A un anno di distanza dall'alluvione il distretto sanitario di Campi Bisenzio che ospitava i servizi sanitari più importanti per la zona, a partire dal Centro di salute mentale adulti, punto di riferimento anche per i comuni di Calenzano e Signa, resta chiuso.
"I servizi sanitari sono finiti dispersi su tutta la piana, nei presidi disponibili, da Lastra a Signa a Sesto Fiorentino, costringendo i cittadini di Campi Bisenzio a raggiungere i luoghi deputati con mezzi di trasporto privati o pubblici - denunciano i familiari degli utenti del centro e l'associazione Fenice Familiari salute mentale - Tutto questo in attesa della costruzione della futura nuova Casa della comunità di cui oggi nessuno è in grado di indicare i tempi di realizzazione".
In particolare, per quanto riguarda il Centro di salute mentale, "è stato spostato e confinato in un piccolo e inadeguato spazio allocato al primo piano della pubblica assistenza di Campi Bisenzio, definito anche dagli addetti ai lavori come un ospedale da campo. La salute mentale - aggiungono - non necessita di costosi macchinari elettromedicali, ma ha l'esigenza imperativa di spazi adeguati in dimensione e organizzazione che consentano di eseguire le proprie numerose attività di cura nel rispetto della sicurezza dei pazienti, dei lavoratori e la relativa tutela della privacy".
Familiari degli utenti e associazione Fenice parlano di "promesse non mantenute", ricordando l'ultimo incontro, lo scorso maggio, con il direttore della Società della Salute Nord Ovest, Andrea Francalanci: "Aveva annunciato di avere la soluzione che doveva diventare operativa entro al massimo il periodo estivo. Adesso siamo prossimi alla ricorrenza di novembre e niente è successo e nulla è stato comunicato".
Qualcosa, però, potrebbe muoversi nei prossimi giorni: "Ci è giunta una mail da parte del Comune di Signa che per l'8 novembre ha convocato una riunione fra la Società della salute e rappresentanti dei i Comuni di Signa, Campi Bisenzio e Calenzano per discutere delle problematiche da noi rappresentate".
"I servizi sanitari sono finiti dispersi su tutta la piana, nei presidi disponibili, da Lastra a Signa a Sesto Fiorentino, costringendo i cittadini di Campi Bisenzio a raggiungere i luoghi deputati con mezzi di trasporto privati o pubblici - denunciano i familiari degli utenti del centro e l'associazione Fenice Familiari salute mentale - Tutto questo in attesa della costruzione della futura nuova Casa della comunità di cui oggi nessuno è in grado di indicare i tempi di realizzazione".
In particolare, per quanto riguarda il Centro di salute mentale, "è stato spostato e confinato in un piccolo e inadeguato spazio allocato al primo piano della pubblica assistenza di Campi Bisenzio, definito anche dagli addetti ai lavori come un ospedale da campo. La salute mentale - aggiungono - non necessita di costosi macchinari elettromedicali, ma ha l'esigenza imperativa di spazi adeguati in dimensione e organizzazione che consentano di eseguire le proprie numerose attività di cura nel rispetto della sicurezza dei pazienti, dei lavoratori e la relativa tutela della privacy".
Familiari degli utenti e associazione Fenice parlano di "promesse non mantenute", ricordando l'ultimo incontro, lo scorso maggio, con il direttore della Società della Salute Nord Ovest, Andrea Francalanci: "Aveva annunciato di avere la soluzione che doveva diventare operativa entro al massimo il periodo estivo. Adesso siamo prossimi alla ricorrenza di novembre e niente è successo e nulla è stato comunicato".
Qualcosa, però, potrebbe muoversi nei prossimi giorni: "Ci è giunta una mail da parte del Comune di Signa che per l'8 novembre ha convocato una riunione fra la Società della salute e rappresentanti dei i Comuni di Signa, Campi Bisenzio e Calenzano per discutere delle problematiche da noi rappresentate".
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