Centro di eccellenza nazionale grazie all'uso di strumenti laparoscopici da 3 mm

La chirurgia generale dell'ospedale Santo Stefano di Prato, diretta dal dottor Stefano Cantafio, risulta l'unica realtà italiana dove viene adottata la chirurgia ultramini-invasiva laparoscopica per il trattamento di patologie infiammatorie ed oncologiche del colon.
    
Questa tecnica, si spiega in una nota, viene adottata nel Santo Stefano ormai da due anni e mezzo e sono anche in corso pubblicazioni e presentazioni a congressi internazionali a conferma che l'utilizzo di strumenti da 3 mm, con importante riduzione del dolore postoperatorio, è l'evoluzione della chirurgia laparoscopica a minor impatto possibile per i pazienti che devono affrontare interventi di resezione del colon per patologie sia benigne che oncologiche.
Tale consolidata esperienza ha reso l'Asl Toscana centro un'eccellenza a cui molte altre unità operative guardano con grande interesse tecnico/scientifico.

Per tale ragione, nei giorni scorsi, si è svolta nell'ospedale pratese la seconda edizione del corso "Low impact laparscopy in general surgery" seguita da chirughi provenienti da diverse regioni italiane che hanno avuto la possibilità di assistere ad interventi sul colon eseguiti mediante strumenti da 3 mm.

Per il dottor Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento delle specialistiche chirurgiche, "ormai da tempo la chirurgia del Santo Stefano si è dotata di strumenti tecnologici avanzati che, unitamente all'esperienza dei professionisti, offrono ai nostri pazienti interventi innovativi con indubbi vantaggi: procedure chirurgiche in sicurezza, senza cicatrici cutanee e con una riduzione della degenza ospedaliera oltre che del dolore post-operatorio".
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