La proposta del Consigliere regionale della Lega per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale

"Vorrei introdurre un tema fondamentale per il buon funzionamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale», afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega, ossia la necessità di normare in maniera strutturata un aspetto cruciale del lavoro dei nostri professionisti sanitari: ostetrici, infermieri, fisioterapisti, tecnici di laboratorio e tanti altri. Dobbiamo rendere più attrattiva la professione sanitaria, dando loro la possibilità di svolgere la propria attività anche in libera professione, al di fuori dell’orario di lavoro presso le strutture pubbliche".

"I dati sono allarmanti, prosegue Galli, secondo l’OCSE, il 2023 ha segnato un record di fughe all’estero degli infermieri italiani, stimati in oltre 6.000. Inoltre, la Fondazione Gimbe registra che nel triennio 2020-2022 ben 16.192 infermieri hanno abbandonato il SSN. Questo mette a serio rischio il funzionamento della sanità pubblica e l’equità nell’accesso alle cure. Senza un’adeguata dotazione di personale sanitario, anche gli investimenti del PNRR rischiano di essere vanificati".

"Questi lavoratori sono stati a lungo soggetti al vincolo di esclusività con le strutture pubbliche, creando una disparità ingiustificata rispetto alle altre professioni mediche», spiega. L’esperienza della pandemia ha evidenziato quanto siano indispensabili queste figure e ha fatto emergere la necessità di superare lo squilibrio retributivo e di opportunità rispetto ai medici. Oggi, per esempio, un infermiere guadagna circa 1.400-1.600 euro, una cifra che spinge soprattutto i più giovani a cercare fortuna all’estero".

"Ad oggi, si sono introdotte solo deroghe temporanee al vincolo di esclusività, sottolinea Galli, come il decreto n.34 del 2023, prorogato fino al 2025, e forse fino al 2027 grazie a un emendamento di Noi Moderati. Tuttavia, una normativa disomogenea e frammentaria genera incertezza, scoraggiando questi professionisti dal fare libera professione".

"Per questo noi proponiamo una sfida importante: introdurre una disciplina innovativa e strutturata che renda più flessibile il lavoro e colmi la disparità tra le professioni sanitarie e mediche. La Lega ha deciso di presentare in Parlamento una proposta di legge per dare finalmente una regolamentazione chiara e definitiva a questi professionisti, offrendo loro nuove opportunità lavorative e di crescita, nel pieno rispetto degli impegni presi con il servizio pubblico".

"La valorizzazione di queste professioni, aggiunge, porterà benefici anche al SSN: un paziente seguito a casa dopo un intervento o il parto avrà meno probabilità di complicanze e di ritorno in ospedale, garantendo continuità e qualità delle cure".

"Regolamentare opportunamente la libera professione degli operatori sanitari, conclude Giovanni Galli, significa lavoratori più valorizzati e meglio pagati, maggiore esperienza, continuità assistenziale, meno abusivismo e liste d’attesa più snelle, con un indubbio valore aggiunto per il nostro Servizio Sanitario Nazionale in termini di efficienza e risparmio".

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