"Oggi la Toscana si conferma, ancora una volta, terra di diritti, di dignità e di civiltà". Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Toscana, commenta il primo caso di applicazione della legge regionale sul fine vita. Una scelta che "dimostra che è possibile coniugare umanità, giustizia e rispetto delle scelte individuali all'interno di un quadro pienamente costituzionale".
Mazzeo sottolinea come la Toscana abbia approvato questa legge "con senso di responsabilità, anche di fronte all'impugnazione da parte del Governo", con il provvedimento che resta comunque in vigore fino al pronunciamento della Corte costituzionale.
"La Toscana - spiega il presidente del Consiglio - ha fatto la sua parte, e continuerà a farla, nel solco delle sentenze della Corte costituzionale e nel pieno rispetto della nostra Carta. Continueremo a chiedere che anche il Parlamento faccia altrettanto e si assuma la responsabilità di fare una legge nazionale attesa da anni".
"La storia di Daniele Pieroni - prosegue Mazzeo - che ha affrontato con lucidità e coraggio il tratto più difficile del suo percorso di vita, ci ricorda quanto sia fondamentale garantire strumenti normativi chiari, accessibili e capaci di tutelare fino in fondo la volontà di chi soffre. Alle famiglie, ai medici, agli operatori sanitari e a tutti coloro che affrontano con delicatezza e competenza questi percorsi complessi, va il nostro sostegno. E a Daniele - conclude - il nostro silenzioso e profondo rispetto".
Mazzeo sottolinea come la Toscana abbia approvato questa legge "con senso di responsabilità, anche di fronte all'impugnazione da parte del Governo", con il provvedimento che resta comunque in vigore fino al pronunciamento della Corte costituzionale.
"La Toscana - spiega il presidente del Consiglio - ha fatto la sua parte, e continuerà a farla, nel solco delle sentenze della Corte costituzionale e nel pieno rispetto della nostra Carta. Continueremo a chiedere che anche il Parlamento faccia altrettanto e si assuma la responsabilità di fare una legge nazionale attesa da anni".
"La storia di Daniele Pieroni - prosegue Mazzeo - che ha affrontato con lucidità e coraggio il tratto più difficile del suo percorso di vita, ci ricorda quanto sia fondamentale garantire strumenti normativi chiari, accessibili e capaci di tutelare fino in fondo la volontà di chi soffre. Alle famiglie, ai medici, agli operatori sanitari e a tutti coloro che affrontano con delicatezza e competenza questi percorsi complessi, va il nostro sostegno. E a Daniele - conclude - il nostro silenzioso e profondo rispetto".
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