La presidente Tozzi: 'Continua l'approfondimento, senza alcuna polemica'

Il sistema delle allerte, i bollettini sullo stato di emergenza, ma anche il coordinamento delle attività di manutenzione del suolo, sulla verifica sul campo del reticolo idrografico, sulle opere idrauliche più urgenti e sui rispettivi finanziamenti. Sono stati i principali argomenti al centro della seduta di ieri della commissione d'inchiesta del Consiglio regionale sugli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2023 in Toscana.
    
In audizione i responsabili della Protezione civile regionale e della difesa del suolo, Bernardo Mazzanti e Leandro Radicchi. "Mi ha colpito quanto affermato dal responsabile della protezione civile, che col senno di poi, a Campi Bisenzio, avrebbe preso in considerazione l'allerta rossa", ha detto Massimiliano Riccardo Baldini (Lega).

Anche Marco Stella (Fi) ha chiesto chiarimenti: "Se oggi si ripetessero quelle spesse condizioni, che hanno caratterizzato le decisioni del 2023 a Campi, dettate da quell'allerta meteo, il parametro cambierebbe?".

Per il vicepresidente della commissione, Francesco Gazzetti (Pd), è importante lavorare anche sulla normativa nazionale dalla quale discendono gli orientamenti locali. Silvia Noferi (M5s) si è invece soffermata sulla collaborazione tra Comuni e protezione civile, chiedendo in particolare quando un piano di protezione civile comunale potesse considerarsi aggiornato.

Marco Martini (Pd) ha puntato sull'importanza della formazione, soprattutto per i comuni più piccoli e sulla distribuzione dei valori sul territorio, eventualmente da rivisitare, visti i cambiamenti climatici. La presidente della commissione d'inchiesta, Elisa Tozzi (Fdi, in foto) ha commentato la seduta dicendo che "continua l'azione di approfondimento, senza polemiche". 
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