Ornella Bucci, psicologa e progettista della Cooperativa Sociale Matrix racconta la Onlus

“Operiamo sul territorio da 25 anni. Tra Matrix e Radio Bruno stima reciproca”

Ospite dell’ultima puntata di Toscana al…Femminile, in onda su Radio Bruno ogni mercoledì dalle 20.30 alle 21, Ornella Bucci, psicologa e progettista della Cooperativa Sociale Matrix ha parlato della Onlus e di tutto quello che fa per le persone fragili e quelle che hanno bisogno di aiuto.Ornella, partirei con lo spiegare il lavoro della Cooperativa Sociale Matrix, nata nel 1999…“Sono 25 anni che la Cooperativa opera sul territorio. È nata grazie all’iniziativa di un gruppo di professionisti in risposta ai bisogni del territorio, nei settori della disabilità, e mi preme sottolineare che opera senza fini di lucro, con servizi di qualità certificati in stretta connessione con enti e associazioni private e pubbliche, e con altre realtà no profit e profit, proprio per dare risposta a dei bisogni che sono sempre più emergenti, soprattutto dopo l’epoca del Covid, e vista la necessità di ottimizzazione delle risorse che abbiamo a disposizione. Opera con know how specifico nella progettazione e gestione di percorsi integrati, di persone fragili, non solo adulti ma anche minori, affermandosi come interlocutore anche di amministrazioni. Insomma, cerchiamo di offrire dei servizi di qualità, con metodologie e scientificità degli interventi. Sono ormai tanti anni che Matrix è sul territorio, e si sta espandendo, perché ha servizi sia su Firenze, dove troviamo il Centro Linar a Nave a Rovezzano e la Casa Famiglia, ovvero la Casa Armonica a Brozzi, ma abbiamo anche servizi che si spostano sul territorio, come il progetto Fan Club, poi andiamo anche a casa delle persone con l’assistenza educativa domiciliare, e abbiamo anche un centro che accoglie i minori con difficoltà che si trova a Montevarchi”.  Lei è una psicologa. Quanto è importante il rapporto con le persone più fragili e, in particolar modo, in quale momento hanno più bisogno di un aiuto professionale?“Hanno bisogno di un aiuto professionale soprattutto nei momenti di isolamento, quando c’è davvero la mancanza di un supporto, ecco che lì vengono aiutati anche a chiedere aiuto, perché è importante che loro siano a conoscenza di queste risorse, quindi di persone a supporto che possono dare ascolto e che possono dare strumenti per capire e affrontare positivamente una difficoltà. Aggiungo che non è solo nel momento in cui c’è una difficoltà che si interviene, ma lo si fa anche per fare messa a terra, per fare il punto della situazione, perché Matrix sta lavorando per il benessere di tutta la Cooperativa, sia per gli utenti che per gli operatori stessi, tutti quelli che collaborano a questa realtà”.Possiamo fare degli esempi pratici di come vengono aiutate le persone?“Le persone possono accedere, nella settimana, a dei gruppi di discussione con uno psicologo che fa questo, che fa il supervisore psico-educativo e accoglie le esigenze delle persone che già fanno parte e partecipano alle attività. Poi c’è uno sportello di ascolto dei bisogni sul territorio, che è legato più a figure come assistenti sociali, che sono tra l’altro le coordinatrici della Cooperativa e quindi mi permetto di sottolineare l’importanza delle donne in questa realtà, che cercano di attivare degli interventi per rispondere a delle esigenze che vengono ascoltate. Infine si interviene al bisogno: le persone possono contattarci tranquillamente quando hanno un problema, una difficoltà, un’emergenza, siamo assolutamente disponibili”.Qual è una delle difficoltà più frequenti che fa sì che voi interveniate?“Quando ci sono dei cambiamenti importanti, come è stata la pandemia, bisogna intervenire, e devo dire che l’attenzione che Matrix pone alle specificità di ogni utente è quella che la caratterizza. Abbiamo dei progetti individualizzati e gli operatori lavorano in equipe, quindi non c’è mai una sola persona che si occupa di un utente, di un familiare, di quello che non va, di quello che va, ma si lavora tutti insieme. Le tante figure che fanno parte della Cooperativa Matrix lavorano con una metodologia multidisciplinare”.Psicologa ma non solo. Lei, per la Cooperativa Sociale Matrix si occupa di molte altre cose: organizza corsi di formazione, è referente dei tirocini, è nel C.d.A. etc. Ci vuole raccontare quella che è la sua attività all’interno di Matrix?“Io, in questo momento, sono referente per la progettazione sociale, quindi vado alla ricerca di bandi e finanziamenti che possono attivare interventi sempre nuovi per rispondere in maniera variegata ai diversi bisogni, ma mi occupo anche della gestione dei progetti che si attivano, della rendicontazione, e insieme a tutto il gruppo dell’ufficio operativo, mi occupo dei tirocini e di tutta la parte burocratica. Inoltre seguo anche una parte della formazione degli psicologi e seguo i tirocinanti. Infine mi occupo anche di uno sportello di ascolto psicologico per gli operatori e vado a realizzare dei corsi di formazione quando si verificano delle richieste o ci sono dei bisogni nel gruppo di lavoro”.Spesso e volentieri il sociale va a braccetto con lo sport. Non a caso la Cooperativa Matrix è impegnata anche nello sport col basket integrato. Ci spiega di cosa si tratta?“Il basket integrato è un progetto che è nato tantissimi anni fa e che viene svolto in una palestra a San Marcellino, con cui c’è una bella collaborazione, con una squadra di basket del territorio in modo particolare, per cui un gruppo di persone con disabilità vengono rese partecipi di allenamenti da parte di professionisti, di giocatori e giocatrici di questa squadra, e ovviamente hanno il supporto educatori professionali e di operatori. Basket integrato perché ci sono tante persone che formano una squadra e si gioca non tanto per giocare ma per relazionarsi, incontrarsi, confrontarsi e, perché no, divertirsi”.A proposito di sport. Il direttore David Guetta, anche quest’anno ha avanzato la sua scommessa in favore di Matrix. Una scommessa che riguarda Kean: riuscirà l’attaccante viola a segnare almeno 16 gol in questa stagione? Se ci riuscirà, David Guetta offrirà la cena ai primi 30 ascoltatori che hanno accettato la sfida, se Kean invece non dovesse farcela, chi ha scommesso dovrà versare almeno 30 euro in favore di Matrix. Ad oggi l’attaccante viola è a quota 4 reti, ne mancano 12. Cosa dice Ornella di questa scommessa?“In Cooperativa parliamo di questa scommessa, anche perché il direttore David Guetta è molto affezionato alla Cooperativa Matrix, è venuto a farci visita al Centro Linar a Nave a Rovezzano e noi siamo venuti qui, negli studi di Radio Bruno, a intervistarlo e ci fa sempre piacere questa collaborazione. Anzi, più che collaborazione, mi diceva l’educatore Marco Nucci, quella che c’è tra Matrix e Radio Bruno è una stima reciproca, un sostegno reciproco. Io non posso che dire che, in qualsiasi momento vogliate fare una donazione, siete i benvenuti, non solo in termini di raccolta economica, ma anche per parlare delle nostre attività. Anche perché molte attività si svolgono grazie alle donazioni e alla connessione con il territorio e, nel tempo, negli anni, sono state fatte tante attività legate allo sport come il calcio, il basket, la danza etc. Quindi non possiamo che ringraziare ancora il direttore David Guetta. I gol di Kean? Siamo tutti tifosi, quindi ogni volta che Kean segna siamo contenti da una parte e un po’ meno dall’altra. Scherzi a parte, noi siamo sempre contenti, comunque vada sarà un successo, consapevoli che le donazioni arriveranno a prescindere dalla scommessa”.Torniamo alla Cooperativa Sociale Matrix, quali sono i prossimi obiettivi della Onlus?“Inventarci dei nuovi servizi, trovare delle modalità per rispondere in maniera personalizzata rispetto ai bisogni che emergono dal territorio, partecipando a bandi o costruendo nuove progettualità. In questo momento stiamo anche pensando a tutta la sfera che welfare aziendale che è molto importante. C’è sempre qualità nei servizi che eroghiamo, ma cerchiamo di massimizzare rispetto agli utenti e rispetto agli operatori”.

Katia Beni: “Difendo la leggerezza e la comicità per mandare messaggi importanti”

L’attrice comica sarà protagonista de “La Toscana delle donne” con lo spettacolo “Diritti o Rovesci…ma pari”

Tra le protagonista della 3ª edizione de “La Toscana delle donne”, c’è l’attrice comica Katia Beni che, nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, salirà sul palco del Teatro della Compagnia per portare in scena, insieme alla collega Benedetta Giuntini, lo spettacolo dal titolo “Diritti o Rovesci…ma pari”: “Finalmente – dice l’attrice ai microfoni di Firenzedintorni.it –  entro al terzo anno di questa importante manifestazione, “La Toscana delle donne”, e lo faccio con due cose. Prima di tutto con uno spettacolo in chiusura di manifestazione il 25 di novembre, che si chiama “Diritti o Rovesci…ma pari”. Insieme a me, in questo spettacolo, ci sarà un’altra attrice, ovvero Benedetta Giuntini. Di che cosa si tratta? Di un’intervista semiseria tra una giornalista un po’ fuori di testa e un’attrice comica che prova a rispondere a domande sulla parità di genere, sui diritti, sulla discriminazione generazionale, sulla conciliazione vita-lavoro, sul body shaming, sul body positivity, sulle donne nella scienza e, ovviamente, si parlerà anche di violenza. Tutto questo con una chiave totalmente comica e ironica, perché alla base c’è questa leggerezza – che non è superficialità, guai! – che secondo me serve per far arrivare a tutti un messaggio importante. Io difendo la leggerezza, così come difendo la comicità e l’ironia per mandare e portare messaggi”.Quanto è contenta, da toscana, di partecipare a “La Toscana delle donne”?“Sono contentissima e devo dire che ho anche un altro progetto di cui parlare… è un progetto collaterale a “La Toscana delle donne”, si chiama “Red carpet women” ed è uno spettacolo in cui il tappeto lo porto io. Io arrivo con un tappetino rosso sotto braccio che stendo ogni volta che vado ad intervistare, anzi la parola intervistare non mi piace, ogni volta che vado ad incontrare, a chiacchierare con le donne del mondo dello spettacolo, ma non solo. Anche artiste, cantanti, donne del mondo della cultura. Saranno degli incontri a modo mio. Anche tutto questo in chiave ironica, divertendomi a tirare fuori da parte di queste donne, anche quelle più seriose se si vuole, la parte più giocosa che hanno. Un modo, il mio, anche per promuovere le stagioni dei teatri, soprattutto nei tanti teatri che abbiamo in Toscana, anche in provincia, che sono bellissimi. Quindi valorizzare, a mio modo, anche questi teatri che forse non tutti conoscono”. 

