In Toscana, dal primo gennaio al 30 novembre 2024, nel sistema sanitario pubblico tra pensionamenti e dimissioni se ne sono andati 503 medici a tempo indeterminato e ne sono entrati 380. Un calo di 123 professionisti parzialmente compensato dalla Regione con l’assunzione, nello stesso periodo, di 15 medici in più a tempo determinato e 96 in più in regime libero professionale.
Questi dati, diffusi nei giorni scorsi dal Corriere Fiorentino, non rappresentano tuttavia un caso isolato perché, secondo uno studio fatto dal sindacato Anaao, tra 2025 e 2026 la Toscana potrebbe perdere altri 400 medici, tra ospedali e ambulatori del territorio.
Facendo un conto sul triennio 2024-2026, il sindacato prevede un crollo dei numeri calcolato in 130 specialisti in emergenza urgenza, 120 in pediatria, 70 in medicina interna, 60 in anestesia e rianimazione, 45 in radiodiagnostica, 40 in cardiologia, ginecologia e chirurgia generale, 25 in ortopedia. In tutto quasi 600.
Anaao chiede quindi di rafforzare le politiche di assunzione anticipata degli stessi specializzandi, rotazioni di sede per non lasciare scoperte le zone più marginali del territorio e, soprattutto, più risorse per la sanità.
Punti condivisi dalla Regione Toscana, che nei giorni scorsi, con il governatore Eugenio Giani e l’assessore alla Salute, Simone Bezzini, ha attaccato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sul tema delle liste d’attesa. Denunciando che il governo, pur affermando il contrario, non dà risorse a questo scopo.
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