La Nazione questa mattina racconta del concorso per la cattedra di medicina legale dell’azienda universitaria-ospedaliera di Careggi, ripetuto dopo che nel 2024 il vincitore del primo concorso, il professor Di Paolo, ha deciso di non prendere possesso della cattedra.
Infatti, il primo concorso per il ruolo fu bandito nel 2022 e vinto dal docente, arrivato primo con un punteggio di 69,90 davanti al medico legale Martina Focardi, che aveva ottenuto 67,38 punti. Focardi aveva fatto ricorso e il Tar le aveva dato ragione, ma successivamente il Consiglio di Stato, appellato da Di Paolo, aveva ribaltato la sentenza.
Tuttavia, racconta il quotidiano, quel concorso è scaduto ad agosto 2024 dato che il professor Di Paolo non ha mai preso la cattedra: così, adesso l’azienda bandirà un nuovo concorso al quale partecipa solo la dottoressa Focardi.
Il perché di questa decisione non è chiarissimo: La Nazione scrive che il professore avrebbe ritenuto inopportuno trasferirsi a Firenze dopo aver avuto un colloquio con la rettrice Alessandra Petrucci.
Nel mezzo, scrive il quotidiano, l’abolizione del reato di abuso d’ufficio da parte del Parlamento ha di fatto stoppato i lavori della Procura di Firenze, che si sono rivolti alla Corte Costituzionale contro l’abolizione del reato.
Infatti, il primo concorso per il ruolo fu bandito nel 2022 e vinto dal docente, arrivato primo con un punteggio di 69,90 davanti al medico legale Martina Focardi, che aveva ottenuto 67,38 punti. Focardi aveva fatto ricorso e il Tar le aveva dato ragione, ma successivamente il Consiglio di Stato, appellato da Di Paolo, aveva ribaltato la sentenza.
Tuttavia, racconta il quotidiano, quel concorso è scaduto ad agosto 2024 dato che il professor Di Paolo non ha mai preso la cattedra: così, adesso l’azienda bandirà un nuovo concorso al quale partecipa solo la dottoressa Focardi.
Il perché di questa decisione non è chiarissimo: La Nazione scrive che il professore avrebbe ritenuto inopportuno trasferirsi a Firenze dopo aver avuto un colloquio con la rettrice Alessandra Petrucci.
Nel mezzo, scrive il quotidiano, l’abolizione del reato di abuso d’ufficio da parte del Parlamento ha di fatto stoppato i lavori della Procura di Firenze, che si sono rivolti alla Corte Costituzionale contro l’abolizione del reato.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies