La petizione online indirizzata alla Giunta e al Presidente della Regione Eugenio Giani per chiedere maggiore impegno da parte delle istituzioni regionali nell’assistenza alle persone fragili e anziane ha raggiunto le 38mila firme in poche settimane, segnalando l’urgenza di una parte crescente della popolazione di maggiori sostegni da parte pubblica nella cura e nell’assistenza a soggetti fragili.
La questione Rsa, e più in generale dell’assistenza, è da tempo al centro del dibattito pubblico e politico, con le famiglie che chiedono più fondi, strutture e personale per prendersi cura dei propri cari, poiché i costi sono ormai proibitivi e i posti attualmente disponibili nelle strutture sono sempre meno, con le liste d’attesa che, al contrario, sono sempre più lunghe, generando un vero e proprio blocco del sistema di assistenza alle persone anziane o malate.
Dall’altra parte la Regione, che ha ascoltato le richieste dei caregivers, ha sottolineato che i fondi statali destinati alle Regioni sono sempre più risicati e insufficienti per coprire i costi del servizio, ma ha comunque promesso un maggiore impegno per sostenere le famiglie.
Come racconta questa mattina La Nazione, negli ultimi giorni sono proseguite le proteste e le richieste di maggiori aiuti, soprattutto economici: pesano infatti le rette, completamente fuori portata per molti e così alta da costringere le persone a mandare i propri cari ospiti in strutture fuori Regione, una soluzione che viene sì incontro alle esigenze dei fragili ma che, inevitabilmente, si traduce con un distacco delle famiglie dai propri cari.
La questione Rsa, e più in generale dell’assistenza, è da tempo al centro del dibattito pubblico e politico, con le famiglie che chiedono più fondi, strutture e personale per prendersi cura dei propri cari, poiché i costi sono ormai proibitivi e i posti attualmente disponibili nelle strutture sono sempre meno, con le liste d’attesa che, al contrario, sono sempre più lunghe, generando un vero e proprio blocco del sistema di assistenza alle persone anziane o malate.
Dall’altra parte la Regione, che ha ascoltato le richieste dei caregivers, ha sottolineato che i fondi statali destinati alle Regioni sono sempre più risicati e insufficienti per coprire i costi del servizio, ma ha comunque promesso un maggiore impegno per sostenere le famiglie.
Come racconta questa mattina La Nazione, negli ultimi giorni sono proseguite le proteste e le richieste di maggiori aiuti, soprattutto economici: pesano infatti le rette, completamente fuori portata per molti e così alta da costringere le persone a mandare i propri cari ospiti in strutture fuori Regione, una soluzione che viene sì incontro alle esigenze dei fragili ma che, inevitabilmente, si traduce con un distacco delle famiglie dai propri cari.
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