A dirlo è il presidente dell'associazione Alessandro Tatò

"La popolazione che ha superato i 60 anni d'età cresce ogni anno di più. Insieme a questo, si è rotto nel frattempo il meccanismo dell'assistenza familiare, perché i figli e i nipoti sono spesso costretti a spostarsi dalle loro città natali per motivi di lavoro. Il Senior housing nasce proprio per rispondere all'esigenza di tutela delle fasce più anziane". Così Alessandro Tatò, presidente di Confcooperative Toscana Habitat, a margine di Urbanpromo, in corso fino all'8 novembre all'Innovation Center di Firenze.

"Davanti a questi fenomeni serve una risposta che non sia più episodica, come è stata in passato - ha aggiunto -. Rispetto a questi fabbisogni, dobbiamo mettere in campo un'azione strutturata: è quello che noi stiamo cercando di fare, ma serve unire le forze tra tutti gli attori chiamati in causa, associazioni, istituzioni, istituti privati".

A Firenze, si spiega in una nota, gli esempi non mancano, come il Senior housing aperto nei mesi scorsi dal Consorzio Fabrica con il sostegno della Fondazione Cr Firenze a Novoli."La città si muove decisamente in queste direzioni e noi cooperative siamo chiamate, insieme ovviamente alle istituzioni pubbliche, a rispondere alle nuove esigenze", ha concluso Tatò.
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