Eugenio Giani: “Pronto un testo di legge dal nome ‘La Toscana delle donne’”

Il presidente della Regione Toscana parla di un’importante novità

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è espresso su quella che sarà la 3ª edizione de “La Toscana delle donne”, un appuntamento, ormai, diventato una ferma realtà…“Per la Regione Toscana – ha detto – la centralità di una politica di valorizzazione della donna è un elemento fondamentale. Per questo, tre anni fa, attraverso il Gabinetto della Presidenza, la mia Capo di Gabinetto, Cristina Manetti, diventò punto di riferimento per organizzare quella che è la fase in cui maggiormente vi è un richiamo alle tematiche femminili, nell’approssimarsi del 25 novembre che è la giornata mondiale contro il femminicidio, e per organizzare queste iniziative. Iniziative che, nel programma di quest’anno, sono diventate addirittura cinquanta”. E continua: “Questo perché, intorno ai giorni precedenti e successivi al 25 novembre, non si parli solo di femminicidi e di violenza alle donne, ma di un ruolo in positivo, in attivo, che la donna deve avere nella società. E quindi ecco che la centralità della valorizzazione femminile in tutti i ruoli – nell’economia, nello sport, nella società, nella sanità – diventa teorema di un’impostazione che vogliamo creare nella Toscana dei diritti. La Toscana dei diritti civili e dell’abolizione della pena di morte voglio diventi la Toscana della valorizzazione di avanguardia al sostegno a politiche che consentano alla donna di sviluppare pienamente la propria identità e la propria personalità”.Poi annuncia una importante e concreta iniziativa legata alla 3ª edizione de “La Toscana delle donne”“Oltre a quello che è già stato fatto nelle scorse edizioni, ovvero dibattiti, occasioni di approfondimento, conoscenza di personalità che possono tracciare una funzione di opinion leader nel ruolo che la donna può avere nella società, quest’anno c’è anche qualcosa di importante, ovvero il testo di legge che noi apriamo alla discussione alla società toscana, che ha proprio come titolo “La Toscana delle donne”. Abbiamo voluto fare una sorta di legge quadro, in cui quelli che sono i riferimenti (da un lato la parità di genere, dall’altro la violenza, un altro ancora l’assicurarsi che la posizione della donna sia salvaguardata nelle istituzioni pubbliche, e tutte le varie tematiche del caso) vengano messi tutti insieme. Facciamo una legge quadro che dia il senso di questa spinta che la Toscana dà alla valorizzazione del ruolo della donna. E la chiamiamo proprio come la rassegna che in questi tre anni è così cresciuta e si è sviluppata”.Ma è una legge già pronta?“La stiamo discutendo, alla fine della rassegna la presentiamo”.

C. Manetti: “La Toscana delle donne è diventato un viaggio per i diritti delle donne”

L'ideatrice del festival: “Siamo arrivati alla terza edizione, siamo contenti”

A margine della conferenza stampa di presentazione della 3ª edizione de “La Toscana delle donne”, Cristina Manetti, ideatrice della manifestazione, ha risposto ad alcune domande sull’edizione 2024 che si terrà dal 15 al 26 novembre 2024, ricordando che “La Toscana delle donne è nato come un festival ma è diventato qualcosa di più, un progetto per le donne, al fianco delle donne, che affronta i temi delle donne: dal lavoro, alla salute, alla parità di genere, alla violenza. Credo che “La Toscana delle donne” sia un esempio efficace per raccontare le questioni femminili non in modo rivendicativo ma costruttivo, ricco e propositivo, un modo che veda insieme donne e uomini uniti in questa battaglia per vedere riconosciuto pienamente il ruolo della donna”.Ed è per questo che “La Toscana delle donne” è diventata, ormai, una manifestazione consolidata della Regione Toscana. A tal proposito, la domanda nasce spontanea: perché è importante parlare di parità di genere e quali sono le novità di questa edizione?“La parità di genere è importante – ha detto ancora Cristina Manetti – perché dobbiamo creare una società più accogliente, più giusta, più a misura di tutti. E quindi anche della più grande minoranza che abbiamo sul pianeta che sono le donne. Dobbiamo farlo, lo devono fare le Istituzioni, mettendo in campo tutta una serie di politiche che in qualche maniera tengano conto delle necessità di una donna. Quelle necessità che la donna ha nella società, nella famiglia e nella vita di tutti i giorni. Quindi è importante anche comunicarle, queste necessità… ecco perché esiste “La Toscana delle donne”, un progetto che prima di tutto vuole raccontare tutte queste politiche e tutto quello che la Regione Toscana fa per le donne, per la parità di genere, e che fa anche rispetto ad altre Regioni d’Italia, perché abbiamo politiche che oggettivamente mettiamo in pratica solo noi, come gli asili nido gratis. Per questo, possiamo anche essere un faro per gli altri. Come è successo per il Codice Rosa. Per fare due esempi…”.E ancora: “Siamo alla 3ª edizione, quindi siamo contenti, perché effettivamente questa manifestazione si sta consolidando. Una manifestazione che non si esaurisce nel periodo di novembre che va dal 15 al 26 (ovvero nei giorni degli eventi calendarizzati n.d.r.), ma che va avanti un po’ tutto l’anno anche se, è chiaro, ha il suo momento clou nel periodo del festival, che comprende – tra l’altro – il 25 novembre, ovvero il giorno internazionale di contrasto alla violenza di genere”.E sul tema scelto: “Se l’anno scorso avevamo deciso il tema “L’umanità”, quest’anno abbiamo optato per “Il viaggio”, perché effettivamente “La Toscana delle donne” è diventata un viaggio vero e proprio per i diritti delle donne. Un viaggio che non è iniziato oggi e che proseguirà anche dopo di noi. Quello che è importante è che anche noi facciamo parte di questo viaggio e che, in qualche maniera, contribuiamo a fare un passo in avanti per una parità di genere più compiuta, per una società più giusta”.Anche quest’anno, tanti ospiti importanti parteciperanno attivamente a “La Toscana delle donne”…“È proprio così. Il bello di questo “viaggio” è che, durante il percorso, si conoscono persone, si impara, ci si confronta, si fa anche un bilancio della strada fatta e di quella da fare ancora. E in questo percorso, come è successo negli anni passati, incontriamo anche persone importanti, famose, che in qualche maniera decidono di partecipare a questo viaggio. E lo fanno credendo nella battaglia che vogliamo fare. Nello specifico, quest’anno, ci saranno Alessio Boni – perché non ci sono solamente le donne e questo ci tengo a ribadirlo, perché stiamo parlando di una battaglia per tutti, donne e uomini –, Paolo Vallesi, Beppe Dari, e ancora Stefania Sandrelli, Monica Guerritore, la nostra toscanissima Katia Beni, poi Giulia Mazzoni e tanti altri. Qualcuno ha già partecipato alle edizioni passate e ci saranno anche quest’anno. E poi, tra gli artisti, vorrei sottolineare anche Marco Lodola, che ha deciso di donare a noi, a “La Toscana delle donne”, una delle sue opere. E ancora, tre fumettisti del Lucca Comics parteciperanno alla serata di apertura e, con le loro opere, faremo un’asta di beneficenza. Insomma gli eventi non mancheranno, così come le sorprese. Quindi, vi aspetto tutti numerosi agli oltre 50 eventi della 3ª edizione de “La Toscana delle donne””.

Presentata la 3a edizione de “La Toscana delle donne”

La manifestazione si terrà dal 15 al 26 novembre

È stata presentata questa mattina, presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, la 3ª edizione de “La Toscana delle donne – Il Viaggio”, la manifestazione ideata da Cristina Manetti, che dal 15 al 26 novembre offrirà 10 giorni di eventi gratuiti, oltre 50, con nomi importanti del mondo della cultura, dello spettacolo, del sociale e dello sport che si incontrano per dare il proprio contributo, confrontarsi e condividere temi dedicati ai diritti e alla crescita della parità di genere, alla lotta all’odio e alle discriminazioni.Tra gli ospiti che parteciperanno attivamente a questa 3ª edizione de “La Toscana delle donne” troviamo Stefania Sandrelli, Monica Guerritore, Alessio Boni, Maurizio De Giovanni, Cristiano Militello, Simona Cavallari, Paolo Vallesi, Katia Beni, il paroliere Beppe Dati e molti altri. Da sottolineare, inoltre, che saranno tanti gli incontri sui temi della salute, del lavoro e della cultura, iniziative che, in collaborazione con la Commissione Regionale Pari Opportunità del Consiglio Regionale e finanziate dai Fondi Comunitari Europei, gettano luce sui molti temi legati alla scoperta o riscoperta delle potenzialità femminili, sui diritti delle donne oggi e su quanto ancora occorre lavorare per innescare il cambiamento culturale e sociale.IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE 2024Venerdì 15 novembre 2024Al Teatro Era di Pontedera si svolgerà una sorta di anteprima del festival con il reading “Pugni nel cuore” di Maurizio De Giovanni, un testo sulla violenza di genere. Sul palco ci saranno anche Marco Zurzolo, Marianita Carfora, Umberto Lepore, Carlo Fimiani.Sabato 16 novembre 2024Al Teatro del Maggio, in sala Mehta, ci sarà l’apertura ufficiale del festival. Alle 17.30, Stefania Sandrelli leggerà “Relazioni pericolose”, un reading centrato sull’universo femminile di Mascagni. L’intera vicenda di Cavalleria rusticana, infatti, viene letta dalla parte di Santuzza, impersonata dalla grande attrice italiana. Inoltre, ci saranno performance di canto pop e lirica dell’Italian Trio Soprano, composto dalle talentuose Elena Rossi, Marika Franchino e Viola Sofia Nisio e quella della compositrice e pianista Giulia Mazzoni.Domenica 17 novembre 2024Sarà la volta di una pedalata e camminata contro la violenza di genere, chiamata “Pedalo Rosso”, nata da un’idea di Marianella Bargilli, con il supporto organizzativo del campione Paolo Bettini e ATCommunication. “Pedale Rosso” è un progetto che si propone di calamitare, attraverso Ride e Walk, persone e interesse all’interno della città durante la giornata per sensibilizzare la popolazione sui valori dell’uguaglianza e della parità di genere. La partenza è prevista alle 10 dal Parco delle Cascine per arrivare, sul percorso del Tour de Frane, in piazza Duomo verso le 11, dove sarà allestito un palco sul quale, con dj Carletto, ci saranno Cristiano Militello, Paolo Vallesi e Beppe Dati per intrattenere il pubblico. Lunedì 18 novembre 2024 Alle 10 inizierà, presso il Centro Tecnico di Coverciano, una Giornata dello Sport, che vedrà la presenza di atlete toscane protagoniste delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Per l’occasione sarà presentata la Carta etica dello sport femminile. La mattinata si concluderà con la consegna di un premio alla Società Pallavolo Castelfranco di Serie A2. Infine, alle 19, al Teatro della Pergola, andrà in scena lo spettacolo “Dialogo di una prostituta con il suo cliente” di Dacia Maraini con Simona Cavallari e Federico Benvenuto, per la regia di Guglielmo Ferro.Martedì 19 novembre 2024Sarà la giornata dedicata alla Salute di genere a cura di Ispro, Codice Rosa e Lions Kit. Dalla mattina, in piazza Duomo, ci saranno due unità mobili dotate di mammografo di Ispro per offrire una pluralità di interventi di prevenzione oncologica.Mercoledì 20 novembre 2024Ci sarà il primo dei due appuntamenti di AnimaeLoci, itinerario letterario e artistico alla ricerca dei luoghi dell’anima a cura dell’Associazione culturare “La Nottola di Minerva”. L’altro appuntamento sarà Domenica 24 novembre 2024 al Centro Pecci di Prato.Giovedì 21 novembre 2024Alle 9.30, presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, le assessore regionali Alessandra Nardini e Serena Spinelli presenteranno il rapporto Antiviolenza 2024.Venerdì 22 novembre 2024Sempre presso la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, per il terzo anno consecutivo, torna l’appuntamento con “Di Pari Passo – Idee, prassi e politiche per opportunità senza confini di genere”, organizzato dalla Commissione per le Pari Opportunità del Consiglio Regionale della Fondazione per la Formazione Politica e Istituzionale Alessia Ballini insieme e in collaborazione con Anci Toscana e Upi Toscana.Sabato 23 novembre 2024Sarà la consueta giornata dedicata alla visita del FAI e quest’anno la scelta è caduta sulla Villa medicea di Careggi, di proprietà della Regione Toscana. Nel pomeriggio, invece, presso Palazzo Strozzi Sacrati si svolgerà un incontro dedicato al cinema.Domenica 24 novembre 2024Alle 17.30, presso il Teatro Goldoni di Firenze, andrà in scena Monica Guerritore in “Quel che so di lei, donne prigioniere di amori straordinari”. La messa in scena in forma drammatica dei momenti finali della tragica vita di Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.Lunedì 25 novembre 2024Nella giornata contro la violenza sulle donne, tanti saranno gli eventi. Palazzo Strozzi Sacrati si illuminerà di rosso e alle 18, presso il Teatro della Compagnia, Katia Beni e Benedetta Giuntini interpreteranno “Diritti e Rovesci…ma pari”, spettacolo in cui una giornalista a volte fuori di testa intervista un’attrice comica a volte intelligente, sui diritti delle donne e pari opportunità, esperienze di lavoro e di vita. Un’esilarante catena di gag e monologhi che lascia spazio a riflessioni semiserie su stereotipi di genere e diritti violati.Martedì 26 novembre 2024Il festival, nel suo ultimo giorno di eventi, vede andare in scena, alle 21, al Teatro Era di Pontedera, Alessio Boni in “Uomini si diventa”. Nella mente di un femminicida, reading contro la violenza sulle donne con, appunto, Alessio Boni e Omar Pedrini.Per saperne di più e per leggere il calendario completo degli eventi della 3ª edizione de “La Toscana delle donne”, è possibile consultare il sito www.latoscanadelledonne.it  

