Per l’assessora Sparavigna quanto accaduto ‘è grave’ ma l’azienda assicura: ‘Eventi non legati alla richiesta di energia ma solo al caldo’

I black out che hanno colpito Firenze nei giorni scorsi sono stati scatenati dal gran caldo che ha investito la città nell’ultima settimana e non, come da alcuni ipotizzato, dall’elevata richiesta di energia di questo periodo, che tra l’altro, spiega sempre l’azienda, è tipica dei mesi estivi.

Come scrive stamani La Nazione, sui disagi e i danni che i black out hanno causato in città, soprattutto ai negozi e agli esercizi commerciali, è intervenuta anche l’assessora alla protezione civile laura Sparavigna, che ha definito grave quanto successo a Firenze: “Vogliamo capire se quanto successo sia dovuto a carenza di linee, a interventi di manutenzione che si sono resi necessari, oppure se sono stati occasionali”.

Per la prossima settimana, scrive il quotidiano, è in programma un incontro fra il Comune e Enel per fare il punto della situazione e stabilire se siano necessari interventi più incisivi alla linea.

L’azienda ha fatto sapere che i black out degli ultimi giorni non sono dovuti ad un sovraccarico o all’aumento della richiesta di energia elettrica quanto, piuttosto, alle temperature estreme registrate in città.

I cavi sotterranei, infatti, a causa dell’asfalto bollente finiscono con il surriscaldarsi e rompersi, provocando così l’interruzione di corrente.


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