“Un sacrificio a difesa delle istituzioni democratiche e del valore della legalità”

Una corona d'alloro sulla lapide che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è stata posta questa mattina, nel 32esimo anniversario della strage di via D'Amelio che costò la vita al magistrato e a cinque agenti della sua scorta, nel cortile di Palazzo Vecchio.
     
"Un gesto tanto doveroso quanto necessario per onorare come merita il sacrificio di Paolo Borsellino e della sua scorta - ha detto l'assessora alla Cultura della memoria e della legalità Benedetta Albanese -. Un sacrificio a difesa delle istituzioni democratiche e del valore della legalità, che oggi siamo qui a ricordare perché diventi fonte di anticorpi per le nuove generazioni".

    
Per Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini, consiglieri della lista civica Eike Schmidt: "La giornata di oggi ci riporta al 19 luglio 1992, giorno in cui morirono per mano della mafia il giudice Paolo Borsellino e la quasi totalità della sua scorta. Il periodo stragista ha investito anche la nostra
Firenze, con la strage di via dei Georgofili, consumatasi nel maggio del 1993. Quei momenti, insieme all'uccisione dei giudici Falcone e Borsellino e degli uomini e delle donne che li proteggevano, hanno rappresentato un bivio per l'ordine costituito del nostro Paese: cedere alla pressione mafiosa o combatterla duramente senza sconti. Il Paese, grazie all'esempio di queste persone che hanno difeso e onorato lo Stato fino alla fine - hanno proseguito in una nota -, ha scelto la strada della legalità e della fiducia nelle istituzioni della Repubblica. L'esempio di Falcone e Borsellino ci deve sempre spingere a combattere per l'affermazione della legalità. La mafia, che ha mutato e sta mutando le sue connotazioni rispetto al passato, rappresenta anche un modo di pensare. I nostri singoli comportamenti quotidiani costituiscono l'antidoto migliore per impedirle di penetrare nella nostra società. Solo con i nostri atteggiamenti, rispettosi della legge, possiamo onorare la memoria di tutti coloro che hanno combattuto il fenomeno mafioso e far sì che i loro sforzi non siano stati inutili".
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