Con un progetto dedicato alle persone detenute con Hiv, l'Azienda sanitaria Toscana centro ha vinto un bando con assegnazione di risorse per lo sviluppo di un modello di assistenza condiviso tra gli istituti penitenziari di Firenze Sollicciano, di Prato La Dogaia, di Pistoia Santa Caterina.
La premiazione di questo modello, spiega l'azienda in una nota, che costituisce un progetto di ricerca sociale in ambito organizzativo, è avvenuta nei giorni scorsi a Milano. All'appuntamento per l'Azienda c'era la responsabile del progetto, Elena Salomoni, dirigente medico presso l'ospedale Santa Maria Annunziata della Soc malattie infettive.
Grazie al progetto saranno potenziati gli obiettivi di tutela della salute negli istituti di detenzione previsti nell'ambito dei servizi sanitari penitenziari della Regione Toscana, coordinati da Mauro Romilio, direttore della Soc tutela sanitaria negli istituti di detenzione di Firenze.
"Siamo molto soddisfatti di questa premiazione che va a potenziare il progetto di salute già esistente all'interno degli istituti penitenziari - commenta Salomoni -. Il prossimo passaggio verso la sua attuazione sarà un bando per assegnare il premio a una figura professionale dedicata che metterà in atto azioni per incrementare le attività di assistenza per chi vive con l'infezione da Hiv ed è detenuto in uno degli istituti interaziendali. Questa figura avrà compiti finalizzati all'ottimizzazione dei percorsi assistenziali, con particolare riferimento a progettualità per il miglioramento del counseling, dell'aderenza alla terapia, della salute mentale e della qualità di vita, nonché per l'ottimizzazione del 'linkage to care', ovvero la continuità della cura dopo la scarcerazione, che rappresenta spesso un momento critico per queste persone che frequentemente vivono una situazione di fragilità sociale".
Nell'ambito del progetto è prevista anche l'organizzazione di momenti di informazione e prevenzione relativi all'infezione a Hiv rivolti alla popolazione detenuta.
La premiazione di questo modello, spiega l'azienda in una nota, che costituisce un progetto di ricerca sociale in ambito organizzativo, è avvenuta nei giorni scorsi a Milano. All'appuntamento per l'Azienda c'era la responsabile del progetto, Elena Salomoni, dirigente medico presso l'ospedale Santa Maria Annunziata della Soc malattie infettive.
Grazie al progetto saranno potenziati gli obiettivi di tutela della salute negli istituti di detenzione previsti nell'ambito dei servizi sanitari penitenziari della Regione Toscana, coordinati da Mauro Romilio, direttore della Soc tutela sanitaria negli istituti di detenzione di Firenze.
"Siamo molto soddisfatti di questa premiazione che va a potenziare il progetto di salute già esistente all'interno degli istituti penitenziari - commenta Salomoni -. Il prossimo passaggio verso la sua attuazione sarà un bando per assegnare il premio a una figura professionale dedicata che metterà in atto azioni per incrementare le attività di assistenza per chi vive con l'infezione da Hiv ed è detenuto in uno degli istituti interaziendali. Questa figura avrà compiti finalizzati all'ottimizzazione dei percorsi assistenziali, con particolare riferimento a progettualità per il miglioramento del counseling, dell'aderenza alla terapia, della salute mentale e della qualità di vita, nonché per l'ottimizzazione del 'linkage to care', ovvero la continuità della cura dopo la scarcerazione, che rappresenta spesso un momento critico per queste persone che frequentemente vivono una situazione di fragilità sociale".
Nell'ambito del progetto è prevista anche l'organizzazione di momenti di informazione e prevenzione relativi all'infezione a Hiv rivolti alla popolazione detenuta.
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