Presentato l'evento “Oltre lo sport - LO SPORT, SPECCHIO DEI TEMPI”

Un viaggio tra parità ed uguaglianza

Questa mattina, nella Sala Macconi di Palazzo Vecchio a Firenze, è stato presentato l’evento “Oltre lo Sport – LO SPORT, SPECCHIO DEI TEMPI”, organizzato da Assi Giglio Rosso Firenze e U.S. Affrico, due società dalla storia centenaria.In particolare sono stati presentati i dettagli degli eventi previsti il 26 settembre, 27 ottobre e 7 dicembre, in cui verranno affrontati temi cruciali legati a parità ed uguaglianza nel mondo dello sport.All’evento sono intervenuti, oltre alle Istituzioni, rappresentate dal Presidente della Commissione Cultura e Sport Fabio Giorgetti, anche il presidente Assi Giglio Rosso, Marcello Marchioni, il presidente U.S. Affrico, Valeria Pisacchi, alcuni rappresentanti delle associazioni coinvolte nell’evento, come l’Associazione Centro Antiviolenza Artemisia (insieme alla responsabile di Artemisia, Tania Berti, presenti anche Paola e Massimo, ovvero i genitori di Michela Noli, vittima di femminicidio per mano dell’ex marito), e gli sponsor che hanno dato una mano affinché questo grande evento venisse realizzato, tra cui Ferragamo.Questi i tre eventi in programma: - 26 settembre, ore 17, presso Impianto Sportivo U.S. Affrico Firenze: evento Contro la Violenza sulle Donne, in ricordo di Michela Noli (vittima di femminicidio).- 27 ottobre, ore 9, presso Impianto Sportivo Assi Giglio Rosso Firenze: Staffetta 100X1000 mt – Sport, inclusione, uguaglianza e parità di genere.- 7 dicembre, ore 10.30, Tavola Rotonda – La presenza femminile nel contesto sportivo. «Sono tre eventi che abbiamo fortemente voluto – ha detto Valeria Pisacchi –. Io, Marcello e Patrizia ci siamo incontrati a una cena in modo del tutto casuale, e abbiamo pensato a questo progetto che va oltre allo sport e che vuole mandare un messaggio ai giovani. Un progetto che abbiamo un ruolo educativo. Sì, perché quello che vogliamo è cercare di parlare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze della violenza sulle donne, della parità di genere e tutte le problematiche legate al nostro tempo. Già oggi siamo arrivati a ben 65 femminicidi nel 2024 ed è per questo che è importante parlarne. Ed è importante far riconoscere alle ragazze quelli che sono i segnali che possono portare a una violenza o a un abuso». «Questa idea che è nata casualmente – ha detto Marcello Marchioni – è una cosa complessa, ma che ci piace fare e portare avanti. Viviamo in luoghi dove la gente sta insieme, vengono i ragazzi, vengono i genitori, vengono le persone. Vogliamo fare qualcosa per sensibilizzare su determinati argomenti. Saranno tre eventi, uno per mese. Il primo, il prossimo 26 settembre, si terrà all’Affrico, contro la violenza sulle donne e vedrà la presenza anche dei genitori di Michela e dell’Associazione Artemisia. Il secondo, in programma il 27 ottobre, si svolgerà agli Assi, e vedrà in scena una staffetta atipica dove i protagonisti saranno uomini e donne disabili che si sfideranno alla pari. Il terzo, quello del 7 dicembre, sarà una tavola rotonda, che si dovrebbe tenere in Regione, dove vorremmo partire da un concetto: la presenza femminile nel mondo dello sport è ancora un traguardo da raggiungere, anche se negli ultimi anni si è fatto molto» Saranno occasioni importanti per discutere l’evoluzione dello sport inteso come specchio della società contemporanea e della sua capacità di promuovere inclusione e rispetto nei confronti di ogni persona.

Fiorentina, prosegue la preparazione agli ordini di Palladino

Terzo giorno di allenamento per i viola

Terzo giorno di allenamento a porte aperte ai tifosi (non piu di 100) per la Fiorentina, questo pomeriggio, al Viola Park. La squadra viola è scesa in campo alle 18 in punto, con i soliti assenti (Ikone, Nzola, Pierozzi e Sabiri) oltre a Terracciano e Kean, quest'oggi impegnati in un lavoro individuale programmato. Dopo una prima fase di riscaldamento, la squadra è stata divisa in due gruppi. Ogni gruppo ha lavorato un una porzione di campo ridotta, per svolgere un esercizio quattro contro quattro, più due vertici, dove ogni mini squadra aveva il compito di effettuare 3 tocchi e andare a fare gol in una delle quattro porticine poste ai vertici del mini-campo.Concluso questo esercizio, Palladino ha fatto svolgere alla squadra una partitella a tutto campo di una ventina di minuti dove sono balzati agli occhi visti pressing e intensità. Da una parte, schierati quasi tutti i giovani, dall'altra Kayode, Ranieri, Biraghi, Dodo, Mandragora, Infantino, Parisi, Sottil, Brekalo, Kouame.Ultimi 20 minuti di allenamento dedicata a un'altra partitella, questa volta a campo ridotto. Da segnalare una botta presa da Krastev, costretto a terminare anzitempo l'allenamento.Curiosità: il tecnico viola, sempre molto attento nel preparare gli esercizi da far eseguire alla squadra, per comunicare con i suoi collaboratori - anche in campo, durante l'allenamento - usa il walkie talkie. L'appuntamento per tutti i tifosi viola è per domani alle 18.30 quando, al Viola Park, la Fiorentina sarà impegnata nel primo test contro la Primavera.

Fiorentina, secondo giorno a 35 gradi

Le immagini dell'allenamento viola

Secondo giorno di allenamento aperto al pubblico per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Presenti circa 150 tifosi nonostante la temperatura di oltre 35°. Ma la voglia di Fiorentina, per gli appassionati, è più forte del caldo. E allora anche questo pomeriggio la squadra è stata attesa, seguita e applaudita. Arrivati in campo alle 18 in punto, i giocatori viola hanno prima ascoltato le parole di Palladino, poi, dopo una prima fase di riscaldamento con la squadra posta in cerchio per il classico torello, i viola hanno iniziato la seduta di allenamento vero e proprio. Squadra divisa in due gruppi. Ogni gruppo con cinque giocatori con pettorina e cinque senza, tutti disposti in cerchio tranne due, in mezzo, impegnati in una sorta di uno contro uno finalizzato a fare gol in una porticina, aiutandosi con le sponde dei compagni posti (appunto) in cerchio. Molto apprezzato l'uno contro uno tra Kean e Biraghi, con l'attaccante che spesso è riuscito ad arrivare al gol. Conclusa questa fase di allenamento, la squadra, sempre divisa in due gruppi - una a una estremità del campo, l'altra dalla parte opposta - ha iniziato a duellare in partitelle 6 contro 6 a campo ridotto. Applausi a ogni gol dei viola che, a fine allenamento, hanno salutato, dal campo, i tifosi accorsi a sostenerli. Il secondo allenamento a porte aperte si è concluso alle 19. Pou tutti a fare la doccia.

Il primo allenamento al Viola Park dell'era Palladino

Il nuovo allenatore ha condotto il primo allenamento della stagione a porte aperte davanti a circa 200 tifosi

Primo allenamento della Fiorentina a porte aperte ai tifosi viola, questo pomeriggio, al Viola Park. La tribuna dello stadio Curva Fiesole ha ospitato circa 200 tifosi che, nonostante il caldo da bollino arancione, non si sono voluti perdere la prima seduta accessibile al pubblico degli uomini di Raffaele Palladino.Non appena Biraghi e compagni sono scesi sul terreno di gioco, non sono mancati gli applausi all'indirizzo di tutti. Poi, prima dell'inizio dell'allenamento, mister Palladino ha radunato la squadra in mezzo al campo e le ha fatto un discorso. E... pronti via, è iniziata la seduta. Torello di riscaldamento, squadra divisa in gruppi per le classifiche esercitazioni sul possesso palla - un tocco e via - , poi la partitella. Con i tifosi attenti e incuriositi soprattutto dall'ultimo arrivato, Moise Kean, che ha subito mostrato di essersi integrato bene nel gruppo ed è apparso fisicamente tonico e pronto.Durante la partitella, inoltre, non sono mancati i cori anti Juventus, quasi a voler rimarcare la rivalità storica a prescindere dalle lecite operazioni di mercato, e gli incitamenti a Palladino: "Forza miste", si è avvertito forte e chiaro dagli spalti, con uno scrosciante applauso al seguito.Nel frattempo, nel campo adiacente lo stadio Curva Fiesole è stato allestito il Summer Village, un sorta di Viola Village moenese, dove grandi e (soprattutto) piccini possono dilettarsi in giochi di vario genere.Quello di oggi non è stato che il primo allenamento a porte aperte di questo ritiro pre campionato Viola. La sensazione è che nei prossimi giorni, soprattutto nel fine settimana, i tifosi al Viola Park saranno o di più. Molti di più.

