Una richiesta dati alla Questura di Firenze in merito ai permessi di soggiorno. A presentarla 22 organizzazioni del territorio della provincia di Firenze impegnate a vario titolo quotidianamente per la tutela dei diritti dei migranti: da Amnesty international Firenze ad Arci e Fondazione Caritas ets.
L'iniziativa, si spiega in una nota, è stato presa "dando seguito alla prima lettera, datata 6 marzo 2024, sul tema delle lunghe attese per gli appuntamenti, i tempi di trattazione delle istanze di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno e gli strumenti di prenotazione online inidonei e con procedure molto complesse".
"Poiché, dopo il primo appello, non abbiamo avuto alcuna risposta - si fa sapere dai promotori in una nota congiunta - abbiamo ritenuto necessario e doveroso agire su due fronti: da una parte servirsi dello strumento del Foia (Freedom of information act), che ha l'obiettivo di garantire una maggiore trasparenza nel rapporto tra istituzioni e società civile, per accedere a dati ed informazioni in possesso della Questura di Firenze, e dall'altra, rimanendo attivi e compatti con il gruppo di coordinamento formatosi, continuare a monitorare la situazione così da trovare, ci auguriamo, risposte rapide ed una strategia risolutiva partecipata".
La richiesta delle associazioni, si precisa, "ha l'obiettivo di conoscere i tempi di attesa delle procedure di rilascio e rinnovo dei principali permessi di soggiorno e le risorse a disposizione della Questura per gli adempimenti relativi a questi procedimenti. Salvo interessi superiori contrari, e quindi in caso di rigetto o di parziale accoglimento dell'istanza, la Pubblica amministrazione ha come termine i 30 giorni per fornire una risposta".
L'iniziativa, si spiega in una nota, è stato presa "dando seguito alla prima lettera, datata 6 marzo 2024, sul tema delle lunghe attese per gli appuntamenti, i tempi di trattazione delle istanze di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno e gli strumenti di prenotazione online inidonei e con procedure molto complesse".
"Poiché, dopo il primo appello, non abbiamo avuto alcuna risposta - si fa sapere dai promotori in una nota congiunta - abbiamo ritenuto necessario e doveroso agire su due fronti: da una parte servirsi dello strumento del Foia (Freedom of information act), che ha l'obiettivo di garantire una maggiore trasparenza nel rapporto tra istituzioni e società civile, per accedere a dati ed informazioni in possesso della Questura di Firenze, e dall'altra, rimanendo attivi e compatti con il gruppo di coordinamento formatosi, continuare a monitorare la situazione così da trovare, ci auguriamo, risposte rapide ed una strategia risolutiva partecipata".
La richiesta delle associazioni, si precisa, "ha l'obiettivo di conoscere i tempi di attesa delle procedure di rilascio e rinnovo dei principali permessi di soggiorno e le risorse a disposizione della Questura per gli adempimenti relativi a questi procedimenti. Salvo interessi superiori contrari, e quindi in caso di rigetto o di parziale accoglimento dell'istanza, la Pubblica amministrazione ha come termine i 30 giorni per fornire una risposta".
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