Un'altra mattinata di inferno in Mugello: polemiche e proteste




Il primo treno per Firenze in ritardo di un'ora, il secondo di novanta minuti. E nessun avviso né sul perché del disagio, né sui possibili tempi di risoluzione del problema. È lo scenario cui si sono trovati di fronte i pendolari della ferrovia Faentina, dopo le sette di stamattina. Così in tanti, per arrivare dal Mugello in città, sono dovuti tornare indietro, prendere la macchina o aspettare un bus ed entrare a scuola o al lavoro in ritardo.

«Pare che per un guasto fra Crespino e Brisighella, la Faentina sia praticamente ferma - dice il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni - Totale assenza di comunicazione e pendolari costretti a tornare a casa o prendere l'auto!». Omoboni, che scrive in un post sui social in cui chiama in causa il governare Eugenio Giani e il suo assessore ai Trasporti Stefano Baccelli, raccoglierà le segnalazioni dei pendolari per presentarne una collettiva a Trenitalia e la Regione, che da anni sferza per ottenere un servizio puntuale e dignitoso.

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