La classifica sorride, ma il clima attorno alla Fiorentina è tutt’altro che sereno. I viola occupano il sesto posto, con quattro punti in più rispetto allo scorso anno, eppure il malumore serpeggia, alimentato dall’ultimo grave infortunio di Gudmundsson e, soprattutto, dalla bruciante sconfitta contro il Como.
Tensione dopo il ko: Verona tappa decisiva
Il pesante passo falso casalingo ha lasciato strascichi. La prossima trasferta a Verona assume ora un valore chiave per restare agganciati alla zona Europa. Il direttore sportivo Daniele Pradè, al termine del match, non ha nascosto la delusione, allineandosi al sentimento dei tifosi: “Speriamo sia stato solo un incidente. Il mercato dimostra le nostre ambizioni, non vogliamo un campionato anonimo”.
Parole che risuonano come un messaggio diretto all’allenatore Raffaele Palladino, già finito sotto esame per l’andamento altalenante della squadra.
Il monito di Pradè: troppe prestazioni sottotono
Non è la prima volta che Pradè interviene con toni decisi. Dopo il ko con l’Udinese aveva invocato più umiltà, mentre dopo la sconfitta col Napoli aveva parlato di “suicidio sportivo”. Anche dopo il passo falso col Monza, il ds aveva puntato il dito contro squadra e tecnico, lamentando la perdita di identità.
Ora Palladino è chiamato a invertire la tendenza soprattutto contro le squadre di medio-bassa classifica, dove sono stati sprecati troppi punti. L’obiettivo resta chiaro: evitare un campionato anonimo. E le parole di Pradè risuonano come un avvertimento.
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