I Pooh presentano il concerto del 25 luglio al Parco Mediceo di Pratolino: “Per noi un orgoglio”

E il Presidente Giani consegna loro il Pegaso d'Oro

In attesa degli imperdibili appuntamenti toscani del Tour “Amici per sempre – Estate 2024”, quello del prossimo 25 luglio al Parco Mediceo di Pratolino (FI) in occasione del Musart Festival e quello del 7 agosto a Villa Bertelli a Forte dei Marmi (LU), i Pooh hanno incontrato la stampa presso la Sala Rossa di Villa Demidoff per presentare le due date toscane.Sono intervenuti Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Riccardo Fogli, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e la Consigliera delegata alla Cultura della Città Metropolitana di Firenze, Letizia Perini.“Questo sarà il tour della bellezza per cui questo luogo non poteva assolutamente mancare – le parole di Roby Facchinetti, che continua – il nostro amore per la Toscana non è dovuto solo al fatto che negli anni 60 arrivò Riccardo Fogli nella nostra band e ci portò la toscanità. Abbiamo capito anche il tipico spirito dei toscani, di questo vostro modo di esprimervi, la vostra generosità, dite sempre quello che pensate… poi abbiamo scoperto che la Toscana è anche un luogo che stimola la creatività e l’ispirazione. Infatti, alla fine degli anni 70, presi in affitto, a Fiesole, la casa che era della mamma di Riccardo Del Turco, e ci rimasi un po’ di mesi. E devo dire che la Toscana mi ha completamente catturato al punto che presi una casa a Rosano, vicino a Pontassieve, casa che è diventata un po’ il nostro rifugio al punto che due album importanti della nostra vita, ovvero Stop e Tropico del Nord, sono nati proprio in questa casa, perché questa terra stimola l’arte. Stimola la creatività. Stimola l’ispirazione. Non possiamo che ringraziare la Toscana per tutto quello che ci ha regalato. Negli anni, poi, sono arrivati in questa terra concerti indimenticabili, per cui ci sono davvero tantissime ragioni che ci legano a questa vostra magica terra. Grazie per tutto quello che avete fatto per i Pooh ma soprattutto a quello che farete ancora per noi”.Dodi Battaglia: “Quando ci hanno proposto di fare questo tour che avrebbe dovuto toccare i posti più belli che ci sono in Italia, tra i quali questo, le Terme di Caracalla a Roma, Piazza San Marco a Venezia, abbiamo detto: dov’è che dobbiamo firmare? Qualcuno di noi, più o meno veneto (il riferimento a Red Canzian) ha detto “Io in Piazza San Marco vengo anche gratis”… Ma a parte gli scherzi, devo dire che questo luogo, la parola “bellezza” che è stata più volte citata, la rappresenta appieno. Siamo contenti di essere qui in un posto che io, personalmente, non mi aspettavo. Dovete sapere che nella mia storia c’è un passato da pilota automobilistico, per cui, per me, il Mugello era tutt’altra roba… Quando arrivando in questo meraviglioso parco, ho visto questo paesaggio bellissimo, mi sono detto “Dio esiste oltre agli autodromi”. Una cosa, tra l’altro, che avvicina le due regioni, la Toscana e l’Emilia Romagna da dove sono nati i Pooh e dalla quale io provengo: abbiamo tutti la passione dei motori, la passione dell’ambiente... e devo dire che l’ambiente qui viene rispettato ed esaltato e siamo orgogliosi di essere stati prescelti per fare questo concerto, che sarà per noi una grande emozione”.È la volta di Red Canzian: “Arrivando qui con il Van abbiamo visto più o meno dove verrà montato il palcoscenico e devo dire che, ancora una volta, noi faremo le cose meglio degli americani. Sarà una Woodstock ma molto più elegante, molto nobile, in questo prato incredibile che c’è qua sotto, con quel platano di 400 anni che sarà il nostro compagno di viaggio in quel concerto. Questi luoghi, grazie al Musart Festival, verranno reinterpretati, perché questi posti nascevano per la bellezza. Per dare uno spettacolo buono, importante alla gente e ai visitatori. Quindi, portare la musica, l’arte musicale in un posto così bello, credo che sia assolutamente di grandissimo valore civico. Volevo dirvi come è partita tutta questa avventura… noi, dopo 7 anni in cui ci eravamo separati per vari motivi e durante i quali non abbiamo fatto niente come Pooh, ci siamo presentati a Sanremo per presentare il docufilm sui Pooh realizzato dalla Rai. Amadeus ci disse: “Se venite su quel palco, però, cantate, non potete venire solo a presentare il docufilm…”. Così abbiamo cantato. E la cosa pazzesca è stata che, quando ci siamo presentati in sala d’incisione per preparare i brani che poi abbiamo cantato al Festival, era come se ci fossimo lasciati la sera prima. Ci veniva da ridere. Ci siamo resi conto di non aver mai mollato un attimo… Dopo la nostra presenza al Festival, dovevamo fare un concerto per il quale, in 24 ore, furono venduti 30.000 biglietti. E da un concerto siamo tornati a fare una lunga tournée, conclusa a capodanno. Ed era finita là, per noi. Poi, però, ci hanno convinto a fare questo nuovo tour estivo parlandoci di dove avremmo dovuto cantare: non abbiamo potuto dire di no a Pompei, Paestum, San Marco, Caracalla, qui a Pratolino, tutti posti per cui solitamente, per andare a vedere, paghi il biglietto. L’idea di portare la nostra musica all’interno di una bellezza del genere, ci ha fatto dire sì. Bellezza, tra l’altro, di cui ci dobbiamo inorgoglire. Perché l’Italia è un museo a cielo aperto. Il Pegaso, poi, è la ciliegina sulla torta”.Chiude Riccardo Fogli: “Devo ringraziare i Pooh che mi hanno invitato anche per questo tour. Volevo dire che la Toscana è la Toscana…e forza viola”.A margine della conferenza stampa, inoltre, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha consegnato il prestigioso Pegaso D’Oro ai Pooh: “Per quello che significano i Pooh nella musica italiana – dice Giani – per quello che rappresentano in Italia, per il loro legame profondo e sentito con la Toscana, per quello che hanno rappresentato a livello di proiezione internazionale della canzone italiana, per quello che significa esibirsi in quello che è uno dei monumenti più belli, più importanti della nostra storia, della nostra cultura, si combina il tutto perfettamente per consegnare ai protagonisti della canzone italiana il Pegaso che è il riconoscimento della nostra Regione verso coloro che si sono particolarmente distinti in un rapporto speciale e particolare con la Toscana”:

Mauro Repetto al Teatro Puccini di Firenze con lo spettacolo “Alla ricerca dell'Uomo Ragno"

“Siamo tutti supereroi all'altezza dell'uomo ragno”

