Individuare risorse per aumentare il salario dei lavoratori del comparto sanità toscano e utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dal governo per l'abbattimento delle liste d'attesa: queste le richieste che il reggente della Cisl Funzione pubblica della Toscana, Mauro Giuliattini, rivolge alla Regione Toscana, con cui i sindacati della sanità hanno aperto il confronto sul contratto integrativo regionale.
"La Cisl-Fp Toscana per la sanità chiede alla Regione di sottoscrivere con le organizzazioni sindacali regionali un accordo - spiega Giuliattini in una nota - finalizzato, da una parte ad individuare risorse utili all'incremento del salario accessorio del comparto, dall'altra che comporti l'utilizzo di tutte le risorse che il governo ha messo a disposizione, con l'ultima legge di Bilancio, per l'abbattimento delle liste di attesa".
In particolare, sottolinea l'esponente del sindacato, "per quanto riguarda le prestazioni aggiuntive la Cisl-Fp Toscana chiede che si giunga ad omogeneità su base regionale fino al massimo di 60 euro orari, così come prevede la legge di Bilancio 2023, per dare quindi il giusto riconoscimento a tutti quei lavoratori del comparto che si stanno prodigando nei pronto soccorso, nelle sale operatorie e che comunque stanno facendo ore di prestazione aggiuntive partecipando ai progetti finalizzati all'abbattimento delle liste di attesa".
"La Cisl-Fp Toscana per la sanità chiede alla Regione di sottoscrivere con le organizzazioni sindacali regionali un accordo - spiega Giuliattini in una nota - finalizzato, da una parte ad individuare risorse utili all'incremento del salario accessorio del comparto, dall'altra che comporti l'utilizzo di tutte le risorse che il governo ha messo a disposizione, con l'ultima legge di Bilancio, per l'abbattimento delle liste di attesa".
In particolare, sottolinea l'esponente del sindacato, "per quanto riguarda le prestazioni aggiuntive la Cisl-Fp Toscana chiede che si giunga ad omogeneità su base regionale fino al massimo di 60 euro orari, così come prevede la legge di Bilancio 2023, per dare quindi il giusto riconoscimento a tutti quei lavoratori del comparto che si stanno prodigando nei pronto soccorso, nelle sale operatorie e che comunque stanno facendo ore di prestazione aggiuntive partecipando ai progetti finalizzati all'abbattimento delle liste di attesa".
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