposizione nei confronti sia dei loro coetanei sia di un certo tipo di attività, e ha deciso di delegare una Fondazione a fare qualcosa che non è calcio: istruzione, formazione, orientamento, e anche cercare di allargare gli orizzonti di questi giovani, aprendoli a valori che forse, in questo momento, nessuno gli illustra. Tutto questo servirà ad aiutare il futuro di questi ragazzi. Considero questo progetto un grande obiettivo, che perseguiremo con un gioco di squadra molto importante, in quanto tutto il CDA è formato da persone specializzate e coinvolte”.
Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione il presidente della Fondazione Rondinella, Luigi Salvadori, il presidente della Rondinella Marzocco, Lorenzo Bosi, il presidente della Fondazione Italia Digitale nonché vicepresidente della Rondinezza Marzocco, Francesco Di Costanzo e l’Assessora allo Sport Letizia Perini.
Il presidente della Rondinella Marzocco, Lorenzo Bosi, spiega la scelta di dare vita alla Fondazione Rondinella: “Questa Fondazione è nata grazie alla voglia che abbiamo di trasformare la società sportiva in comunità, cioè quella di coinvolgere i giovani su progetti che vanno anche al di là del calcio. Nella nostra Scuola Calcio abbiamo bambini che arrivano da noi a 5 anni e che rimangono fino a 20 anni, quindi attraversano presso le nostre strutture tutti gli anni più importanti della loro giovinezza, quelli che poi li conducono a formarsi come uomini. E da questa base, abbiamo deciso di mettere a punto un progetto – che poi si concretizza al varo con la Fondazione – per coinvolgerli in attività di orientamento di formazione e far sì che possano essere messi in grado di realizzare e mettere a frutto i propri talenti. Scoprire quali sono le proprie inclinazioni e quindi riuscire a formarsi sia come uomini che professionalmente. Parleremo con loro di cultura, di fiorentinità e di tutti quegli argomenti di cui probabilmente si parla poco nelle scuole, che sono quelli relativi all’intelligenza artificiale, a un mondo che va digitalizzandosi, quindi quali sono le opportunità a riguardo, quali i rischi. E faremo tutto ciò con persone del settore molto competenti, cercando di dargli un supporto affinché diventino, un domani, cittadini migliori”.
Ma quali sono i primi progetti concreti che volete realizzare?
“Stiamo lavorando, nello specifico, sulla formazione relativamente all’intelligenza artificiale e ai processi produttivi sostenibili sia da un punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale. E stiamo studiando delle forme per dare ai giovani anche professionalmente una formazione che li possa condurre al mondo del lavoro in modo più attrezzato”.
Le parole del presidente della Fondazione Rondinella, Luigi Salvadori: “La Rondinella, che noi consideriamo come la nostra mamma, ha deciso di fare una cosa molto bella per la città – ha raccontato – perché questa Fondazione si occuperà non solo dei ragazzi della Rondinella, ma dei ragazzi che fanno sport di tutta la città. La società Rondinella ha deciso, dunque, di occuparsi dei giovani che fanno sport e che, di conseguenza, hanno già una predisposizione nei confronti sia dei loro coetanei sia di un certo tipo di attività, e ha deciso di delegare una Fondazione a fare qualcosa che non è calcio: istruzione, formazione, orientamento, e anche cercare di allargare gli orizzonti di questi giovani, aprendoli a valori che forse, in questo momento, nessuno gli illustra. Tutto questo servirà ad aiutare il futuro di questi ragazzi. Considero questo progetto un grande obiettivo, che perseguiremo con un gioco di squadra molto importante, in quanto tutto il CDA è formato da persone specializzate e coinvolte”.
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