Mauro Repetto, ideatore e co-fondatore degli 883, torna in Italia per il suo debutto in teatro con il nuovo spettacolo “Alla ricerca dell’uomo ragno”. Lunedì 20 maggio sarà sul palco del Teatro Puccini di Firenze. E questa mattina, al Nelson Mandela Forum, Repetto ha incontrato la stampa per presentare il suo spettacolo fiorentino.Abbiamo appurato che non hai ucciso l’uomo ragno…“È impossibile uccidere l’uomo ragno, perché è un super potere che abbiamo dentro e che consiste nell’affrontare la vita col sorriso e nell’affrontare la vita fino in fondo. Peter Parker poteva essere di Pavia come me e il suo vero super potere non è la ragnatela o volare, ma proprio impegnarsi fino in fondo. Lui agisce d’istinto come tutti, provinciali o no, quindi è impossibile uccidere l’uomo ragno.E quindi ora sei alla ricerca dell’uomo ragno?“Adesso sono alla ricerca dell’uomo ragno, si, alla ricerca di qualcosa che è dentro di noi, quindi la capacità di poter concretizzare un sogno. “Alla ricerca dell’uomo ragno” è uno spettacolo che è una favola medievale in cui Max e Mauro sono due menestrelli in una Pavia un po’ tipo Gotham City, un po’ dark e un po’ gotica, e il loro compito è cercare il Conte Claudio Cecchetto e dargli una cassetta. Accedere alla sua corte piena di giullari molto conosciuti come il Cavalier Fiorello, il Dotto Amadeus o Lorenzo Il Giovane detto Jovanotti. E quindi questi due menestrelli che errano ignari nella Pavia gotica del tempo, accederanno alla corte di questo Claudio Cecchetto che era un Re Mida assoluto che trasformava in oro ogni cosa che toccava”.Sarai a Firenze, al Teatro Puccini, il prossimo 20 maggio, e in questo spettacolo cosa ci dobbiamo aspettare?“Una scorpacciata di canzoni degli 883 e un po’ di canzoni di Bon Jovi, perché alla fine, parlando di provincia, noi eravamo di fronte all’impero milanese un po’ come Bon Jovi, Bruce Springsteen, Tom Waits erano di fronte all’impero di Manhattan, nel New Jersey. Quindi noi, venendo dal rap, abbiamo sempre avuto bisogno di un link del sogno americano, in questo caso dei provinciali del New Jersey, per accedere alla Pop Rock. Io personalmente ho sempre amato molto Bon Jovi, e quindi canterò anche delle sue canzoni, come per accarezzare questo sogno di provincia che accede all’impero o milanese o di Manhattan. Poi ci sarà una cantante con me che canterà Anita Franklin, una voce che viene da Cuba eccezionale, ci sarà Marco Guarnerio che è l’arrangiatore storico degli 883, quindi ci saranno canzoni acustiche con voce e chitarra suonata da me e con la chitarra elettrica suonata da Marco Guarnerio. Una scorpacciata di canzoni, poi balleremo e ci divertiremo”.Quali sono tre canzoni a cui sei più affezionato?““Con un deca” e “Weekend” penso che siano veramente dei road mov, delle illustrazioni della vita di provincia, dei trasferelli, dei succhi d’anima di quello che poteva essere lo spleen baudelairiano di un ragazzo di provincia, tra i due di picche ricevuti il sabato sera in discoteca e la domenica in cui c’era l’affettato, la pasta in brodo dei genitori, ma andava benissimo così, e con un deca in cui si cercava qualcosa che si sapeva neanche cosa fosse. E poi direi “Hanno ucciso l’uomo ragno” perché è proprio il trionfo di un Peter Parker che può essere un normalone, un banalone come tutti noi, e qualche volta può anche assumere il ruolo di supereroe, difendere il suo quartiere, essere un supereroe antieroe, un supereroe di quartiere”.Qual è stata la chimica magica che girava intorno a Cecchetto negli anni 90?“Claudio Cecchetto verrà a vedermi a Bollate nella data precedente a quella di Firenze e questa per me è una soddisfazione enorme. Detto questo, posso dire che Cecchetto per me rappresenta veramente il Walt Disney italiano e vi assicuro che è un genio in marketing. Era uno che aveva un gusto dell’italiano medio, quindi aveva l’accesso alla popolarità, e capiva subito quando una cosa funzionava o no. Per fare un esempio, tutta la discografia italiana aveva scartato “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”, “Come mai”, “Tieni il tempo”… mentre Cecchetto, ascoltando solo “Non me la menare”, che era un pezzo minore, ha capito tutto. Quindi è assolutamente un Re Mida, una macchina marketing importante, ma con i piedi per terra, con un gusto particolare”.Com’è cambiato Mauro Repetto dagli anni 90 a oggi?“Io non vedo nessun cambiamento, sono sempre uno che cerca di impegnarsi e di concretizzare le proprie voglie, perché per me non sono neanche sogni, sono proprio voglie che desidero fare veramente. Quindi non vedo nessun cambiamento in me, a parte un po’ più di saggezza che ho e che mi mette qualche limite rispetto al passato in cui c’era solo la cieca voglia di scavalcare delle sbarre che mettevo sempre più in alto, fino a prendere delle testate… Ma a parte un po’ di saggezza dovuta all’età, ripeto, non c’è stato nessun cambiamento in me”.Un ricordo legato a Firenze?“Sono venuto a Firenze col mio regista, Maurizio Colombi, due mesi fa, al Teatro Puccini, e ho cantato “Come mai”, ospite del suo spettacolo, “Caveman”. Il ricordo più vicino che ho è questo… poi, dopo, sono andato da lui, in Messico, perché ha una casa a Cancùn e, per farlo, ho preso un taxi  da Firenze a Malpensa. Il ricordo più incredibile di Firenze è una notte in taxi con una cantante con la quale lavoravo, per arrivare a Malpensa, per poi volare a Cancùn”.Potrebbe essere il titolo di una nuova canzone…“Assolutamente sì… “Rotta per casa di Dio” l’abbiamo già fatta, quindi la prossima sarà “Firenze-Malpensa” - scherza”Oggi c’è un supereroe all’altezza dell’uomo ragno?“Siamo tutti supereroi all’altezza dell’uomo ragno. Dentro di noi c’è l’uomo ragno. Dentro di noi c’è la capacità di impegnarsi ogni giorno, col sorriso sulle labbra, di fronte alla vita”. Lo spettacolo “Alla ricerca dell’uomo ragno”, prodotto da Raffaella Tommasi per Daimon Film e Sold Out, con la regia di Stefano Salvati e Maurizio Colombi, vanta l’uso di effetti visivi inimmaginabili solo fino a qualche mese fa, per far rivivere il mondo dei mitici 883. Realizzato con la collaborazione degli AI Artists Claudio Zagarini e Francesco Siro (vincitore dell’Oscar 2024 all'Aiff di Dubai) i registi Stefano Salvati e Maurizio Colombi sono riusciti a costruire mondi fantastici e a ricreare, come per magia, i giovani Repetto e Pezzali dei leggendari anni 90! Dal palcoscenico Mauro in carne e ossa interagirà con se stesso e con Max com’erano da ragazzi, prima dell’arrivo della grande ondata di successo delle loro canzoni.In questo nuovo spettacolo teatrale, Mauro Repetto, ideatore di una delle band culto degli anni ‘90 e autore di brani rimasti nell’immaginario collettivo del nostro Paese, ripercorrerà le tappe di un percorso straordinario, trasportando il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso il racconto della sua vita e dell’avvincente storia degli 883, istantanee di momenti intramontabili, con aneddoti e curiosità sulla genesi dei loro maggiori successi, mai raccontati finora. Repetto reciterà, ballerà e canterà tutte le hit che hanno fatto da colonna sonora a intere generazioni, e presenterà un suo brano inedito.I biglietti (posti numerati, 20 e 32 euro) sono disponibili sul sito del teatro www.teatropuccini.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804). Info tel. 055.362067 - biglietteria@teatropuccini.it - www.teatropuccini.it. 

MIDA 2024: la grande bellezza dell’artigianato fra maestri artigiani e new generation

Tante le novità dell’88ª Mostra Internazionale dell’Artigianato, dalla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio

Dal 25 aprile al 1° maggio, alla Fortezza da Basso di Firenze, MIDA, la Mostra Internazionale Dell’Artigianato, promossa e organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni e associazioni di categoria, taglierà il traguardo dei suoi primi 88 anni, riconfermando il suo primato di prima fiera artigiana d’Italia.Una mostra che rappresenta un appuntamento irrinunciabile in primavera a Firenze per tanti amanti del “saper fare” e del bello, un viaggio sempre nuovo e stimolante alla scoperta di pezzi unici ed esclusivi realizzati da “mani d’oro” negli “scrigni” di storiche botteghe e nei laboratori esperenziali dove il know how di maestri artigiani si coniuga con le sperimentazioni delle nuove generazioni. Parole d’ordine: creatività, bellezza, innovazione e sostenibilità per un futuro del “fatto a mano” sempre più attrattivo e al passo con le nuove tendenze del gusto, dell’ambiente e del mercato.MIDA 2024, rappresenta un appuntamento irrinunciabile per quanti desiderino trascorrere una giornata intera all’interno di una Fortezza storica, nel centro di Firenze, in padiglioni e sale antiche e nei piazzali all’aperto fra le tante innovazioni dei vari settori merceologici (abbigliamento e accessori, complementi d’arredo, design e innovazione, oreficeria, gioielleria e bigiotteria, bellezza e benessere, artigianato internazionale, ecc.) e le infinite tentazioni della enogastronomia italiana e multietnica.530 gli espositori di questa edizione, in crescita del 18% rispetto al 2023, su una superficie complessiva di 34000 metri quadrati a conferma della forza attrattiva di MIDA per il lancio dell’artigianato contemporaneo. Saranno ancora una volta loro – imprese artigiane, designer, progettisti, giovani maker, start up – i veri protagonisti che si riprenderanno la scena in Fortezza sfoderando tutto il fascino della tradizione e la forza attrattiva di nuove soluzioni sostenibili e ipertecnologiche, per la gioia di un pubblico di appassionati e di operatori qualificati (65.000 i visitatori dell’ultima edizione).In aumento anche i paesi esteri partecipanti (sono 32 rispetto ai 28 del 2023). Fra questi: Belgio, Francia, Lituania, Polonia, Spagna, Turchia, Ecuador, Cina, Egitto, Costa d’Avorio, Giordania, India, Indonesia, Nepal, Pakistan, Perù, Siria, Singapore, Stati Uniti, Sud Africa, Thailandia, Ucraina e Vietnam.Novità assoluta dell’edizione 2024 sarà la contemporaneità con la 9ª edizione del Salone dell’Arte e del Restauro, il principale evento fieristico in Italia in campo della conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale artistico mondiale.«I numeri sono molto buoni quest’anno, perché dovremmo arrivare sui 530 espositori, quindi il 18% in più rispetto allo scorso anno – dice il presidente di Firenze Fiera, Lorenzo Becattini – e questo è un primo dato. Abbiamo fiducia che si possa anche concretizzare in un aumento dei visitatori, l’anno scorso furono 65.000, quest’anno speriamo che ve ne siano di più. Dal punto di vista della caratterizzazione, quest’anno ospitiamo anche la 9ª edizione del Salone dell'Arte e del Restauro, che è una cosa Nazionale, dove dietro c’è il Ministero della Cultura, e quindi aggiungere questo salone a quello di cui già dispone Mida è un fatto molto bello. Ovviamente c’è anche un tema che riguarda il rapporto tra Mida, Firenze Fiera e la città, perché questa iniziativa la mettiamo su grazie a una grande collaborazione, non solo da parte delle Istituzioni, in primis Regione, Camera di Commercio e Città d Firenze, ma anche di tutte quelle strutture a servizio dell’Economia dell’Artigianato che operano nella città e che ci danno una mano sempre volentieri, per realizzare eventi. Insomma, in ogni spazio della Fortezza, c’è qualcosa che vale la pena di essere visto, e noi speriamo di poterlo mettere in scena bene e di fare contenti i visitatori e le imprese».Ma continua, parlando di quello che può fare la politica per aiutare gli artigiani toscani affinché l’artigianato scongiuri il rischio di scomparire: «Ricorderò una cosa che mi venne in mente quando ero Parlamentare… io credo che i mestieri artigiani siano molto importanti per i giovani, ma spesso un giovane è scoraggiato da un carico fiscale terribile: quando uno apre un’azienda, soprattutto all’inizio, ha delle botte di tasse enormi. Io penso che, poiché l’artigianato è anche rappresentato nella nostra Costituzione ed è l’anima dell’Italia e segnatamente della città di Firenze, dovremmo avere più cura e più attenzione nel costruire un cuscinetto, magari triennale, di grandi vantaggi fiscali affinché i giovani imparino determinati mestieri, li facciano con amore e possano trarne vantaggi economici. Non tutti, poi, arriveranno a dama, ma sarebbe bello che una percentuale ci potesse arrivare senza essere scoraggiata fin dal primo giorno. Aggiungo infine che siamo all’edizione numero 88 della Mostra Internazionale Dell’Artigianato, quindi, Mida è una vecchietta che gli anni se li porta bene, perché la prima edizione fu del marzo del 1931. Quindi, a parte il periodo della Guerra e del Covid, se ne sono fatte tante. E questa è la mostra più antica d’Italia, e di questo siamo orgogliosi per tutti quelli che l’hanno pensata e per tutti coloro che ci hanno lavorato in questi anni».

