L'Ospedale fiorentino di Careggi è stato riconosciuto come una delle migliori strutture ospedaliere italiane dall'Agenas (l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) nell'ambito del Programma nazionale esiti (Pne) che ogni anno valuta determinate voci per determinare la qualità delle strutture ospedaliere italiane.
L'Ospedale fiorentino è terzo nella classifica dietro solo all'Humanitas di Rozzan e all'Ospedale di Ancona: la classifica, ha ricordato il direttore di Agenas Domenico Mantoan, "non dà né premi né punizioni ma ha il solo scopo di favorire la "competizione" tra le varie strutture ospedaliere italiane".
Proprio Careggi, dice Mantoan, "è una sorpresa: l'azienda ospedaliera ha fatto grandi investimenti e i risutati si vedono".
Le voci sulle quali Agenas basa la propria valutazione sono le macroaree di cardiocircolatoria, neurologica, respiratoria, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, e l’area osteomuscolare, voci che raggruppano 180 voci relative all'assistenza ospedaliera e 25 all'assistenza territoriale.
L'ospedale di Careggi, in particolare, spicca per l'elevato numero di interventi bypass aorto-coronarico che vengono effettuati in un anno, circa 200, e la riduzione progressiva della mortalità a 30 giorni dall'intervento: proprio grazie a questa voce Careggi è tra i centri d'eccellenza della cardiochirurgia in Italia.
"Con Careggi viene premiata l'eccellenza della sanità pubblica, per ricevere questo riconoscimento di Agenas vuol dire che abbiamo maturato risultati ottimi in tutte le aree e che una parte di esse hanno livelli di eccellenza", "ora bisogna mantenere lo standard raggiunto e lavorare in alcune sull'efficienza delle attività di ricovero, aspetto che emerge in parte da questo rapporto". Lo afferma il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, Daniela Matarrese, commentando il report di Agenas che pone Careggi fra i primi tre ospedali d'Italia.
"È un risultato fondamentale per i pazienti e per le persone che lavorano a Careggi - prosegue Matarrese -, che esalta la motivazione generale.Per noi il clima interno, fra chi lavora in ospedale, è la cosa più importante.Per un sanitario lavorare nell'ospedale più importante d'Italia è aspetto di grande importanza e di orgoglio".
"Le aree che risultano eccellenti - ha indicato Daniela Matarrese - sono infarto miocardico acuto con tutta la rete infarto (angioplastica), by pass aortocoronarico", inoltre "l'area nascita, nel parto siamo i migliori in Italia per la percentuale bassa di cesarei, diamo tanto parto naturale e nel 2023 abbiamo superato i 3.000 parti totali, tra i pochissimi ospedali in Italia oltre questa quota".
Si registra anche "eccellenza in chirurgia toracica e nella cura dei tumori, in particolare per quelli del cancro a polmone, a mammella e a prostata", "molto bene, infine, tutta l'area dell'ortopedia e tutta la rete ictus".
"Ringrazio il presidente Giani - ha concluso la dg dell'Aou Careggi - perché ha avuto coraggio di nominare me, una donna giovane, nell'ospedale più grande della Toscana, e perché questi risultati sono il coronamento del fatto che i grandi investimenti danno e daranno grandi frutti, così come sono sicura accadrà con il nuovo stanziamento da 200 milioni di euro".
L'Ospedale fiorentino è terzo nella classifica dietro solo all'Humanitas di Rozzan e all'Ospedale di Ancona: la classifica, ha ricordato il direttore di Agenas Domenico Mantoan, "non dà né premi né punizioni ma ha il solo scopo di favorire la "competizione" tra le varie strutture ospedaliere italiane".
Proprio Careggi, dice Mantoan, "è una sorpresa: l'azienda ospedaliera ha fatto grandi investimenti e i risutati si vedono".
Le voci sulle quali Agenas basa la propria valutazione sono le macroaree di cardiocircolatoria, neurologica, respiratoria, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, e l’area osteomuscolare, voci che raggruppano 180 voci relative all'assistenza ospedaliera e 25 all'assistenza territoriale.
L'ospedale di Careggi, in particolare, spicca per l'elevato numero di interventi bypass aorto-coronarico che vengono effettuati in un anno, circa 200, e la riduzione progressiva della mortalità a 30 giorni dall'intervento: proprio grazie a questa voce Careggi è tra i centri d'eccellenza della cardiochirurgia in Italia.
"Con Careggi viene premiata l'eccellenza della sanità pubblica, per ricevere questo riconoscimento di Agenas vuol dire che abbiamo maturato risultati ottimi in tutte le aree e che una parte di esse hanno livelli di eccellenza", "ora bisogna mantenere lo standard raggiunto e lavorare in alcune sull'efficienza delle attività di ricovero, aspetto che emerge in parte da questo rapporto". Lo afferma il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, Daniela Matarrese, commentando il report di Agenas che pone Careggi fra i primi tre ospedali d'Italia.
"È un risultato fondamentale per i pazienti e per le persone che lavorano a Careggi - prosegue Matarrese -, che esalta la motivazione generale.Per noi il clima interno, fra chi lavora in ospedale, è la cosa più importante.Per un sanitario lavorare nell'ospedale più importante d'Italia è aspetto di grande importanza e di orgoglio".
"Le aree che risultano eccellenti - ha indicato Daniela Matarrese - sono infarto miocardico acuto con tutta la rete infarto (angioplastica), by pass aortocoronarico", inoltre "l'area nascita, nel parto siamo i migliori in Italia per la percentuale bassa di cesarei, diamo tanto parto naturale e nel 2023 abbiamo superato i 3.000 parti totali, tra i pochissimi ospedali in Italia oltre questa quota".
Si registra anche "eccellenza in chirurgia toracica e nella cura dei tumori, in particolare per quelli del cancro a polmone, a mammella e a prostata", "molto bene, infine, tutta l'area dell'ortopedia e tutta la rete ictus".
"Ringrazio il presidente Giani - ha concluso la dg dell'Aou Careggi - perché ha avuto coraggio di nominare me, una donna giovane, nell'ospedale più grande della Toscana, e perché questi risultati sono il coronamento del fatto che i grandi investimenti danno e daranno grandi frutti, così come sono sicura accadrà con il nuovo stanziamento da 200 milioni di euro".
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