Le Botteghe della Salute, sportelli di prossimità per i servizi sanitari e non solo nelle zone dove è più rarefatta la rete dei servizi pubblici, si aprono alla collaborazione strutturata con gli enti del terzo settore.
È quanto prevede la nuova delibera della giunta regionale, la cui approvazione è arrivata nelle scorse settimane, che prevede come primo passo la pubblicazione, da parte di Anci Toscana, di otto avvisi territoriali rivolti alle associazioni di volontariato e alle cooperative, per costruire insieme, attraverso lo strumento della coprogettazione, il nuovo corso e le modalità operative del progetto.
Gli ambiti individuati, dalla Lunigiana all’isola del Giglio, contano 50 sportelli, che dovranno offrire supporto ai servizi sanitari e sociosanitari: dalle prenotazioni online di visite ed esami all’accesso facilitato al fascicolo sanitario elettronico, dal cambio medico alle procedure per le misure a favore dei più fragili.
Grazie al contributo degli ETS, il nuovo progetto si propone di avviare anche attività che guardino alla prevenzione della salute nelle aree interne e più periferiche, la cosiddetta Toscana diffusa, da sempre fulcro e cuore delle BdS: iniziative e progetti locali a favore degli anziani, informazione e sensibilizzazione sulle tematiche dell’Alzheimer, sulle ludopatie e le alcoldipendenze, ma anche campagne per gli screening oncologici e la prevenzione di genere.
È quanto prevede la nuova delibera della giunta regionale, la cui approvazione è arrivata nelle scorse settimane, che prevede come primo passo la pubblicazione, da parte di Anci Toscana, di otto avvisi territoriali rivolti alle associazioni di volontariato e alle cooperative, per costruire insieme, attraverso lo strumento della coprogettazione, il nuovo corso e le modalità operative del progetto.
Gli ambiti individuati, dalla Lunigiana all’isola del Giglio, contano 50 sportelli, che dovranno offrire supporto ai servizi sanitari e sociosanitari: dalle prenotazioni online di visite ed esami all’accesso facilitato al fascicolo sanitario elettronico, dal cambio medico alle procedure per le misure a favore dei più fragili.
Grazie al contributo degli ETS, il nuovo progetto si propone di avviare anche attività che guardino alla prevenzione della salute nelle aree interne e più periferiche, la cosiddetta Toscana diffusa, da sempre fulcro e cuore delle BdS: iniziative e progetti locali a favore degli anziani, informazione e sensibilizzazione sulle tematiche dell’Alzheimer, sulle ludopatie e le alcoldipendenze, ma anche campagne per gli screening oncologici e la prevenzione di genere.
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