Roberto Vecchioni presto in concerto a Pratolino: "La Toscana è casa mia"

E sul Pegaso d'Oro ricevuto: "Per me vale il Nobel"

Questo pomeriggio, Roberto Vecchioni, nella fantastica location del Parco Mediceo di Pratolino, ha incontrato la stampa per parlare della tappa che lo vedrà in concerto proprio al Parco Mediceo di Pratolino il prossimo 18 luglio, con il suo “Infinito Tour”, un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi. Nell’occasione, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha consegnato al cantautore il Pegaso d’Oro, massimo riconoscimento dell’Istituzione: “Un premio che per me ha un valore straordinario – ha detto Roberto Vecchioni – un premio che per me vale quasi quanto il Nobel. Il Pegaso è un simbolo,la vittoria alata, l’andare in cielo, il muoversi tra le stelle, l’essere oltre le piccole cose di questa terra, e poi ha tutta la Toscana dentro, quindi l’amore per questa regione, per tutto quello che mi ha dato e ho tentato di darle, quindi posso dire solo grazie”.Lei e la Toscana, un rapporto che nasce da lontano e che è presente anche nelle parole di Una notte, un viaggiatore.“Non parlava proprio della Toscana, parlava di due giornate, una bella e una brutta, passate a Firenze. Un amore infranto, un’angoscia che ti prende, la voglia di scappare e tutto il resto. Ma la Toscana mi è nel cuore per tanti altri motivi, non solo per le canzoni. Per tutto: per chi ha dipinto in Toscana, per chi ha scritto in Toscana… in una parola, posso dire che sono onorato di ricevere questo premio. Ci sono tanti premi in Italia, ma questo è un premio che sia adatta al mio modo di essere, al mio carattere, che a volte è schivo e a volte è esageratamente pieno di parole, di gesti, di azioni, di voglia di vivere. E la Toscana ha l’una e le altre cose. Se sono arrivato a 80 in buona saluta, c’è anche un grande merito del piacere e del gusto dell’amore di vedere l’Italia, questo paese immenso, meraviglioso che in ogni cosa ti soddisfa e ti fa sentire un po’ sopra le altre Nazioni. E la Toscana  è il cuore dell’Italia. Il cuore di questa forza che dà forza. La Toscana è tutto: è città, è campagna, è vita, è cielo, sole, luce, donne, uomini, pianura, è storia. Tantissima storia! Pochissime regioni hanno una storia così immensa nel Medioevo e nel Rinascimento quanto Firenze e quanto la Toscana. Quindi qui mi trovo a casa”.Cosa si aspetta dal concerto del prossimo 18 luglio, qui, nel Parco della Villa Medicea?“Mi aspetto di fare il più bel concerto degli ultimi dieci anni. Lo voglio fare. Sarà lunghissimo, la gente dovrà annoiarsi, stufarsi e andarsene, perché io non mollo. Vedremo un po’ chi resiste, se io o gli altri… Qui ho molte nostalgie. Io ho cominciato in Toscana, negli anni Settanta ho cantato ovunque in Toscana e allora cantavo altre canzoni, molte sconosciute, le conoscono soltanto quelle dieci-ventimila persone che mi stanno seguendo da allora. E quelle canzoni le farò tutte. Rifarò le vecchie, vecchie canzoni, quelle degli anni Settanta e poi naturalmente andrò avanti con quelle degli anni Novanta, Duemila e tutto quanto. E chi resiste, resiste. Chi non resiste, vada ad un altro concerto – scherza – perché il mio è questo. Comunque, ripeto, sarà un lungo spettacolo. Questa soddisfazione, in Toscana, me la devo prendere. In un posto così, con il frescolino della sera, con tutta la gente davanti, con poche luci, recuperare una vita mia, nostra… non può durare poco. Voglio che la gente torni a casa all’alba piena di meraviglie dentro. Voglio che quella serata sarà indimenticabile”.Approfondisce il tema di quanto è ancora importante la poesia per i giovani…“L’argomento è complicatissimo, perché ci sono giovani e giovani. Però hanno bisogno di poesia. Hanno bisogno di questo altro vedere il mondo, di poterlo vedere come se lo immaginano, come lo sperano, come lo desiderano, come lo vogliono. Un po’ anche per dar forza agli altri e mettersi insieme, perché è importante, non si può stare da soli. Bisogna mettersi insieme e fare. Fare. Fare. Parlare tanto, ma fare significa altro. Fare azioni. Fare manifestazioni. Essere in piazza. Cantare alla vita. Dire le cose. Perché i vecchi diventano sempre più vecchi e sempre più c… e i giovani, invece, no. Molti giovani di oggi sanno cosa vorrebbero, cosa desiderano, non possono avere tutto, ma almeno una parte sì, perché è giusto”.In una recente intervista ha dichiarato che neanche ai tempi di Samarcanda vedeva nei suoi confronti tutto questo affetto e tanto amore. Perché secondo lei?“Perché ho avuto un’idea folgorante – che non ho avuto solo io – quella di rischiare di andare a Sanremo con una canzone quasi sconosciuta. Racconto un aneddoto: una signora, l’altro giorno, mi ha fermato per strada e mi ha detto: “Vecchio, lo sa che è bella quella sua nuova canzone che ha cantato a Sanremo”. Io le ho risposto: “Guardi che ha 25 anni…”. E lei ha detto: “Lei è molto gentile, ne ho 45…”. È finita così. Tornando al mio discorso… io sapevo che Sogna ragazzo sogna era una canzone totale, totale e di speranza per tutto il mondo, giovani, non giovani, tutti quanti, ma non aveva mai avuto quel greef, quel colpo che poteva meritarsi. E quando è arrivato Alfa, ragazzo straordinario, dolcissimo, bravo, praticamente ha sfondato una porta aperta. Gli ho detto sì, andiamo, dobbiamo emozionarci come due bambini. Dobbiamo raccontare alla gente che la vita è ancora questa. Io ti do il là, tu continui con il parlato, e vedrai che sarà un passaggio di consegne, di idee, di termini da un vecchio a un giovane e vedrai che faremo un colpo. E infatti così è stato. Da lì non mi sono più fermato, tanto che ho tanti concerti in programma”.

Alfa a Firenze: la rivelazione di Sanremo al Mandela Forum

Il 21 aprile chiuderà la prima parte del tour “Non So Chi Ha Creato Il Mondo Ma So Che Era Innamorato”

Questa mattina, al Mandela Forum di Firenze, Alfa, cantautore genovese che ha da poco partecipato al Festival di Sanremo con la sua “Vai!” e duettato con Roberto Vecchioni nella serata delle cover, ha incontrato la stampa in vista del suo concerto fiorentino del prossimo 21 aprile e che chiuderà la prima parte del tour “Non So Chi Ha Creato Il Mondo Ma So Che Era Innamorato”. Ecco quello che ha detto del tour (il suo primo nei palazzetti), della tappa fiorentina e di se stesso.Da Sanremo è partito il tuo primo nei palazzetti. Come ti senti?«Sono molto emozionato, è il mio primo tour nei palazzetti… io lo dico sempre, sei anni fa cantavo in una gelateria e il mio primo live l’ho fatto mentre chiedevano “stracciatella, pistacchio, coppetta…”, quindi fa strano arrivare nei palazzetti. Sono onorato di questo. E Firenze è sicuramente una delle tappe più importanti, visto che proprio qui, il 21 aprile, chiudiamo la prima parte del tour, quindi cerchiamo di sorprendere».Il titolo del tour è molto particolare, cosa vuoi esprimere con questa frase?«Che la vita è bella. Abbiamo vissuto tanta aggressività e tanta rabbia nel periodo di pandemia e nel post Covid, la mia generazione è molto ansiogena, però sto cercando di riportare, io come tante altre persone, un po’ di solarità, un po’ di bellezza».Cosa porterai in questo tour, a parte la tua musica, di te?«Considera che io, come racconto sempre, ho iniziato dalla mia cameretta, sul palco, in questo show un po’ teatrale, abbiamo costruito un’intera casa, con cucina, bagno, anche la mia stanza. Tutto questo perché, sì, sarei migliaia, ma sarà un po’ come fare una festa in casa nel soggiorno…».Nelle tue canzoni passate hai spesso parlato del bullismo, un’esperienza che vissuto in prima persona. Si può dire che sei un rapper un po’ sui generis visto che in realtà parli sempre di temi importanti e cose positive?«Diciamo che quella del bullismo è stata una parentesi che mi ha permesso di scrivere canzoni, perché la musica, per me, è stata un po’ l’alternativa sociale. E quindi ne parlo semplicemente perché so che ci sono un sacco di ragazzi che ci stanno passando e spero di essere per loro d’ispirazione».Temi importanti, ma alla base di tutto c’è l’amore…«Assolutamente, io sono innamorato dell’amore. Non sono innamorato di nessuno in questo momento, ma dell’amore tantissimo».È stata una rivincita, per te, arrivare a Sanremo dalla tua cameretta?«Sì, se penso da dove sono partito mi fa molto strano e mi onora. Però la mia è una storia di rivalsa sociale. Io non parlavo a scuola da piccolo e sono arrivato a cantare nei palazzetti, quindi…».La collaborazione con Roberto Vecchioni prosegue, in qualche modo?«Sì, si, dovrebbe venire in qualche mia data e io dovrei andare in qualche sua data. Il nostro connubio artistico, in realtà, è iniziato prima di Sanremo perché lui ha scritto la intro del mio disco, quindi ci conosciamo da un po’. Poi ho fatto amicizia coi suoi figli, abbiamo un rapporto speciale io e il Prof.».Essendo tu sempre stato un fan di Vecchioni, quanto ti ha fatto piacere questo connubio artistico?«Io sono nato perché i miei si sono innamorati con una canzone del Prof. Vecchioni, quindi sono su questo pianeta terra anche grazie a lui. Ma a parte questo, gli devo molto. I ragazzini crescono con dei poster di un o un altro cantante e io, nella mia famosa cameretta, avevo proprio il poster di Vecchioni, perché il mio papà me l’aveva regalato».Quindi, tu sogni… ragazzo…sogni…«Sì, sempre sempre. Tutti dovremmo sognare. Oggi abbiamo sempre un po’ paura di parlare di queste cose perché c’è molta disillusione, molto cinismo, però non c’è niente di male a sognare. Anche…».Questo tour, per te, è un punto d’arrivo ma anche di partenza, immagino.«Ovviamente, ho 23 anni e ancora tanti sogni da realizzare, ma sono molto superstizioso quindi se te li dico non succedono». I giovani oggi vivono nei social network. Ma quali sono le difficoltà più grandi, secondo te, che un ragazzo o una ragazza affrontano oggi?«I social hanno pro e contro. Io non avrei mai potuto fare questo lavoro senza social perché, essendo sempre stato molto timido, un talent per esempio non l’avrei mai potuto fare. I social sono chiaramente un mondo magico, molto interessante, ma bisogna capire che cosa è reale.  Secondo me ci sono un sacco di modi per riabbracciare la vita reale, per esempio, io quando mi sveglio la mattina, per un’ora non guardo il telefono. Mi permetto un attimo di capire dove mi trovo davvero. Perché altrimenti si rischia di essere intossicati».Sul palco fiorentino cosa ci farai sentire?«Ci saranno un po’ di ospiti, anche uno internazionale (se riusciamo) e spero di riuscire a invitare il Prof. Vecchioni, dico la verità. Se lo convinco, lo porto a mangiare bene e poi cantiamo insieme. Un appello ai fiorentini che verranno a vedermi il 21 aprile al Mandela Forum? Mettetevi qualcosa di giallo, da poter formare un mare giallo di persone durante il concerto».

