Il consigliere comunale richiama l'attenzione sull'importanza di non tagliare i fondi nazionali delle campagne di screening

Negli ultimi anni la prevenzione del tumore al seno in Italia ha registrato significativi progressi grazie a campagne di screening efficaci che hanno contribuito a una diagnosi precoce e ad una riduzione della mortalità." A scriverlo in una nota è il consigliere di maggioranza del Comune di Firenze Andrea Ciulli.

"Tuttavia, recenti decisioni governative sembrano mettere a rischio questi risultati positivi.
Il 19 marzo 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha espresso parere negativo su un emendamento che prevedeva lo stanziamento di 6 milioni di euro all’anno, per tre anni, destinati alla prevenzione del tumore al seno. L’emendamento, presentato nell’ambito del disegno di legge sulle liste d’attesa in sanità, mirava a estendere lo screening mammografico alle donne che sono attualmente escluse dai programmi standard del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo il MEF, le coperture finanziarie proposte non sarebbero state sufficienti a sostenere la misura" prosegue il consigliere.

Ciulli aggiunge che "questa non è la prima volta che fondi destinati alla salute vengono ridotti o eliminati. Già nel dicembre 2022, durante l’approvazione della manovra finanziaria, erano scomparsi dal testo finale i fondi annunciati per la lotta ai tumori e per il potenziamento dei pronto soccorso."

"La prevenzione è un pilastro fondamentale nella lotta contro il tumore al seno. Tagliare i fondi destinati a questo scopo pregiudica i progressi ottenuti finora e aumenta il rischio di diagnosi tardive, con conseguenze gravi per la salute delle donne italiane. È essenziale che il governo rivaluti queste decisioni e garantisca le risorse necessarie per sostenere programmi di prevenzione efficaci, salvaguardando il diritto alla salute di tutti i cittadini”.
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