Il 15 marzo è la Giornata Nazionale per la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare. In una nota il gruppo consiliare del Partito Democratico ha sottolineato l'importanza dell'impegno delle istituzioni per supportare il sistema sanitario e il mondo dell'associazionismo nel contrasto ai disturbi alimentari.
“Nel 2021, il governo italiano ha istituito il “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, stanziando 15 milioni di euro per il 2022 e 10 milioni per il 2023, con l’obiettivo di supportare le regioni nel miglioramento dell’assistenza a chi soffre di disturbi alimentari, tuttavia, con la legge di Bilancio per il 2024, l’attuale governo non ha rifinanziato questo fondo, suscitando preoccupazione tra professionisti della salute, pazienti e famiglie.
I disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia, rappresentano una grave emergenza sanitaria. Nel 2022, in Italia, sono stati registrati 3.158 decessi correlati a queste patologie, quasi 9 al giorno. Questi disturbi sono tra le principali cause di morte tra gli adolescenti, subito dopo gli incidenti stradali.
La diffusione dell’anoressia è in aumento, con un incremento del 40% dei casi segnalati dopo la pandemia da COVID-19 rispetto al 2019.
La decisione di non rinnovare il fondo dedicato al contrasto dei disturbi alimentari potrebbe compromettere la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento efficace di queste patologie. È fondamentale garantire risorse adeguate per supportare le strutture sanitarie e le associazioni che operano in questo settore, al fine di offrire un’assistenza tempestiva e appropriata a chi ne ha bisogno.
Un impegno concreto da parte delle istituzioni è essenziale per affrontare efficacemente questa crescente emergenza sanitaria.
Investire nella lotta contro l’anoressia e altri disturbi alimentari può salvare delle vite, contribuendo inoltre a contenere i costi sociali e sanitari a lungo termine”.
“Nel 2021, il governo italiano ha istituito il “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, stanziando 15 milioni di euro per il 2022 e 10 milioni per il 2023, con l’obiettivo di supportare le regioni nel miglioramento dell’assistenza a chi soffre di disturbi alimentari, tuttavia, con la legge di Bilancio per il 2024, l’attuale governo non ha rifinanziato questo fondo, suscitando preoccupazione tra professionisti della salute, pazienti e famiglie.
I disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia, rappresentano una grave emergenza sanitaria. Nel 2022, in Italia, sono stati registrati 3.158 decessi correlati a queste patologie, quasi 9 al giorno. Questi disturbi sono tra le principali cause di morte tra gli adolescenti, subito dopo gli incidenti stradali.
La diffusione dell’anoressia è in aumento, con un incremento del 40% dei casi segnalati dopo la pandemia da COVID-19 rispetto al 2019.
La decisione di non rinnovare il fondo dedicato al contrasto dei disturbi alimentari potrebbe compromettere la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento efficace di queste patologie. È fondamentale garantire risorse adeguate per supportare le strutture sanitarie e le associazioni che operano in questo settore, al fine di offrire un’assistenza tempestiva e appropriata a chi ne ha bisogno.
Un impegno concreto da parte delle istituzioni è essenziale per affrontare efficacemente questa crescente emergenza sanitaria.
Investire nella lotta contro l’anoressia e altri disturbi alimentari può salvare delle vite, contribuendo inoltre a contenere i costi sociali e sanitari a lungo termine”.
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