'Da Fiorentino te ne sei andato'. Lo splendido striscione della Fiesole per Barone

La Curva Fiesole ha scelto di omaggiare così il dg gigliato

Il tifo organizzato della curva Fiesole ha voluto far sentire tutto il proprio affetto al compianto dg Barone presentandosi in massa al Viola Park con uno striscione struggente dedicato proprio allo scomparso dirigente. I tifosi hanno anche abbracciato con grande trasporto un commosso Rocco Commisso. 

Morte Barone, l'arrivo di Rocco Commisso

Tutto l'ambiente Fiorentina si stringe nel dolore per la perdita di Joe Barone

Rocco Commisso, insieme alla moglie Catherine, al fratello di Joe Barone e alcuni familiari e alcuni dirigenti di Mediacom sono atterrati a Firenze intorno alle 6.15. Rocco Commisso è apparso visibilmente provato in volto e stravolto dalla tragedia che ha colpito tutto l'ambiente Fiorentina.Tutto l'ambiente Fiorentina e lui personalmente, visto il rapporto di grande amicizia, fiducia e stima reciproca che c'era tra Rocco Commisso e Joe Barone.

Firenze, il Musart Festival si presenta

La kermesse, che si terrà dal 17 al 27 luglio 2024, trasloca al Parco Mediceo di Pratolino

È stato presentato quest’oggi, presso la Paggeria del Parco Mediceo di Pratolino, la nuova stagione del Musart Festival, in programma dal 17 al 27 luglio 2024, che quest’anno trasloca dal centro di Firenze. Infatti la kermesse fiorentina, che da otto anni a luglio ha animato piazza della Santissima Annunziata, quest’anno si sposta in un altro contesto straordinario, il Parco Mediceo di Pratolino, il parco paesaggistico più grande della Toscana che ospita il Colosso dell'Appennino - opera del Giambologna - inserito tra i siti patrimonio dell’Unesco.Lo spostamento dell’edizione 2024 del Musart Festival dal centro di Firenze al Parco Mediceo di Pratolino non è una decisione dell’ultimo minuto. Da tempo gli organizzatori stavano pensando a una location differente, per una evoluzione storico-culturale del progetto e (anche)per una questione climatica. Aumenterà anche il numero degli spettatori a ogni spettacolo. Infatti, se in centro a Firenze gli spalti ospitano circa 3.000 posti, nel Parco Mediceo di Pratolino, sulle colline della città, si potrà arrivare fino a 5.000 spettatori.Gli eventi in programmaPink Floyd Legend Orchestra della Toscana (il 17 luglio), Roberto Vecchioni (il 18 luglio), Loreena Mc Kennitt (il 21 luglio), Il Volo (il 22 luglio) e i Pooh (il 25 luglio) sono i primi nomi del Musart Festival 2024, la rassegna che porta a Firenze i protagonisti della musica e dello spettacolo. La prevendita dei biglietti online su TicketOne o nei punti vendita Box Office Toscana è partita. Per il concerto di Roberto Vecchioni i prezzi vanno da 28,75 a 57,50 euro, per Loreena McKennitt si parte da 40,50 per arrivare a 80,50 euro, per Il Volo i posti numerati vanno da 46,00 a 92,00 euro, così per il concerto dei Pooh. Per tutte le date è disponibile anche un Gold Pakage, che prevede biglietto di primo settore, catering con buffet e visite guidate al Parco Mediceo.Presenti alla conferenza stampa di presentazione del Musart Festiva:il presidente della Regione Toscana e delegato alla Cultura, Eugenio Giani; la consigliera delegata alla Cultura Città Metropolitana di Firenze, Letizia Perini; il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi; la vice sindaca e assessora alla Cultura del Comune di Firenze, Alessia Bettini; il sindaco di Vicchio e delegato alla Cultura Unione dei Comuni del Mugello, Filippo Carlà Campa; il sindaco di Scarperia e San Piero a Sieve e delegato al Turismo Unione dei Comuni del Mugello, Federico Ignesti; il presidente Unione dei Comuni del Mugello e sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore; il sindaco di Marradi e delegato alla Montagna/Aree Interne Unione dei Comuni del Mugello, Tommaso Triberti; il vice presidente Fondazione CR Firenze, Oliva Scaramuzzi; il presidente Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida; il presidente AT-Autolinee Toscane, Gianni Bechelli; il presidente Associazione Culturale Musart, Claudio Bertini; il consigliere Associazione Culturale Musart, Massimo Gramigni.Interventi ospiti Musart Festival"Dopo il successo delle precedenti edizioni – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - anche quest'anno Musart Festival si preannuncia ricco di sorprese, presentandosi al pubblico con un cartellone pieno di eventi di qualità, che come sempre porteranno in Toscana grandi nomi della musica e dello spettacolo di livello internazionale. E, da quest'anno, il festival lascia la splendida piazza rinascimentale della Santissima Annunziata, nel centro di Firenze, per spostarsi a Pratolino. Una location sicuramente più fresca, visto che Musart si svolge a luglio, ma anche un motivo di interesse in più per il pubblico che potrà visitare il grande Parco Mediceo, dove troneggia il colosso dell'Appennino opera del Giambologna, inserito tra i siti patrimonio dell'Unesco. Oltre ad offrire una suggestiva cornice e un assaggio di un inestimabile patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale, questa inedita location è in sintonia con quanto anche la Regione sta facendo per diffondere la cultura e la sua fruizione sul territorio. Un abbinamento virtuoso, di cui ringrazio l'associazione che organizza l'evento e che anche quest'anno, sono sicuro, regalerà emozioni e serate indimenticabili a chi vi parteciperà"."Il Parco di Pratolino accoglie volentieri Musart e gli spettacoli che vi saranno allestiti - spiega Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura e ai Parchi – È una rassegna coerente con gli obiettivi di valorizzazione paesaggistica, monumentale e culturale del Giardino delle Meraviglie, che con tanta tenacia abbiamo perseguito nel corso degli anni"."Posso finalmente dichiararmi contento per questa collocazione artistica di livello nel Parco Mediceo di Pratolino – aggiunge il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi - per la cui valorizzazione e fruizione la mia Amministrazione si è sempre prodigata".“Una cultura senza confini che arriva ad abbracciare un ambito sempre più ampio –dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura e al turismo del Comune di Firenze, Alessia Bettini -: dal centro alle periferie, fino a coinvolgere tutto il territorio dell’ambito turistico fiorentino e dell’area metropolitana. È la visione che si riflette in questa nuova edizione di Musart, che offre un'opportunità straordinaria per immergersi nella musica e nello spettacolo di qualità in un contesto davvero unico come quello del Parco mediceo di Pratolino, in grado di trasformare ogni evento in un'esperienza magica. Un mix di generi musicali che si unisce all’impegno verso la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei tesori artistici di questo luogo straordinario, offrendo nuovi scenari e ampliando l'accessibilità culturale per far vivere la cultura in ogni parte del territorio”.“Crediamo in questa manifestazione – afferma la Vice Presidente di Fondazione CR Firenze Oliva Scaramuzzi – fin dalla sua prima edizione non solo per il suo valore culturale, ma anche perché ha contribuito moltissimo alla riqualificazione di Piazza Santissima Annunziata alla quale la Fondazione tiene moltissimo avendo sostenuto numerosi e significativi interventi che hanno interessato soprattutto il complesso della basilica. Il festival ha saputo coinvolgere, ricevendo una grande risposta, tutte le realtà pubbliche e private che si affacciano sulla piazza e siamo certi che anche in questo nuovo corso saprà valorizzare al meglio le bellezze e le caratteristiche del parco mediceo che è uno spazio davvero magico’’.“È un piacere per il Mugello collaborare per una rassegna culturale di qualità come quella di Musart Festival – aggiunge Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano e presidente Unione dei Comuni del Mugello - offrire eventi culturali, in una cornice splendida come quella del Parco di Pratolino, valorizza quella bellezza che come territorio possiamo offrire. Una rapporto con MusArt che si rafforza e che vedrà aumentare gli eventi collaterali del Festival nei nostri comuni”.“Dopo otto edizioni, inauguriamo una nuova fase– dichiarano Massimo Gramigni e Claudio Bertini dell’associazione culturale Musart – figlia anche dei cambiamenti climatici. Entreremo al Parco di Pratolino in punta di piedi, con il rispetto che questo luogo richiede. Dagli allestimenti alla ristorazione, dalla mobilità alla riduzione dei consumi di acqua e plastica: abbiamo ripensato tutto, in una chiave ancora più eco-sostenibile. Il festival terrà fede al proprio nome, abbinando agli spettacoli visite guidate ai tanti tesori artistici del parco. Ci piace l’idea di presentare spettacoli in questo meraviglioso spazio dove già cinque secoli fa i Medici organizzavano i loro eventi estivi”.

Tuscany Hall cambia nome, da domani si chiamerà Teatro Cartiere Carrara

Nuovo amore che unisce ancora di più le sue attività al marchio storico dell'imprenditoria Toscana, per i prossimi 6 anni

Nuovo amore e nuova programmazione per il Tuscany Hall, ex Teatro Tenda di Lungarno Aldo Moro, a Firenze. Dal primo marzo 2024 si chiamerà Teatro Cartiere Carrara, collegando ancora di più le sue attività al marchio storico dell'imprenditoria Toscana, per i prossimi 6 anni. Nato nel 1978 come Teatro Tenda, lo spazio di Lungarno Aldo Moro è divenuto nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per l'offerta culturale toscana. Nel 2002 il vecchio tendone lasciò posto a una struttura permanente, capace di accogliere fino a 2.30 persone, con un sistema modulare di allestimento per ospitare- oltre a concerti e spettacoli- anche convegni, fiere, concorsi, eventi gastronomici e molto altro ancora. Nel corso degli anni il palco è stato calcato dai più grandi nomi del panorama artistico internazionale, da Patti Smith a Ligabue, fino a Nick Cave, Sigur Ros, Moby, Muse, Simple Minds, Cesare Cremonini, Robert Plant, Joan Baez, Maneskin. Nei prossimi mesi in arrivo, tra gli altri, Fabio Concato (9/3), Angelo Pintus (12-14/4), Fulminacci (18/4) e l'attesissimo live di Angelina Mango (21/10), vincitrice dell'ultimo Festival di Sanremo.Grazie al sostegno di Cartiere Carrara e, dal 2017, di Banca Cambiano, il nuovo Teatro Cartiere Carrara sarà dunque - sempre più- sala polivalente di qualità, destinata pubblico, imprese, istituzioni e associazioni."È proprio in questo spirito di collaborazione con il territorio che la nostra azienda intende proseguire la partnership con quello che fu lo storico Teatro Tenda - dice Mario Carrara, vicepresidente di Cartiere Carrara -. Tradizione, qualità, ma anche pa popolarità della proposta del Teatro Cartiere Carrara si sposano perfettamente con la vision della nostra azienda, che affonda le proprie radici addirittura nel 1873 e che, oggi, grazie al lavoro e all'esperienza della nostra famiglia, rappresenta un punto di riferimento per l'economia toscana, oltre che nazionale. Legare il proprio nome a un luogo dove cultura e spettacolo sono di casa dimostra l'impegno di Cartiere Carrara per la comunità d'appartenenza, attraverso un sostegno concreto alla cultura, al talento e alle capacità imprenditoriali".Dicono Massimo Gramigni e Claudio Bertini di Teatro Tenda srl: "Ci piace pensare aCartiere Carrara e Banca Cambiano non come meri sponsor, ma partner preziosi. Si dice chegli amici si vedono nel momento del bisogno: ci teniamo a ricordare il sostegno di CartiereCarrara e Banca Cambiano durante la pandemia Covid, quando tutti i teatri erano chiusi e ilsentimento di incertezza sfiorava il disorientamento. Non dimentichiamo questi gesti elavoriamo affinché questo teatro continui a essere un riferimento culturale per tutta la cittae non solo".Nuovo Logo ufficiale

