“Ci dica a quali dati si riferisce. Questi toni non sono più tollerabili”

"Il ministro Schillaci smetta di scaricare le colpe sulle Regioni, sono toni intollerabili" quelli usati "nella risposta al question time alla Camera, durante il quale ha richiamato le Regioni alla serietà e all'applicazione delle norme". Lo afferma oggi l'assessore regionale alla Salute della Toscana, Simone Bezzini, criticando le affermazioni del ministro Schillaci in Parlamento.

"Ci dica a quali dati si riferisce. Questi toni non sono più tollerabili - aggiunge Bezzini - Ancora una volta il governo scarica le colpe sulle Regioni, ma per abbattere le liste d'attesa non ha messo un euro in più nemmeno con il cosiddetto decreto liste d'attesa, un pessimo spot elettorale".

      
"Nel 2023 - sottolinea Bezzini in risposta al ministro - in Toscana abbiamo utilizzato tutti gli spazi di manovra autorizzati dal Governo per abbattere le liste d'attesa, che abbiamo integrato con 3,5 milioni di euro. Dei 32 milioni di euro invece autorizzati per il 2024 ne abbiamo già usati 25 da gennaio a settembre. Entro la fine dell'anno prevediamo non solo di utilizzarli tutti, ma di integrarli con ulteriori 5 milioni per soddisfare la domanda di prestazioni". "Per chiarezza - precisa Bezzini - non si tratta di fondi aggiuntivi, ma di risorse del Fondo sanitario nazionale, già assegnate, che le Regioni sono state autorizzate dal Governo a spenderle con specifiche finalità".

       
L'assessore, nel dettaglio, elenca i risultati conseguiti. "Nei primi nove mesi del 2024 - spiega - abbiamo garantito il 12% in più delle visite e il 18% in più della diagnostica rispetto al 2022 e l'1% delle visite e il 24% in più della diagnostica rispetto al 2023". Bezzini evidenzia "numeri importanti per le visite di gastroenterologia (+26,7 rispetto al 2022 e +11,4% rispetto al 2023) ed ortopedia (+16,7 rispetto al 2022 e +7,6% rispetto al 2023), Tac (+43,7% rispetto al 2022 e +58,7% rispetto al 2023) e risonanza magnetica (+20,9% rispetto al 2022 e +21% rispetto al 2023)".

     
Bezzini spiega anche che la riforma a cui fa riferimento il ministro Schillaci prevede strumenti come il Cup unico, già presente in Toscana da anni, più tutta una serie di ulteriori carichi burocratici. La riforma "è del tutto priva delle innovazioni organizzative e di una strategia per l'appropriatezza prescrittiva - conclude l'assessore della Toscana - davvero necessarie insieme alle risorse per contenere il fenomeno delle liste d'attesa. A questo si aggiunge la peggiore manovra di sempre per la sanità, del tutto insufficiente a colmare i maggiori costi derivanti dall'aumento della spesa farmaceutica, dall'inflazione e dalle assunzioni necessarie per dare gambe al nuovo modello di assistenza territoriale".
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