Amichevole Italia-Irlanda del Nord femminile al Viola Park termina a reti bianche

Per la capitana Sara Gama è stata l'ultima partita con la maglia azzurra

L’amichevole tra la Nazionale italiana di calcio femminile e l’Irlanda del Nord, che si è giocata questo pomeriggio presso lo Stadio Curva Fiesole del Viola Park a Bagno a Ripoli è finita 0-0.Una partita (la prima di una Nazionale che si è giocata al nuovo Centro Sportivo della Fiorentina) che è stata sicuramente probante in vista delle prossime imminenti qualificazioni agli Europei del 2025, contro un avversario in forte ascesa che attualmente occupa il 24° posto nel ranking FIFA e che ha stravinto il proprio girone di Nations League nella Lega B. E le azzurre del c.t. Soncin sono state volitive e hanno ben figurato, giocando una buona gara davanti al pubblico di Firenze. È mancato solo il gol, ma la prestazione c’è stata contro la fisicità della irlandesi.Quella di questo pomeriggio al Viola Park, inoltre, è stata l’ultima apparizione in azzurro di Sara Gama, la capitana della “Ragazze mondiali nel 2019", nonché campionessa d’Europa nel 2008 con l’Under 18. Infatti, prima della partita è stata omaggiata dal presidente della Figc Gravina e al 50’, quando è stata sostituita, ha ricevuto l’abbraccio simbolico di tutto lo stadio, con un grande applauso, ma anche quello pratico di tutte le sue compagne di squadra che si sono fermate, hanno raggiunto la zona del campo dove si effettuano le sostituzioni e le hanno concesso un’uscita d’onore applaudendola e abbracciandola una ad una. Gama ha chiuso la sua carriera azzurra con 140 presenze in Nazionale.Per quanto riguarda le viola-azzurre, invece, 90’ minuti li ha giocati Schroffenegger, mentre Michela Catena è entrata in campo al 65’ e Emma Severini al 76’. Tutto questo, davanti agli occhi di mister De La Fuente, presente in tribuna.

I grandi spettacoli in arrivo a Firenze: Angelina Mango, Mr Rain, Annalisa, Gazzelle, Alfa, Fulminacci…

La Molisana sostiene lo spettacolo e la cultura: un nuovo partner per Tuscany Hall e Prg

Angelina Mango, Annalisa, Gianna Nannini, Mr. Rain, Alfa, Baustelle, Subsonica, Angelo Duro, Luca Ravenna, Angelo Pintus... Solo alcuni big della musica e dello spettacolo in scena nei prossimi mesi a Firenze, grazie al sostegno di La Molisana, nuovo partner del teatro Tuscany Hall e dell’agenzia Prg.Storico pastificio che dal 1912 produce pasta di grano italiano e semole di alta qualità e di tenacità certificata, La Molisana sigla per la prima volta una partnership con una azienda e con uno spazio votati allo spettacolo e alla cultura. Senza dimenticare la solidarietà: nell’occasione, La Molisana donerà 2.000 chili dei suoi prodotti alla Fondazione Solidarietà Caritas Firenze, che da anni aiuta le persone più bisognose e svantaggiate.“Siamo felici di questa nuova collaborazione con Tuscany Hall e Prg – afferma Rossella Ferro, titolare e direttore marketing del pastificio La Molisana – La partnership ci consente di proseguire il nostro cammino nel solco della cultura e della solidarietà, sempre più convinti di quanto l’economia della conoscenza crei benessere sia a livello individuale che collettivo. Sostenere e promuovere la cultura è un atto prezioso di cura nella nostra società dominata sempre più dalla frenesia e dal consumismo”."Ringraziamo La Molisana per la generosità e la sensibilità dimostrate nei confronti di chi ha più bisogno. Ogni giorno solo alla nostra mensa cittadina di via Baracca si rivolgono 300-320 persone in cerca di un pasto (spesso l'unico del loro giornata) ma anche di una mano tesa e di ascolto. A loro si aggiungono le 220 persone che quotidianamente vanno a mangiare nelle 8 mense di quartiere, e le oltre 700 persone, tra cui molti minorenni, ospitate nelle strutture di accoglienza che gestiamo. Questa donazione ci aiuterà a garantire loro un piatto caldo" afferma Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze.“Voglio esprimere grande gratitudine a un’impresa familiare che ogni giorno mette in scena un vero e proprio spettacolo: 300 artisti e tecnici per produrre una pasta che racconta le nostre terre italiane. Ho avuto l’onore di visitare lo stabilimento di Campobasso. Ho visto i volti delle donne e degli uomini, una forza lavoro che assomiglia ai nostri tecnici. Ho visto le terre dove viene coltivato il grano e vedo tutti i giorni La Molisana sugli scaffali di casa e di Coop Firenze. È proprio uno spettacolo”, commenta Massimo Gramigni, presidente del Tuscany Hall Firenze.I grandi spettacoli del Tuscany Hall ripartono il 27 febbraio con “Symphonika On The Rock”, grandi classici del rock arrangiati per band e orchestra. Il primo marzo spazio al principe della risata, Uccio De Santis. Il 2/3 arriva Pupo, il 4 e il 5/3 l’ironia corrosiva di Angelo Duro, il 9/3 Fabio Concato in concerto, il 12/3 “Music is Coming”, le celebri colonne sonore del cinema fantasy interpretate dall’orchestra Lords of The Sound. Tre date per Angelo Pintus, dal 12 al 14 aprile, Fulminacci in concerto il 18/4 mentre l’attesissimo live di Angelina Mango è fissato per il 21 ottobre.E ancora, al Teatro Verdi in arrivo Massimo Ranieri il 6/3, Levante il 18/3, Amedeo Minghi il 26/3, Baustelle l’8/4, Samuele Bersani il 17/4, Giovanni Allevi il 27/10.Dal palco del Festival di Sanremo a quello del Mandela Forum: Gazzelle il 21/3, Annalisa il 6/4, Alfa il 21/4, Mr. Rain il 28/11, Alessandra Amoroso il 12/12. Sempre al Mandela, il grande ritorno di Gianna Nannini, il 14/12.I biglietti per questi spettacoli sono in prevendita nei punti vendita Box Office Toscana http://www.boxofficetoscana.it/punti-vendita (tel. 055.210804) e online su www.ticketone.it.Info tel. 055.667566 - 055.65.04.112 - www.bitconcerti.it – www.tuscanyhall.it.

Fiorentina femminile, niente sorpasso sulla Juve. Ma la gara è positiva

Finisce in pareggio il big match contro le bianconere

Il big match del campionato finisce 2-2. La Fiorentina si porta sul 2-1, s’illude di poter ottenere la prima vittoria storica sul campo della Juventus (dove non ha mai vinto in campionato in 8 partite), poi viene raggiunta a un quarto d’ora dalla fine. Le gigliate, dunque, non riescono a effettuare il sorpasso in classifica ai danni della stessa Juventus, pur rimanendo terze e salendo a 32 punti (a -2 dalla Juve e a -7 dalla capolista Roma). Il pareggio ottenuto alla fine di questa 14ª giornata, comunque, non pregiudica il sogno e obiettivo dichiarato di qualificarsi alla prossima Champions League. Anche se la strada è ancora lunga e tortuosa, visto che mancano altre 4 partite alla fine della Regular Season della serie A femminile e, dopo, verrà giocata la Poule Scudetto. Ma la grinta e mentalità sono quelle chieste da De La Fuente. E sono quelle giuste. Così come sono giusti i piedi di Madelen Janogy, che ha trascinato la Fiorentina per 70’ contro Bonansea e compagne, allo Stadio La Marmora-Pozzo di Biella.AVANTI - Al 20’ del primo la Fiorentina passa in vantaggio proprio con Janogy che, servita con una palla filtrante di Hammarlund - brava a proteggere spalle alla porta e con tre avversarie addosso il pallone e a servire la compagna - si trova a tu per tu con Peyraud Magnin e la infila con precisione e freddezza. Alla sua prima gara da titolare, la svedese arrivata a rinforzare la rosa di De La Fuente nel mese di gennaio, conta già 3 gol in 4 partite tra campionato e Coppa Italia.RIACCIUFFATE - Pareggio (quasi) immediato della Juventus che al 26’ realizza l’1-1 con Grosso. Ma Janogy è inarrestabile e mette a segno la sua doppietta personale, riportando la Fiorentina in vantaggio al 32’: bella la ripartenza di Vero Boquete che, dopo un paio di dribbling ai danni delle avversarie, vede e serve sulla sinistra la corrente Faerge, cross in area dove Janogy c’è, controlla e calcia potente di destro per la sua prima doppietta in serie A e, soprattutto, per 2-1 viola, risultato sul quale le due squadre sono andate a riposo. Ora, le reti segnate dall’attaccante svedese da quando è arrivata a Firenze il 3 gennaio scorso, sono 4 in 4 gare.REAZIONE - Nella ripresa, la Juventus prova a premere sull’acceleratore, mentre la Fiorentina cerca di difendere il vantaggio. Anche se al 73’, un retropassaggio sbagliato della difesa regala sui piedi di Beerensteyn la palla del possibile pareggio, ma Schroffenegger con un grande intervento, con la punta delle dita, salva la Fiorentina.  Pareggio che arriva poco dopo, al 74’, quando la nuova entrata Echegini, servita in area, in caduta, riesce a colpire la palla di interno destro e a cercare il palo lontano dove Schroffenegger, questa volta, non può arrivare. È il 2-2.RIPRESA - Nei secondi 45 minuti si è vista molto più la Juventus, che addirittura, dopo il pareggio, ha cercato di accelerare i tempi per provare a vincere la partita. Andando più volte al tiro con Beerensteyn, con Girelli e con Echegini. Dall’altra parte, la Fiorentina non si è più resa pericolosa, soprattutto dopo l’uscita dal campo di Janogy e Hammarlund per Mijatovic e Longo al 70’.BUON PUNTO - La partita finisce 2-2. Il sorpasso ai danni della Juventus non c’è stato, ma le viola hanno dimostrato di potersela giocare alla pari. E che il sogno qualificazione Champions League è assolutamente alla portata della squadra di De La Fuente.